Presentazione dello spettacolo teatrale: "Angelina Beloff", liberamente ispirato da "Caro Diego ti abbraccia Quiela" di Elena Poniatowska, con Barbara Baldessari. Regia di Francesco Mazza.
ANGELINA BELOFF
(liberamente ispirato da "Caro Diego ti abbraccia Quiela" di Elena Poniatowska)
con Barbara Baldessari
Regia di Francesco Mazza
L'espressione artistica delle donne è stata per molto tempo negata o poco visibile.
Tra la moltitudine di scrittori, poeti, compositori, pittori, musicisti, scultori che hanno attraversato i secoli, pochissime sono le donne che hanno potuto guadagnarsi un piccolo spazio nella storia dell'arte.
Spesso citate nella categoria "minore", queste figure rimangono inosservate, ignorate dagli studenti, dai professori e dal pubblico più vasto, come se la loro "arte" valesse meno di quella dei loro ben più illustri colleghi.
Non si può certo negare che, oggi, molte donne emergono nel panorama artistico internazionale, ma è pur sempre vero che la loro strada è sempre accidentata e tortuosa. Che molto spesso il talento ed il valore delle loro opere si è imposto con considerevoli sforzi, grazie ad una ferrea tenacia e testarda determinazione.
Questo spettacolo oltre agli aspetti umani, vuole mettere anche in evidenza queste difficoltà ancor oggi oggettive e resistenti,come una sorta di "diritto all'arte negato".
Il testo originale è composto da dodici lettere che la Poniatowska immagina abbia spedito Angelina a Diego Rivera ritornato in Messico.
Angelina si sente svanire.
Angelina avverte un dolore fortissimo nel petto, ogni volta che pensa al suo uomo, e al suo bambino.
Angelina aspetta, e aspetta ancora. Ma il suo Diego se ne è andato lontano, e non la manda a chiamare.
E il suo bambino è morto.
Angelina è un artista, ma non riesce più a dipingere. Non vuole, non può. Non ne ha più la forza. Angelina può solo contare le ore dell'assenza di Diego.
..."Se non mi mandi a prendere, non perdo solo te ma anche me stessa e tutto quello che avrei potuto essere!".
Eppure, Angelina, non lo sai che l'amore non può essere forzato dalla compassione? Ma no, Angelina non lo sa. E poi, nessuna donna lo può sapere, se non ha ancora perso l'innocenza del cuore.
VENERDÌ 26 E SABATO 27 OTTOBRE ALLE ORE 21
DOMENICA 28 OTTOBRE ALLE ORE 16
INGRESSO £. 15.000
Per informazioni e prenotazioni:
TEATRO OFFICINA
VIA S. ELEMBARDO 2, MILANO
Tel. 02 2553200 - fax 02 27000858