Proiezione del documentario di Silvana Palumbieri (35') prodotto da RAI Teche
Proiezione del documentario di Silvana Palumbieri (35') prodotto da RAI Teche. Il Caffe' Aragno al centro di Roma e' nel 1927 un foro, un porto, una basilica. Sui suoi divanetti letterati come Cecchi, Cardarelli Soffici, Baldini. Ungaretti celebrano ogni giorno il sodalizio spontaneo con la pittura, in specie con la scuola romana di via Cavour, Mafai, Raphael, Scipione, Ceraccini e Capogrossi. Li fiancheggia e li sostiene criticamente un giovane letterato arrivato da pochi mesi dalla natia Fondi, si chiama Libero De Libero. In un anno ha gia' pubblicato alcuni racconti, dato vita con Luigi Diemoz al quindicinale L'interplanetario, dato alle scene con la regia di Anton Giulio Bragaglia Frangiallo, suo primo lavoro teatrale. e' diventato anche il critico d'arte della rivista Italia letteraria diretta da G.B Angioletti e Curzio Malaparte. E nel '33 l'editore De Fonseca pubblica la sua prima raccolta di poesie Solstizio. Si apre con le raccolte Proverbi, Testa, Eclisse la grande stagione poetica di De Libero, versi musicali tramati di folgoranti richiami analogici. Quando la vena poetica inaridisce dal '45 inizia per lui il tempo della narrativa: i due romanzi Amore e morte e Camera oscura, i racconti Malumore, Il guanto nero, Racconti alla finestra. Dalle Teche Rai e' emersa l'inesplorata eredita' mediatica di De Libero mentre declama le proprie poesie, riflette sullo scempio che la guerra compie su ogni anima, considera le valenze simboliche della natura. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.