Ubulibri, Link Project Perform, Xing alla Salara a Bologna, presentano il libro 'Certi prototipi di teatro - Storie, poetiche, politiche e sogni di quattro gruppi teatrali' (I nuovi Cahiers di teatro/Ubulibri), a cura di Renata Molinari e Cristina Ventrucci.
Storie, poetiche, politiche e sogni di quattro gruppi teatrali.
Presentazione del libro.
A cura di Renata Molinari e Cristina Ventrucci.
Una nuova generazione teatrale affolla le scene italiane in questo passaggio tra i millenni. Provocatoria, trasgressiva, accolta con clamore e non senza dibattito dalla critica, ha saputo anche creare intorno alla propria nascita un giovane pubblico in fermento. Fanny & Alexander, Masque Teatro, Motus, Teatrino Clandestino, in stretto ordine alfabetico, sono quattro protagonisti di questo fenomeno. Se ne raccontano in questo volume le vicende che ne hanno segnato i percorsi, con ricostruzioni, interviste, materiali appositamente redatti dai protagonisti e altri d'archivio, immagini e bozzetti.
Fanny & Alexander, la cui origine avviene in età precoce, subisce il fascino del gioco tra amore e morte e inventa una scena fatta di icone amorose in cornice cimiteriale. Le fonti sono Marina Cvetaeva, Lewis Carroll, Giorgio Manganelli, Guido Ceronetti. Poi, nel passaggio a un linguaggio più maturo incontrano Shakespeare, analizzano Carmelo Bene, lavorano alla costruzione di una scena più indefinita, liquida, sonora.
Masque Teatro, l'unico dei quattro che mantiene il fervore di un'attività anche organizzativa con il festival Crisalide a Bertinoro (Romagna), porta avanti una ricerca da sempre in conflitto col teatro stesso, che ora s'infiamma ora s'incupisce di teoria matematica e manovalanza artigianale. Come compagni di viaggio scelgono Duchamp, e Deleuze, e Wittgenstein. La scena è spesso invasa da complesse e gigantesche macchinerie.
Motus appartiene al glamour, oltre che al rock, oltre che al cinema... porta con sé elementi dell'oggi e porta nel quotidiano elementi del teatro con azioni e performance. Sullo sfondo, la letteratura non solo teatrale del Novecento da Beckett a Ballard e Burroughs, poi la pittura, Bacon, e la poesia, Rilke. Ciò che domina è una crudeltà dello sguardo che mette corpi ed elementi scenici in sovraesposizione.
Teatrino Clandestino vanta una stretta educazione teatrale avvenuta all'Accademia bolognese e manipola gli strumenti acquisiti per portare il proprio teatro fuori dalla scena convenzionale, dando forma a visioni e intuizioni popolate di fantasmi e attivate da un'ipotesi di teatro come stato di trans. Teatrino Clandestino rievoca Shakepeare, Ibsen, Pascoli e Novalis.
I quattro, a Verona, nei locali suggestivi dell'Interzona (ex Mercati Generali con cella frigorifera), nell'ottobre 1999 realizzano "Prototipo" un progetto in cui si mescolano il piano organizzativo e quello artistico. È il punto d'arrivo di un'interessante genesi teatrale e il punto di partenza di questo libro. Un volume in quattro sezioni ideato e curato da Renata Molinari e Cristina Ventrucci, con una premessa di Franco Quadri. Non mancano autorevoli interventi fotografici come il servizio di Maurizio Buscarino su Motus o quelli di Enrico Fedrigoli su Fanny & Alexander e Teatrino Clandestino, e un'accuratissima appendice con le teatrografie e le videografie complete.
Incontro ore 18.00 presso Salara - via Don Minzoni 18 - Bologna
Informazioni:
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