Il 3 maggio workshop specialistico di scrittura connettiva per la realizzazione di un diario di bordo on line, ore 17.00. Il 4 maggio seminario sulle nuove forme di apprendimento e di partecipazione nell'ambiente telematico dal titolo "Partecipare e imparare navigando. La via creativa alla cittadinanza digitale".
"Partecipare e imparare navigando. La via creativa alla cittadinanza
digitale"
"Il futuro è già qui", sostiene William Gibson, "solo che è mal
distribuito".
Riequilibrare le risorse e le opportunità non può che essere il dovere di
qualsiasi società civile: perché mai dovremmo accettare che i termini
d'attuazione dello sviluppo futuro debbano essere mal distribuiti?
Non è solo un problema economico, come quando si parla del "digital divide",
il divario digitale che tende a allontanare sempre più i paesi del sud del
mondo dal nuovo modello di sviluppo. E' bensì un problema psicologico che
riguarda gran parte di noi, almeno quelli poco disposti a misurarsi con
l'evoluzione tecnologica in atto come un'opportunità culturale e non solo
tecnica.
Ma se non l'affrontiamo in questi termini, concepire ad esempio
Internet come un ulteriore ambiente di scambio interumano e non solo come
uno strumento, non faremo il salto di qualità . Si rimarrà indietro,
psicologicamente, mentre le tecnocrazie affermeranno uno status quo basato
su applicazioni informatiche che renderanno la vita quotidiana e la societÃ
sempre più automatizzata, indebolendo il senso reale delle cose e delle
relazioni.
Progettare il futuro, contemplarlo come un'evoluzione dei sistemi sociali e
culturali attuali è quindi doveroso per una società che vuole credere alla
propria crescita e non intende subappaltarla alla tecnocrazia.
La funzione pubblica di un sistema civile è, arrivando ad individuarne
l'aspetto più evidente, quella di mettere a disposizione di tutti le
opportunità per una migliore qualità della vita possibile, promuovendo di
conseguenza la consapevolezza d'uso attraverso la formazione.
Una volta risolte le questioni strutturali (dall'acqua all'elettricità ) che
rendono un impianto sociale degno di questo nome, si arriva quindi al nodo
dell'educazione: è qui il punto di passaggio verso l'evoluzione futura dei
sistemi.
E' un dato che va ben oltre le responsabilità della scuola, già avvitata
nella sua riorganizzazione con quell'Autonomia Scolastica che rappresenta un
importante segnale di avanzamento.
In questo contesto acquista sempre più valore l'attività formativa che gli
Enti Pubblici promuovono per introdurre le nuove generazioni dentro la
società in trasformazione.
Va rilanciato, reinventato in questo quadro, il rapporto tra Scuola e CittÃ
prima di tutto, ricordando che l'impegno prioritario dell'educazione
scolastica è quello di formare cittadini.
Cittadini che oggi sono bambini e ragazzi ma che lavoreranno, voteranno,
parteciperanno alla cosa-res pubblica in un futuro digitale caratterizzato
dalle reti telematiche.
E' per loro, per i cittadini del futuro che dobbiamo, da subito, impostare
una nuova politica culturale in grado di contemplare le tecnologie della
comunicazione come linguaggio espressivo e buon trasmettitore di senso.
Per questo oggi si sente la necessità d'intraprendere una progettualitÃ
strategica che coniughi l'iniziativa della pubblica amministrazione con
quella scolastica in una modalità culturale e creativa, partecipativa come
una festa ed educativa come un'avventura cognitiva.
Si tratta di creare e modellizzare esperienze dirette che dimostrino cosa
possa significare, ad esempio, "partecipare e imparare navigando" che viene
qua, nel progetto http://www.comune.terni.it/partecipare, lanciato come uno slogan
evolutivo.
Se navigare nelle reti rappresenta ancora per molti un vagare nel mare
magnum delle informazioni senza struttura, dobbiamo dimostrare che quella
struttura esiste in misura proporzionale alla nostra coscienza di
navigazione, una condizione che va intesa come ambientazione nel nuovo
contesto sociale delle informazioni scambiate in rete.
Fin quando Internet rimarrà un ambiente informativo fatto da altri, come
sono oggi giornali e televisioni, difficilmente si riuscirà a comprendere
tutto questo, ma basta poco.
