Una certa idea della Francia: Raphael Zarka
Raphael Zarka: Rhombus Sectus
Centre Culturel Francais de Milan, C.so Magenta, 63. Dal 20/1/10 al 30/3/10
Il video della mostra a cura di Marcello Smarrelli nell'ambito del ciclo espositivo "Una certa idea della Francia" che in 2 anni coinvolgerà artisti francesi e curatori italiani.
"High culture" e "pop culture", due concetti opposti e difficili da connettere, dialogano nelle sculture e nelle immagini dell'artista francese, che attraverso la pratica dello skateboarding ha trovato nel tempo un contatto diverso con la natura ed esplorato volumi, geometrie e materiali, influenzato in particolare dall'Arte Povera, dal Minimalismo e dalla Land Art. L'esperienza di skater e la sua passione per la storia gli hanno permesso di familiarizzare con le superfici dinamiche dello spazio urbano.
Nelle parole del curatore Marcello Smarrelli, la pratica di Zarka è interessante perchè ha saputo reinterpretare concetti di grandi pensatori: dalle teorie Warburghiane a Panowski, da Pacioli a Wittkower.
Ed è proprio la "migrazione dei segni" il concetto chiave sul quale si basa la mostra e l'intero percorso dell'artista, che, secondo Smarrelli, rispecchia molto bene la politica della Francia degli ultimi anni.
Videoproduzione UnDo.Net. Regia e montaggio Domenico Palma, editing Antonella Miggiano, traduzione Fabiana Mariani. Durata 7'15''
Se hai trovato utile questo videoFocus per scrivere a proposito della mostra o temi collegati, ti invitiamo a citare la fonte UnDo.Net/eventinvideo
Centre Culturel Francais de Milan, C.so Magenta, 63. Dal 20/1/10 al 30/3/10
Il video della mostra a cura di Marcello Smarrelli nell'ambito del ciclo espositivo "Una certa idea della Francia" che in 2 anni coinvolgerà artisti francesi e curatori italiani.
"High culture" e "pop culture", due concetti opposti e difficili da connettere, dialogano nelle sculture e nelle immagini dell'artista francese, che attraverso la pratica dello skateboarding ha trovato nel tempo un contatto diverso con la natura ed esplorato volumi, geometrie e materiali, influenzato in particolare dall'Arte Povera, dal Minimalismo e dalla Land Art. L'esperienza di skater e la sua passione per la storia gli hanno permesso di familiarizzare con le superfici dinamiche dello spazio urbano.
Nelle parole del curatore Marcello Smarrelli, la pratica di Zarka è interessante perchè ha saputo reinterpretare concetti di grandi pensatori: dalle teorie Warburghiane a Panowski, da Pacioli a Wittkower.
Ed è proprio la "migrazione dei segni" il concetto chiave sul quale si basa la mostra e l'intero percorso dell'artista, che, secondo Smarrelli, rispecchia molto bene la politica della Francia degli ultimi anni.
Videoproduzione UnDo.Net. Regia e montaggio Domenico Palma, editing Antonella Miggiano, traduzione Fabiana Mariani. Durata 7'15''
Se hai trovato utile questo videoFocus per scrivere a proposito della mostra o temi collegati, ti invitiamo a citare la fonte UnDo.Net/eventinvideo