Rocca medioevale
Cento (FE)
piazzale della Rocca, 1
051 6843390, 051 6843334 FAX 051 904531
WEB
Cinematografo Lunare
dal 9/6/2002 al 10/6/2002
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Segnalato da

babar.press




 
calendario eventi  :: 




9/6/2002

Cinematografo Lunare

Rocca medioevale, Cento (FE)

Inizia nell'incantevole cornice notturna della Rocca Medioevale di Cento, la manifestazione estiva Terponti con il primo degli appuntamenti di Cinematografo Lunare, film muti musicati dal vivo dai piu' importanti musicisti emiliani. La prima serata vede la proiezione del film: 'Rapsodia Satanica'.


comunicato stampa

FILM MUTI MUSICATI DAL VIVO
Lunedì sera la diva italiana del muto: Lyda Borelli

Inizia lunedì 10-giugno, alle 21.30, nell'incantevole cornice notturna della Rocca medioevale di Cento (Fe), la manifestazione estiva TREPONTI con il primo degli appuntamenti di CINEMATOGRAFO LUNARE, film muti musicati dal vivo dai più importanti musicisti emiliani.

La prima serata vede la proiezione del film:
'Rapsodia Satanica', per la regia di Nino Oxilia e l'interpretazione della diva del cinema italiano di quegli anni, Lyda Borelli.
Le musiche, partiture originali di Pietro Mascagni, verranno eseguite al pianoforte dal Maestro Marco DalPane.

Introdurrà la serata il professor Michele Canosa dell'Università degli Studi di Bologna.

L'ingresso è gratuito

Per informazioni: retebad@yahoo.it
PHONE - 051.902.206.

___________

RAPSODIA SATANICA (Italia, 1917). R.: Nino Oxilia. S.: Alfa ( Alberto Fassini), Fausto Maria Martini. Sc.: Alfa. Did.: F. Maria Martini. Mu.: Pietro Mascagni. F.: Giorgio Ricci. Int.: Lyda Borelli, (Contessa Alba d'Oltrevita), Andrea Habay (Tristano), Ugo Bazzini (Mephisto), Giovanni Cini (Sergio), Alberto Nepoti. Prod.: Cines, Roma. V.c.: 12873 del 1/07/1917. Prima visione romana: 5/7/1917. Lg.: 905 m. D.: 50' ca. Da: Cineteca di Bologna. Didascalie italiane. Restaurato nel 1996 da L'Immagine Ritrovata di Bologna.

"Era Alba d'Oltrevita nel castello/d'Illusione, la vestale bianca/della morte."
Fausto Maria Martini, Rapsodia Satanica, Poema Cinema-Musicale.

"[] Allo stabilimento Cines [] vi è giunta or ora Lyda Borelli [] eseguendo un importante soggetto messo in scena da Nino Oxilia. []"
("Cronaca Romana", La Cine-Fono, 28 novembre-12 dicembre 1914)

Annunciato con larga pubblicità sin dal 1914, realizzato tra gennaio e febbraio del 1915, la Rapsodia Satanica era pronto per essere proiettato agli inizi di aprile a Roma. Presentato in marzo a un ristretto gruppo di invitati, l'inviato de La Cinematografia Italiana ed Estera (n. 38, 31/3/1915) ne riferì in termini entusiastici:
"[] La proiezione cinematografica sostituisce la recitazione: siamo dunque dinanzi a un tentativo di una nuova arte cinematografica, concepita e condotta con intendimenti di seria ricerca. Il tentativo esce dai limitati confini della produzione commerciale ed entra in quelli sconfinati dell'arte []".

Ma, per motivi rimasti misteriosi, il film venne ritirato e non venne presentato che nell'estate del 1917, subito dopo l'approvazione della censura, quasi di sfuggita e ridotto a un metraggio di gran lunga inferiore a quello previsto originariamente. Rapsodia Satanica venne sicuramente rimaneggiato prima delle proiezioni pubbliche e inspiegabilmente ignorato dalle riviste italiane dell'epoca più conosciute, che non hanno, in occasione delle prime romana, torinese e napoletana, pubblicato nessuna recensione.
(Martinelli, V., a cura di, Il cinema muto italiano (1917), Roma, Nuova ERI/CSC, Edizioni Bianco & Nero, Anno L, nn. 3-4, 1989, pag. 248)

"[] Il restauro di Rapsodia Satanica è un caso estremo: la ricostruzione è avvenuta lentamente e per gradi sotto i nostri occhi. Come se una rosa appassita si rigenerasse e, un petalo dopo l'altro, riacquistasse la propria freschezza nel pieno del suo fulgore. Un miracolo inatteso stava prendendo forma poco a poco, progressivamente e in modo irreversibile. []"
(De Kuyper, E., "Rapsodia satanica o il fremito del colore", in Cinegrafie, VI, n. 9, Transeuropa, 1996, pag. 54)

Il film è stato restaurato nel 1996 dal laboratorio bolognese L'Immagine Ritrovata, a partire da una copia in bianco e nero proveniente dalla Cineteca Italiana di Milano e dalla copia originale colorata rinvenuta presso la Cinémathèque Suisse di Losanna. Questo lavoro si è rivelato particolarmente impegnativo poiché si è cercato di restituire al film la vasta gamma di colori e sfumature presenti nella copia dell'epoca, ottenuti con i diversi metodi del pochoir, dell'imbibizione e del viraggio, largamente sfruttati nel cinema italiano. La musica, che una recensione dell'epoca definì "fresca, sonante, italianissima", venne appositamente scritta per Rapsodia Satanica dal compositore Pietro Mascagni. Il film "rappresenta un esempio di perfetta integrazione tra musica e immagine. E' uno dei primi casi nella storia del cinema in cui viene richiesta la collaborazione di un compositore appartenente all'ambiente accademico ufficiale; l'opera si inscrive in un ampio progetto di nobilitazione dell'arte cinematografica attraverso la collaborazione di artisti provenienti da altre discipline. []"
(Vaccarino, S., "Un metodo di analisi del rapporto musica-immagine per "Rapsodia satanica" di Mascagni-Oxilia", in A nuova luce. Cinema muto italiano 1, a cura di Michele Canosa, Bologna, Clueb, 1999, pag. 267)

Rocca medioevale di Cento (Fe)

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