Delphine Tonglet - Studio Azzurro Produzioni
L'allestimento a cura di Studio Azzurro affronta la questione della malattia mentale e delle sue forme di segregazione attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, con documenti d'archivio, testimonianze e ambientazioni che ripercorrono la storia dell'ospedale. Sono 7 le tematiche affrontate nella prima fase di rinnovo del museo: la percezione della malattia mentale, la vita interna degli istituti, le politiche istituzionali e le metodologie cliniche adottate nel corso del tempo, sino ai movimenti di riforma degli anni '80.
Martedì 7 ottobre 2008, presso il Pad.6 dell’ ex ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma, verrà inaugurato il nuovo percorso di visita del Museo Laboratorio della Mente, finanziato dall’Assessorato alla cultura, spettacolo e sport - Area Servizi Culturali della Regione Lazio, progettato e realizzato da Studio Azzurro Produzioni, gruppo di creazione video di Milano, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche dell’ASL Roma E.
La ASL ROMA E , nel rispetto delle proprie radici storico-culturali, e in particolare tenendo conto della rilevanza storico-culturale ed artistica del patrimonio afferente al Comprensorio dell’ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà, si è fortemente impegnata in questi anni ad attivare le forme più opportune di tutela e valorizzazione del suo patrimonio scientifico, artistico e culturale, realizzando modalità di cooperazione istituzionale con altre amministrazioni pubbliche, in particolare il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Lazio e il Comune di Roma.
Il Museo Laboratorio della Mente è il frutto di questo impegno che la ASL Roma E ha trasmesso anche nel piano sul riuso funzionale dell’ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà, approvato il 16 Novembre 2007 dalla Giunta Regionale del Lazio, recependo quanto stabilito dal protocollo d’intesa siglato dal Comune di Roma, Università La Sapienza, Assessorati alla Sanità e all’Istruzione della Regione Lazio, XIX Municipio del Comune di Roma. Il progetto prevede infatti, oltre alla creazione di una “Centralità metropolitana e urbana” multifunzionale destinata a servizi sociali e culturali, a funzioni socio-sanitarie e territoriali, ad attività didattiche, di ricerca e all’accoglienza di studenti universitari, la valorizzazione del Museo della Mente.
L’allestimento il nuovo percorso di visita del Museo affronta la questione della malattia mentale e delle sue forme di segregazione con un percorso conoscitivo ed esperienziale. Attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, si offrono al visitatore documenti d’archivio, testimonianze di storie vissute e ambientazioni che aiutano alla comprensione di questo tema complesso ripercorrendo la storia dell’ospedale di Santa Maria della Pietà di Roma, dalla sua fondazione come Ospedale dei poveri forestieri e pazzi alla sua definitiva chiusura come complesso manicomiale dopo circa cinquecento anni di attività. Consapevoli della storia sedimentata e ancora viva di questo luogo, l’obbiettivo dell’intervento, oltre all’esposizione dei contenuti, è quello di disegnare uno spazio di relazione con l’auspicio che diventi anche un luogo di elaborazione di memoria.
Sette sono le tematiche affrontate nella prima fase di rinnovo del museo: dalla percezione della malattia mentale alla vita interna degli istituti ospedalieri, alle politiche istituzionali e alle metodologie cliniche adottate nel corso del tempo, sino ai movimenti di riforma degli anni ottanta.
Come scelta progettuale dell’allestimento, l’intero percorso è stato diviso visivamente da “una barriera trasparente” rappresentata da una grandiosa riproduzione in plexiglas di muro inciso da un paziente, dalla superficie dove impattano i corpi dell’installazione dove va tutta’sta gente, dalle vetrine di tre significativi ambienti ricostruiti. Il visitatore è continuamente posto nella condizione di riflettere sull’esperienza coercitiva della contenzione, stando all’interno o all’esterno di un muro virtuale. Inoltre, nei vari ambienti sono stati collocati dispositivi interattivi utili per capire l’esperienza percettiva e la quotidianità degli internati, invitando il visitatore ad immedesimarsi nei pazienti per interagire e vivere in modo amplificato l’impatto emotivo di questi luoghi.
Questa prima fase di trasformazione del percorso museale, che coinvolge il pian terreno dell’edificio, propone quindi un percorso attraverso la memoria del manicomio, per una lettura del disagio e delle diversità, per combattere lo stigma e promuovere la salute mentale. Nella seconda fase, che si intende realizzare prossimamente nel piano superiore del padiglione, l’accento sarà posto sulla dimensione partecipativa e laboratoriale, creando un’area espositiva dedicata alle produzioni dell’arte irregolare, un centro espressivo-documentativo legato alla memoria e alle condizioni della malattia mentale dopo l’ entrata in vigore della legge n.180/1978.
Ufficio Stampa/Contatti
Delphine Tonglet
Studio Azzurro Produzioni
delphine@studioazzurro.com
studioazzurro@studioazzurro.com
Novella Tomsich
Museo Laboratorio della Mente ASL Roma E
novella.tomsich@asl-rme.it
Dr. Pompeo Martelli
Resp. UOS Centro Studi e Ricerche
pompeo.martelli@asl-rme.it
dalle ore 15,00 alle ore 19,00 visite guidate
Museo Laboratorio della Mente
Piazza S. Maria della Pieta',5 (Ex ospedale psichiatrico, pad.6) Roma