La tendenza evolutiva in atto è quella che vede infatti superare il ruolo di
semplici consumatori, per entrare nella dimensione più consapevole di utenti
che esprimono nuovi valori d'uso della comunicazione.
Ciò accade principalmente nei confronti delle informazioni che diffuse
massicciamente nelle reti offrono opportunità , servizi e conoscenze
applicate; informazioni che sembrano destinate a diventare le "merci" del
futuro. Perché altrimenti si chiamerebbe Società dell'Informazione?.
Il dato più importante dell'ambiente informativo on line è nella sua
interattività , quel principio tecnologico che induce una particolare
attitudine psicologica, reattiva e partecipata. In questo senso inizia a
prendere forma la funzione del "prosumer", il producer-consumer come dicono
gli americani: il produttore-consumatore d'informazioni.
E' in questa direzione che il sistema formativo ed educativo dovrÃ
concentrare le sue migliori attenzioni per trovare le forme più efficaci di
consapevolezza culturale, insegnando a selezionare le fonti e
contestualizzando le diverse spinte di autoapprendimento proprie della
navigazione interattiva.
Le migliori attenzioni sono quindi quelle che vanno oltre la didattica
istruzionista, per misurarsi con metodi "ludico-creativi" che stabiliscano
un forte coinvolgimento dei giovani all'esperienza dell'apprendimento
attraverso le risorse multimediali.
Da qui si può sviluppare una capacità di elaborazione delle informazioni
associate all'esperienza diretta, in una dinamica che sottende un sottile
gioco con le parole e le immagini, rivelando la dimensione creativa del
nostro rapporto con gli eventi che ci riguardano all'interno della societÃ
in trasformazione.
In questo contesto specifico l'esperienza di un diario di bordo on line,
espresso da tre diversi "focus group": tre gruppi che seguiranno i lavori
del workshop e del convegno, affermando una loro interpretazione degli
eventi, rappresenterà un primo atto verso quella ci piace definire "via
creativa alla cittadinanza digitale", per rendere esplicita, comprensibile e
condivisibile, una pratica nuova di partecipazione e al contempo
d'apprendimento delle modalità di relazione culturale in Internet.
Programma
Giovedì 3 maggio 2001 ore 15.00
LICEO SCIENTIFICO RENATO DONATELLI
WORKSHOP specialistico di SCRITTURA CONNETTIVA
per la realizzazione di un DIARIO DI BORDO on line
ore 17.00
Seminario sulle nuove forme di apprendimento e di partecipazione
nell'ambiente telematico
Venerdì 4 maggio 2001 ore 9.30
PALAZZO GAZZOLI sala blu
CONVEGNO
"Partecipare e imparare navigando. La via creativa alla cittadinanza
digitale"
Saluto di
Paolo Raffaelli
sindaco di Terni
Alida Nardini
Assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Terni
Carmela Lo Giudice
Direttore scolastico regionale per l'Umbria
Esposizione di esperienze locali
Manuela Torroni
Direzione didattica San Giovanni di Terni
Olimpia Francese
I.T.C. F.Cesi di Terni
in collaborazione con
Paolo Finn
dell'Istituto di Pedagogia dell'Università di Roma
Tavola rotonda con
Roberto Maragliano, docente di Tecnologie dell'Istruzione all'Università di Roma 3
Francesco Antinucci, direttore sezione Processi Cognitivi e Nuove Tecnologie dell'Istituto di
Psicologia del CNR
Vindice Deplano, coordinatore didattico Mafrau
Antonino Saggio, docente di composizione architettonica e urbana Università Roma
Introduce e coordina Carlo Infante
autore di "Imparare giocando" (Bollati Boringhieri)
http://www.teatron.org
http://www.teatron.org/archivi/profilo_carlo.html
referenti per il progetto:
Assessorato all'Istruzione del Comune di Terni,
dott.ssa Vincenza Farinelli (tel. 0744-549915/917)
Ufficio Gabinetto del Sindaco
dott.ssa Annamaria Diamanti (tel. 0744-549610)
Sedi
Liceo Scientifico Renato Donatelli, Terni
Palazzo Gazzoli, Sala Blu. Terni