Kendell Geers
Kendell Geers. Irrespektiv
Museo di arte moderna e contemporanea - Mart, Corso Bettini, 43 Rovereto (TN). Fino al 17/1/10
Il titolo è una parodia del termine 'retrospettiva'. La mostra si apre su un labirinto, Kendell Geers dice quanto questo soggetto lo affascini "perchè implica una scelta immediata se andare a destra o a sinistra, e questo si ripete via via. E alla luce di queste scelte si puo' finire in posti diversi: in un vicolo cieco, nella mia mostra, o nella collezione permanente".
Il video scorre combinando parole e immagini di parole, suoni e segni; il linguaggio e la scelta sono i perni di una sorta di meccanismo in cui minimi scarti hanno un ruolo fondamentale "... alcune parole ne includono altre, come 'terror': se togliamo la t diventa error" prosegue Geers.
Ci si trova in un ambiente apparentemente accogliente costituito però di elementi respingenti.
Roberto Pinto, invitato all'incontro pubblico con l'artista, dice che "la mostra è un esempio del lavoro a più livelli che sta facendo il Mart: da una parte si trovano pezzi storici molto importanti e dall'altra si cerca di non sfuggire, di fare i conti con problematiche scottanti della contemporaneita', come quelle che Geers va a toccare".
Gabriella Belli spiega che quello di Trento è un territorio di confine dove convivono tre diversi gruppi etnici, quello di Geers è un lavoro non "politico" ma civile che impone al visitatore i temi della convivenza e delle relazioni tra le persone filtrati dalla sua storia personale.
E Kendell fa un invito: "La violenza è uno specchio del mondo in cui vivo e questo vale per tutto il mondo; io vi chiedo di guardare senza avere paura e di guardare con tutto il corpo non solo con la testa..."
Videoproduzione UnDo.Net, regia e montaggio Domenico Palma, riprese Domenico Palma e Gjoke Gojani, editing Antonella Miggiano. Durata 10'57''
Video correlato: Incontro pubblico con Kendell Geers
Se hai trovato utile questo videoFocus per scrivere a proposito della mostra o temi collegati, ti invitiamo a citare la fonte UnDo.Net/eventinvideo
Museo di arte moderna e contemporanea - Mart, Corso Bettini, 43 Rovereto (TN). Fino al 17/1/10
Il titolo è una parodia del termine 'retrospettiva'. La mostra si apre su un labirinto, Kendell Geers dice quanto questo soggetto lo affascini "perchè implica una scelta immediata se andare a destra o a sinistra, e questo si ripete via via. E alla luce di queste scelte si puo' finire in posti diversi: in un vicolo cieco, nella mia mostra, o nella collezione permanente".
Il video scorre combinando parole e immagini di parole, suoni e segni; il linguaggio e la scelta sono i perni di una sorta di meccanismo in cui minimi scarti hanno un ruolo fondamentale "... alcune parole ne includono altre, come 'terror': se togliamo la t diventa error" prosegue Geers.
Ci si trova in un ambiente apparentemente accogliente costituito però di elementi respingenti.
Roberto Pinto, invitato all'incontro pubblico con l'artista, dice che "la mostra è un esempio del lavoro a più livelli che sta facendo il Mart: da una parte si trovano pezzi storici molto importanti e dall'altra si cerca di non sfuggire, di fare i conti con problematiche scottanti della contemporaneita', come quelle che Geers va a toccare".
Gabriella Belli spiega che quello di Trento è un territorio di confine dove convivono tre diversi gruppi etnici, quello di Geers è un lavoro non "politico" ma civile che impone al visitatore i temi della convivenza e delle relazioni tra le persone filtrati dalla sua storia personale.
E Kendell fa un invito: "La violenza è uno specchio del mondo in cui vivo e questo vale per tutto il mondo; io vi chiedo di guardare senza avere paura e di guardare con tutto il corpo non solo con la testa..."
Videoproduzione UnDo.Net, regia e montaggio Domenico Palma, riprese Domenico Palma e Gjoke Gojani, editing Antonella Miggiano. Durata 10'57''
Video correlato: Incontro pubblico con Kendell Geers
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