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12/5/2004

Carsten Nicolai

Marino alla Scala, Milano

diary #03

Giovedì 13 maggio 2004, ore 18,30
Marino alla Scala - Piazza della Scala, 5 Milano

Sarà presente l'artista

All'artista tedesco Carsten Nicolai è dedicato il terzo volume della collana diary, diretta da Simona Vendrame e pubblicata da tema celeste editions. Scopo della collana è far intraprendere al lettore un viaggio attraverso il pensiero e la sensibilità di artisti contemporanei proponendo un diverso modo di avvicinarsi alla loro opera, un approccio intimo in cui raccontano a se stessi e all'altro il proprio vissuto e la propria interiorità.

Nato nel 1965 a Karl-Marx-Stadt (l'odierna Chemnitz), Nicolai usa
il suono elettronico e le arti visive come una sorta di strumentazione ibrida per creare la sua visione dei processi creativi.

Come ha scritto Luca Cerizza su tema celeste 86, in occasione della partecipazione dell'artista alla Biennale di Venezia del 2001, 'Nicolai ha costituito in questi ultimi anni un universo articolato di segni, simboli, immagini e suoni diversi, che tra loro dialogano e interagiscono senza soluzione di continuità, seguendo modi che sembrano rimandare alla figura dell'alchimista. Dell'alchimista è l'agire costantemente, ambiguamente in bilico tra scienza e magia, disciplina e libertà, in una curiosa investigazione di diversi campi del sapere. È soprattutto questa tensione continua, che non si ferma davanti a nessuna sintesi, ma vuole trasformare e collegare differenti elementi tra loro, interrogarne la natura più profonda per poi rimetterli nel circolo della vita. Il laboratorio è il centro simbolico della sua sperimentazione; è il luogo dove si combina, ibrida, paragona, dove prende corpo e forma un'idea di mondo'.

Dichiara Carsten Nicolai nella conversazione con Gianni Romano pubblicata nel diary #03:
'L'idea di laboratorio suggerisce un luogo del cambiamento continuo all'interno del quale sperimentare, combinare, sovrapporre elementi diversi. Anche a livello personale, ho la tendenza a identificarmi con un conflitto, una crisi, piuttosto che con l'idea di unità. La realtà si nasconde sempre tra le righe e, in qualche modo, a me piace rimettere assieme i pezzi,ricombinarli, provare dei nuovi processi'.

Sperimentazione, combinazione e sovrapposizione hanno guidato la stesura del diary stesso, in cui l'artista ripercorre la sua ricerca degli ultimi tre anni rielaborandola in una sequenza di grande dinamicità visiva.

Marino alla Scala - Piazza della Scala, 5 Milano

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