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Now's the Time!
dal 12/1/2002 al 13/1/2002
02 7636901

Segnalato da

Viviana Allocchio




 
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12/1/2002

Now's the Time!

Teatro Manzoni, Milano

"Aperitivo in Concerto" inaugura il nuovo anno ospitando uno fra i massimi protagonisti storici del jazz e della musica improvvisata, il leggendario pianista Hank Jones. Fratello di altri due grandissimi musicisti africani-americani (il cornettista, trombettista e arrangiatore Thad Jones e il batterista Elvin Jones), Jones e' una fra le piu' grandi figure del pianismo improvvisato contemporaneo.


comunicato stampa

domenica 13 gennaio 2002 - ore 11
Unica data italiana per un leggendario pianista

HANK JONES TRIO
Special guest Roy Hargrove

pianoforte
Hank Jones

tromba e flicorno
Roy Hargrove

contrabbasso
Peter Washington

batteria
Kareem Riggins

Now's the Time!
"Aperitivo in Concerto" inaugura il nuovo anno ospitando uno fra i massimi protagonisti storici del jazz e della musica improvvisata, il leggendario pianista Hank Jones. Fratello di altri due grandissimi musicisti africani-americani (il cornettista, trombettista e arrangiatore Thad Jones e il batterista Elvin Jones), Jones è una fra le più grandi figure del pianismo improvvisato contemporaneo. Da lungo tempo questo straordinario artista ha messo a punto una sua personale poetica, la cui cifra stilistica se da un lato affonda le proprie radici soprattutto negli sviluppi linguistici del be bop (Jones, non va dimenticato, è stato uno fra gli ultimi musicisti a collaborare assiduamente con Charlie Parker), dall'altro esercita una profonda operazione di recupero dei cosiddetti "fondamentali" dell'improvvisazione africana-americana, sia che si tratti del blues, del materiale popolare più sofisticato, di standard, di quel patrimonio che è stato il pianismo stride.
Testimone di quasi cinque decenni di storia del jazz, Jones rappresenta oggi uno fra gli ultimi e più illustri rappresentanti di una generazione che ha contribuito a delineare l'improvvisazione africana-americana così come la conosciamo e apprezziamo oggi. Questo espressivo e geniale pianista di Detroit è uno fra i pochissimi grandi testimoni del jazz "storico" ancora in vita: in ogni sua improvvisazione sono presenti un gusto, un'enfasi ritmica, un uso idiomatico di ineffabile e indiscutibile originalità, così com'è evidente l'esplicito senso di appartenenza a un preciso côté storico e stilistico, lo stesso che ha saputo fare del cosiddetto mainstream il depositario più poeticamente significativo delle più radicate tradizioni africane-americane presenti nel jazz.
Da notare, inoltre, come Jones si presenti in questa sua unica data italiana a capo di un trio di eccezionale valore, completato com'è da due fra i più autorevoli esponenti strumentali delle nuove generazioni di improvvisatori africani-americani, il contrabbassista Peter Washington e lo strepitoso batterista Lewis Nash. Ad essi si aggiunge uno fra i più rappresentativi e popolari fra gli improvvisatori africani-americani della nuova generazione, il fenomenale trombettista Roy Hargrove, artista di straordinarie doti tecniche affinate da una sempre più affascinante maturità espressiva.

HANK JONES
Nato il 31 luglio del 1918, Hank Jones è il fratello maggiore del celebre trombettista e arrangiatore Thad Jones e del leggendario batterista Elvin . Dopo avere esordito lavorando con gruppi locali a Detroit, nel 1944, su raccomandazione del tenorista Lucky Thompson, si trasferisce a New York, dove inizialmente si esibisce a fianco del grande trombettista Oran "Hot Lips" Page, per poi lavorare, fra gli altri, con Coleman Hawkins, John Kirby, Andy Kirk e Billy Eckstine, esperienze che lo aiutano a forgiare uno stile, condiviso anche da Tommy Flanagan, Barry Harris e Sir Roland Hanna, definito "Detroit piano school".
Perfetto conoscitore del be bop, dotato di raffinata flessibilità ritmica, Jones ha collaborato, nel corso della sua lunga carriera, con artisti quali Charlie Parker, Ella Fitzgerald, Cannonball Adderley, Lester Young, oltre a partecipare a numerose tournée di Jazz at the Philharmonic. Per alcuni anni ha guidato un proprio gruppo, assieme a Barry Galbraith, Milt Hinton e Osie Johnson, con cui ha inciso a fianco di Roy Eldridge, Lionel Hampton, Milt Jackson, Rex Stewart e numerosi altri artisti di fama. Nel corso degli anni Settanta, Ottanta e Novanta si è esibito a capo di propri pluripremiati trii, dei quali, di volta in volta, hanno fatto parte strumentisti quali Al Foster, Roy Haynes, Ron Carter, George Mraz, Ray Drummond, Lewis Nash, Kenny Washington, Billy Higgins.
Attivo anche in campo teatrale (ha diretto e curato, fra l'altro, la realizzazione musicale anche di un musical di successo come Ain't Misbehavin'), egli può ben considerarsi uno dei grandi padri del moderno pianismo improvvisato, fra gli ultimi testimoni di una fra le più significative stagioni creative della musica nel Novecento.

