Il Museo Nazionale di Casa Giusti, casa natale del poeta Giuseppe Giusti (1909-1850), inaugura un'installazione permanente dedicata alla poesia italiana dell'Ottocento. Attraverso questo nuovo allestimento, costituito da un intervento video sonoro, si vuole sottolineare la centralita' dell'ascolto della parola poetica nella casa natale di un poeta.
La stanza della poesia italiana dell'Ottocento
Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio
Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Firenze, Pistoia e Prato
Il Museo Nazionale di Casa Giusti a Monsummano Terme (PT), casa natale del poeta
Giuseppe Giusti (1909-1850), inaugura venerdi' 31 maggio alle ore 17,00
un'installazione permanente dedicata alla poesia italiana dell'Ottocento, alla
quale intervengono Giorgio Luti e Lara-Vinca Masini.
Attraverso questo nuovo allestimento, costituito da un intervento video sonoro,
si vuole sottolineare la centralita' dell'ascolto della parola poetica nella
casa natale di un poeta.
Una stanza del secondo piano della Casa, caratterizzata dalla presenza di
decorazioni ottocentesche e arredata con mobili di pregio dell'epoca
provenienti dai depositi di Palazzo Pitti, è isolata dal contesto generale del
museo. Il visitatore vi puÚ accedere attraverso il filtro di un ambiente che
la precede e restarvi per circa venticinque minuti, nell'ascolto di brani di
poesia italiana dell'Ottocento uniti tra loro da brevi effetti sonori, dietro
le suggestioni di immagini che scorrono sulle pareti e sul soffitto.
Tra i brani poetici inseriti e letti da attori italiani tra i più bravi del
settore- figurano, accanto a componimenti tra i più noti della poesia italiana
dell'Ottocento, opere di autori meno presenti nelle letture contemporanee. Si
delinea un breve racconto, suggerito dalla poesia, dei caratteri fondamentali
della cultura ottocentesca, dagli inizi del secolo ai primi del Novecento.
L'elemento visivo dato dalle immagini ha l'unico intento di sottolineare lo
spazio di questa stanza dell'ascolto, nel rispetto della centralita' in essa
dell'elemento poetico.
L'installazione e' in linea con l'attività promossa a partire dal 1994 dal museo
- che fa parte dell'itinerario delle Case della memoria italiane- indirizzata
verso momenti della cultura letteraria italiana dell'Ottocento e del Novecento
rievocati attraverso incontri con i poeti, iniziative musicali improntate
all'intreccio di poesia e musica, e più in generale verso l'apertura alla
creatività anche contemporanea affidata all'uso della voce.
A queste iniziative, se ne sono negli anni affiancate altre, a carattere
scientifico, di impronta storico-letteraria, promosse con l'apporto delle
università toscane.
L'installazione e' visitabile, secondo l'orario di apertura del museo, per
gruppi di quindici persone al massimo.
Cura e regia del progetto: Massimo Becattini, Mirella Branca
Sonorizzazioni ed edizione: RM edizioni-Roma
Lettori: Luca Biagini, Alessio Cigliano, Gianni Giuliano, Mauro Gravina, Juppi
Izzo, Ennio Libralesso, Dario Penne, Diego Reggente, Maurizio Reti, Lucio
Saccone
________
Il Museo di Casa Giusti
La Casa Giusti è la casa natale del poeta Giuseppe Giusti, divenuta di proprietÃ
dello Stato tra il 1971 e il 1977, restaurata e inaugurata come museo
nell'autunno 1992. Il museo è gestito dalla Soprintendenza per i Beni
Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico artistico e
demoetnoantropologico di Firenze, Pistoia e Prato.
L'edificio, costruito tra il 1791 e il 1793 per iniziativa del nonno paterno del
poeta, ministro di Pietro Leopoldo, era al momento dell'acquisizione da parte
dello Stato in condizioni di abbandono e gravemente danneggiato sia nelle
strutture che nell'apparato decorativo.
La casa, sottoposta a impegnativi lavori di restauro, comprensivi anche degli
adeguamenti richiesti per le strutture museali dalle normative vigenti
(abbattimento delle barriere architettoniche, ecc.), intieramente effettuati
con finanziamenti statali, è stata inaugurata come Museo Nazionale nell'autunno
1992.
Gli interni, allestiti in parte tramite arredi appartenuti alla casa sin dalle
origini in parte con mobili della prima metà dell'Ottocento provenienti dai
depositi di Palazzo Pitti, evocano l'atmosfera di una casa di piccola nobiltÃ
di campagna, in un richiamo, attraverso le decorazioni delle stanze, al clima
culturale pistoiese della prima metà dell'Ottocento. Nella biblioteca, il cui
allestimento rispecchia fedelmente l'immagine che se ne ha nelle documentazioni
fotografiche del primo Novecento, si trova il più importante ritratto del
poeta, eseguito nel 1842 da Giuseppe Bezzuoli, pittore toscano di rilievo della
prima metà dell'Ottocento.
Il secondo piano comprende una sezione documentaria di particolare ampiezza che
illustra il percorso biografico e letterario del Giusti, tramite documenti
originali e riproduzioni.
A fianco del museo vero e proprio si trova l'ala novecentesca, che ospita la
sala-conferenze.
Monsummano Terme (PT)- Museo di Casa Giusti