È ormai tempo di innescare il conto alla rovescia per l’attesissima terza edizione di "Far East Film", la grande festa del cinema popolare asiatico. Tra le novità del 2001, il tributo alla leggenda di Wong Jing e la panoramica sul cinema delle Filippine.
Terza Edizione
È ormai tempo di innescare il conto alla rovescia per l’attesissima
terza edizione di "Far East Film", la grande festa del cinema popolare
asiatico organizzata dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine. Una
grande festa che, lo scorso anno, si era chiusa con 30mila spettatori all’
attivo e si era guadagnata il titolo di «miglior punto di osservazione
europeo» sulle colonne del quotidiano francese "Le Monde". Assieme ai media
italiani, dunque, anche la stampa internazionale aveva dedicato ampio
risalto alla manifestazione (ricordiamo, tra gli altri, il lungo servizio
pubblicato dal settimanale anglosassone «The Economist» che spiegava come
solo a Udine era possibile vedere certi film e certe cinematografie),
restituendone tutta l’originalità e la portata culturale.
Molte, ovviamente, le novità del segmento 2001, programmato dal 20 al 28
aprile, a partire dal tributo a Wong Jing, autentica leggenda made in Hong
Kong, per poi proseguire con una sezione speciale dedicata al cinema delle
Filippine e con una mini-retrospettiva dedicata a Bruce Lee. Il calendario
integrale sarà reso noto solo tra qualche settimana, in conferenza stampa,
però è già possibile anticipare un altro dettaglio importante: lo
sdoppiamento logistico del festival. Oltre al Teatro Nuovo Giovanni da
Udine, sede ufficiale delle prime due edizioni, sarà infatti attivata anche
la sala del Cinema Ferroviario.
Ma ricostruiamo, brevemente, il bilancio dell’edizione 2000. 9 giorni di
proiezioni al Teatro Nuovo, 55 titoli (anteprime mondiali e internazionali),
9 paesi in vetrina (Hong Kong, Corea del Sud, Corea del Nord, Cina,
Giappone, Singapore, Taiwan, Thailandia, Vietnam), attori, registi, divi,
divine e oltre 10mila spettatori in più rispetto al 1999. Un enorme
successo, ripetiamo, che ha trovato proprio negli spettatori i suoi
autentici protagonisti: non solo in termini di "fedeltà " e di "affollamento"
, sarebbe ovvio sottolinearlo, ma anche dal punto di vista della
partecipazione.
La partecipazione attiva, testimoniata dalle migliaia di
schede-voto con cui ha preso forma il verdetto finale: quell’atteso Premio
del pubblico, simbolo stesso della vocazione pop del Festival, che nel 1999
aveva incoronato «A Hero Never Dies» di Johnnie To e che nel 2000 ha portato
al trionfo, ex aequo, due delle opere più belle (il commovente film cinese
«The Shower», firmato dal regista Zhang Yang, e l’altrettanto commovente
love-story sudcoreana «My Heart», firmata dal regista Bae Chang-ho).
Non resta che darsi appuntamento a «Far East Film n.3», ricordando ancora
una volta che la manifestazione del Centra Espressioni Cinematografiche
rappresenta ormai il più importante e consolidato punto di riferimento
occidentale per la vitalissima industria cinematografica del "lontano Est".
Ufficio Stampa Far East Film:
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