Marina Abramovic, Lady Performance
Marina Abramovic, Lady Performance
Aula Magna di Santa Lucia, Bologna. 28 gennaio 2011
Una folta platea ha accolto Marina Abramovic a Bologna il 28 gennaio per la presentazione e proiezione di "Seven Easy Pieces", un film in cui reinterpreta 5 celebri performances di Vito Acconci, Joseph Beuys, Valie Export, Gina Pane, Bruce Nauman insieme ad altre due del proprio repertorio.
In questo video la sintesi dell'incontro con Lady performance, introduce Renato Barilli che la porto' a Bologna nel 1967. Con grande carisma, Marina Abramovic racconta dei tempi in cui viveva in macchina con Ulai e 50 dollari di compenso bastavano 2 mesi; ma spiega anche la genesi di "Seven Easy Pieces", denunciando artisti e critici che presentano performance del passato come nuovi eventi senza i giusti riferimenti agli originali e senza pagare diritti. Dice che ha passato 40 anni della sua vita costruendo spazio e tempo per il pubblico delle performance, risponde alle domande con ironia, cambia continuamente registro per avvicinarsi a chi la ascolta. Nel video le sue parole sono alternate dalle immagini delle performance, che restituiscono dramma e carne al tempo che scorre.
Videoproduzione UnDo.Net, riprese Limina, montaggio Domenico Palma. Durata: 28'27''
Come media partner dell'evento UnDo.Net propone, oltre a questa sintesi video della serata, anche le riprese dell'incontro con Marina Abramovic che si รจ tenuto a Bologna la mattina successiva.
In "Seven Easy Pieces":
Marina Abramovic re-interpreta "Body Pressure" (1974) di Bruce Nauman. Solomon R. Guggenheim Museum, novembre 2005
Marina Abramovic re-interpreta "Seedbed" (1972) di Vito Acconci. Solomon R. Guggenheim Museum, novembre 2005
Marina Abramovic re-interpreta "The Conditionig, first action of Self- portrait(s)" (1973) di Gina Pane. Solomon R. Guggenheim Museum, novembre 2005
Marina Abramovic re-interpreta "How to Explain Pictures to a Dead Hare" (1965) di Joseph Beuys. Solomon R. Guggenheim Museum, novembre 2005
Marina Abramovic re-interpreta "Genitalpanik" (1969) di Valie Export. Solomon R. Guggenheim Museum, novembre 2005
Marina Abramovic, "Lips of Thomas" (1975). Solomon R. Guggenheim Museum, novembre 2005
Marina Abramovic, "Entering the Other Side" (2005). Solomon R. Guggenheim Museum, nuovo progetto creato appositamente per il museo di New York
Aula Magna di Santa Lucia, Bologna. 28 gennaio 2011
Una folta platea ha accolto Marina Abramovic a Bologna il 28 gennaio per la presentazione e proiezione di "Seven Easy Pieces", un film in cui reinterpreta 5 celebri performances di Vito Acconci, Joseph Beuys, Valie Export, Gina Pane, Bruce Nauman insieme ad altre due del proprio repertorio.
In questo video la sintesi dell'incontro con Lady performance, introduce Renato Barilli che la porto' a Bologna nel 1967. Con grande carisma, Marina Abramovic racconta dei tempi in cui viveva in macchina con Ulai e 50 dollari di compenso bastavano 2 mesi; ma spiega anche la genesi di "Seven Easy Pieces", denunciando artisti e critici che presentano performance del passato come nuovi eventi senza i giusti riferimenti agli originali e senza pagare diritti. Dice che ha passato 40 anni della sua vita costruendo spazio e tempo per il pubblico delle performance, risponde alle domande con ironia, cambia continuamente registro per avvicinarsi a chi la ascolta. Nel video le sue parole sono alternate dalle immagini delle performance, che restituiscono dramma e carne al tempo che scorre.
Videoproduzione UnDo.Net, riprese Limina, montaggio Domenico Palma. Durata: 28'27''
Come media partner dell'evento UnDo.Net propone, oltre a questa sintesi video della serata, anche le riprese dell'incontro con Marina Abramovic che si รจ tenuto a Bologna la mattina successiva.
In "Seven Easy Pieces":
Marina Abramovic re-interpreta "Body Pressure" (1974) di Bruce Nauman. Solomon R. Guggenheim Museum, novembre 2005
Marina Abramovic re-interpreta "Seedbed" (1972) di Vito Acconci. Solomon R. Guggenheim Museum, novembre 2005
Marina Abramovic re-interpreta "The Conditionig, first action of Self- portrait(s)" (1973) di Gina Pane. Solomon R. Guggenheim Museum, novembre 2005
Marina Abramovic re-interpreta "How to Explain Pictures to a Dead Hare" (1965) di Joseph Beuys. Solomon R. Guggenheim Museum, novembre 2005
Marina Abramovic re-interpreta "Genitalpanik" (1969) di Valie Export. Solomon R. Guggenheim Museum, novembre 2005
Marina Abramovic, "Lips of Thomas" (1975). Solomon R. Guggenheim Museum, novembre 2005
Marina Abramovic, "Entering the Other Side" (2005). Solomon R. Guggenheim Museum, nuovo progetto creato appositamente per il museo di New York