L'artista attraverso la sua ricerca ed il suo progetto di Piattaforma multidisciplinare Paisitos, ci restituisce alcuni aspetti delle ultime dittature militari e del Piano Condor.
A cura di Katia Baraldi e Nosadella.due
In occasione di Human Rights Festival, Nosadella.due in collaborazione con Katia
Baraldi, propone un talk con l’artista Giulia Cilla sulle politiche
affettive e memoriali nel Rio de la Plata in
Sudamerica.
L’artista svizzera di
origine italo-uruguayana Giulia Cilla, attraverso la sua ricerca ed il suo
articolato
progetto di Piattaforma multidisciplinare Paisitos,
ci restituisce alcuni aspetti delle ultime dittature militari e del Piano
Condor.
Guidati dal lavoro di
Cilla, tenteremo di definire una genealogia di queste politiche affettive e
memoriali in una declinazione di genere e biopolitica, incentrata in
particolar
modo sulla valenza dell’operato delle madri di Piazza di Maggio in
Argentina e
dal processo di collettivizzazione della maternità con cui hanno cercato di
portare in superficie una ri-scrittura non egemonica e situata della
storia di
quegli anni.
Si accennerà inoltre
ad alcuni movimenti legati alla denuncia degli abusi sui diritti umani;
repressione,
esilio, resistenza, e la loro relazione con l’attivismo politico e poetico
sociale. Particolare enfasi sarà conferita al movimento dell’arte correo
(arte postale), una
delle tante forme di resistenza legata al linguaggio artistico visuale
(che tra
le altre cose, genera un circuito artistico indipendente se non clandestino
mettendo in crisi il concetto di autorialità).
All’interno del talk,
in un secondo momento verrà proposto un incontro skype con la curatrice
uruguayana Angela Lopez Ruiz, fondatrice
del “Laboratorio di cinema sperimentale e familiare” in Uruguay e Clemente
Padin pioniere dell’arte correo (figura tre le più imminenti di questo
movimento). Questo al fine di far meglio comprendere questi anni complessi
attraverso tre sguardi e tre generazioni di artisti e attivisti. Il loro
intervento avverrà dal FAC - Fundacion de Arte Contemporanea, Montevideo,
Uruguay.
Ritengo che questo
progetto possa contribuire ad ampliare alcuni aspetti della riflessione del
Festival 2015 sui concetti di responsabilità e cittadinanza attiva,
aiutando a
cogliere i problemi ma anche le possibili ricchezze che ci pervengono dal
costruire una “memoria consapevole e critica” del passato recente in terre
molto vicine all’Italia, in una prospettiva di costruzione di un presente
condiviso e responsabile.
Grazie
alla peculiarità del format “Racconti d’artista” di Nosadella due, format
in cui talk rientra, che permette di mostrare la prassi
lavorativa dell’artista attraverso gli strumenti, le fonti utilizzate, la
processualità e le motivazioni, si è deciso di strutturare l’incontro
nella seguente maniera:
- Breve
introduzione al contesto storico-politco delle ultime dittature nel Cono Sud
dell’America Latina (Uruguay, Cile e Argentina) negli anni ’70 del ‘900 e
loro
contestualizzazione nel nostro presente.
- Presentazione del cortometraggio “Montevideo,
cartografia affettiva”.
- Panoramica concettuale (con documentazione
fotografica) del progetto Paisitos (a livello
metodologico verrà toccato il tema della
fictionalizzazione della biografia
come approccio alle politiche
affettive e della memoria)
- Lettura di alcuni frammenti dei quaderni di
Paisitos.
- Presentazione del video “Punta Carretas”.
- Incontro skype con Angela Lopez
Ruiz e Clemente Padin (durante l’incontro skype sarà messo
a disposizione del pubblico del materiale di documentazione sull’opera di
Padin).
Il pubblico avrà la possibilità di intervenire con domande o commenti.
sabato 9 maggio, ore 18.00
La Caffetteria del Sì
Ateliersi
via San Vitale 69
Bologna