Sono tante le forme di apprendimento possibili anche se s'impone il primato delle competenze alfabetiche, monomediali e lineari. L'approccio ludico, nonostante sia quello che può stimolare la migliore risorsa umana, quella partecipativa, è in fondo sottovalutato, anche se è evidente che il miglior apprendimento è quello che riguarda l'esperienza diretta, coinvolgendo la sensorialità e il pensiero analogico.
Interattività tra teatro e ipermedia
di Carlo Infante
Presentazioni del libro:
Cagliari, Libarium
Via Santacroce
26 settembre 2000 ore 19
promossa dall’Ass.Città Futura e Librerie Tiziano e Bastioni
partecipano, oltre l’autore, Walter Porcedda, Mariangela Maciotta, Claudia
Pupillo, Francesco Casu
per info: Libreria Tiziano 070 650823
Venezia, Libreria Patagonia
Dorsoduro 3490/b
30 settembre 2000 ore 18
promossa dal Settore Teatro della Biennale di Venezia
partecipano, oltre l’autore, Gianguido Palumbo, Loredana Perissinotto, Marco
Martinelli, Ermanna Montanari, Giorgio Barberio Corsetti, Renato Quaglia
per info: Libreria Patagonia 041 5285333
Roma, Biblioteca multimediale “Flaminiaâ€
Via Fracassini 9
5 ottobre 2000 ore 18
promossa dal Sistema Biblioteche di Roma
partecipano, oltre l’autore, Roberto Maragliano, Francesco Antinucci, Maurizio
Caminito, Antonella Marrone, Lucio Saviani, Vindice Deplano
per info: Biblioteca Flaminia tel. 06 3225477
Il gioco è il modo più antico che conosciamo per imparare come va il mondo. E'
anche quello più semplice ed efficace.
Sono tante le forme di apprendimento possibili anche se s'impone il primato
delle competenze alfabetiche, monomediali e lineari. L'approccio ludico,
nonostante sia quello che può stimolare la migliore risorsa umana, quella
partecipativa, è in fondo sottovalutato, anche se è evidente che il miglior
apprendimento è quello che riguarda l'esperienza diretta, coinvolgendo la
sensorialità e il pensiero analogico.
Il sistema educativo può attraverso la multimedialità interattiva, collegare
tra loro le due forme diverse d'apprendimento, quella sensoriale con
l'alfabetica che, di fatto, corrispondono alle funzioni dei due diversi emisferi
cerebrali.
La dimensione ludica del virtuale può rappresentare quindi uno dei migliori modi
possibili per imparare, attraverso la simulazione, in un mondo futuro
inevitabilmente digitale.
Il libro tende a fare una ricognizione teorica, con riferimenti ad esperienze
precise (come i workshop sull'"intelligenza connettiva" con Derrick De
Kerckhove, l'erede di McLuhan; i corsi di formazione con i presidi toscani e il
laboratorio sull'arte dello spettatore con gli studenti alla Biennale di Venezia
o in Festival come Inteatro di Polverigi), sul rapporto tra gioco, ipermedia,
educazione, teatro e arti elettroniche, rilevando quell'interattività che sta
alla base di tutti questi campi.
Edizioni Bollati Boringhieri
Carlo Infante, esperto di teatro e nuovi media, giornalista free-lance,
direttore artistico di festival (come "Scenari dell'Immateriale" a Narni), opera
principalmente come consulente culturale e curatore di progetti telematici.
In quanto autore ha condotto la trasmissione televisiva "Mediamente.scuola"
per RaiEducational e, per anni, diverse trasmissioni radiofoniche su Radiotre e
Radiouno.
Collabora con la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Siena
e l'Istituto di Sociologia della Comunicazione e dello Spettacolo
dell'Università di Urbino.
Ha curato, nel 1997, il libro "Educare on line".
interviste all’autore:
http://www.tiscaliart.it/canali/media.html
http://www.tiscaliart.it/articoli/infa_intervista.html
http://www.dols.net/def/interviste/CarloInfante.asp