ROY HARGROVE
Nato nel 1969 a Waco, Texas, Roy Hargrove si avvicina inizialmente alla musica gospel e al Rhythm&Blues, prima di intraprendere dei veri e propri studi musicali. Notato da Wynton Marsalis, il giovane trombettista viene incoraggiato da quest'ultimo a intraprendere la carriera dell'improvvisatore: Hargrove comincia a collaborare nella sua città natale con alcuni musicisti di passaggio, come Freddie Hubbard (la cui influenza si doveva rivelare di primaria importanza), Dizzy Gillespie Bobby Watson, Ricky Ford, Carl Allen e Herbie Hancock. Compie inoltre una prima tournée europea (1987) a fianco del sassofonista Frank Morgan.
Dopo una breve permanenza al Berklee College of Music di Boston, Hargrove conclude il proprio ciclo di studi presso la New School di New York ed inizia una brillante carriera di solista, che lo porta presto ai vertici della scena improvvisativa internazionale. Nel frattempo collabora con artisti quali Dizzy Gillespie, Sonny Rollins, Slide Hampton, Art Blakey, Joe Henderson, Johnny Griffin, James Clay, Jackie McLean, Branford Marsalis, Antonio Hart (con cui incide numerosi dischi), Geoff Keezer e Stanley Turrentine, affermandosi come uno dei protagonisti fra gli improvvisatori della nuova generazione.

PETER WASHINGTON
Nato a Los Angeles il 28 agosto del 1964, Peter Washington è fra i migliori e più creativi contrabbassisti oggi in attività. Dopo avere iniziato gli studi musicali in giovane età, a 14 anni entra a far parte della Westchester Community Symphony, lavorando al contempo in alcuni gruppi rock. Dal 1983 al 1986 frequenta la University of California a Berkeley, laureandosi in Letteratura Inglese e, al contempo, lavorando nell'orchestra della stessa università. Comincia a interessarsi al jazz una volta entrato a far parte della San Francisco Youth Symphony: ha così occasione di collaborare con un vasto numero di artisti di fama locali quali John Handy, Bobby Hutcherson, Lorez Alexandria, Johnny Coles, Harold Land, Frank Morgan, Ernestine Anderson, Ernie Andrews, Chris Connor e altri ancora.
Nell'aprile del 1986 entra a far parte dei Jazz Messengers del leggendario batterista Art Blakey, e si trasferisce a New York, collaborando e incidendo con una pletora di celebrità: Benny Golson, Mingus Dynasty, Milt Jackson, Dizzy Gillespie, Johnny Griffin, Hank Jones, Ralph Moore, Toshiko Akyoshi, Ray Bryant, Kenny Burrell, Lew Tabackin, Don Grolnick, David "Fathead" Newman, Gil Evans, Bill Cosby, Joe Henderson. Collabora inoltre abitualmente con il pianista Tommy Flanagan, e con la Carnegie Hall Jazz Orchestra guidata dal trombettista Jon Faddis.

KAREEM RIGGINS
Giovanissimo strumentista già di grande esperienza, Kareem Riggins è fra i migliori batteristi ad emergere di recente sulla scena musicale americana. A lungo a fianco del leggendario contrabbassista Ray Brown, ha collaborato anche con artisti e complessi quali Abbey Lincoln, Benny Green, Randy Weston, Mulgrew Miller, Dawn Thomson, Jazz At The Philharmonic Revisited, Milt Jackson, Oscar Peterson, Brad Mehldau, Russell Malone, Geoff Keezer, Duane Eubanks. Dotato di eccellente tecnica, notevolissima inventiva e grande gusto, Riggins ha già da tempo attratto l'attenzione della critica statunitense, che ne ha cantato le lodi in più di una occasione.

per ulteriori informazioni:
Viviana Allocchio
Iniziative Speciali
Teatro Manzoni
Palazzo Canova, VII° piano
Centro Direzionale
20090 MILANO 2 (Segrate)
tel.: 0221025118
fax: 0221025110
e-mail: aperitivi@fininvest.it

TEATRO MANZONI
via Manzoni, 42 - Milano
tel.: 02 7636901
DOMENICA MATTINA, ORE 11.00
Biglietto ingresso: E 10,33
Ridotto giovani: E 7,75

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