13 aprile 2012, Kunstverein c/o associazione Fare, Frigoriferi Milanesi, via Piranesi, 10 Milano
La galleria che vende esclusivamente opere d'arte immateriali apre una sede anche in
Italia, non a caso contemporaneamente a MiArt 2012.
Opere di: Paola Anziché, Heman Chong, Michelangelo Consani, Ivan Moudov, Daniele
Maffeis, Ruth Sacks & Simon Gush, Alessandro Nassiri Tabibzadeh e Italo Zuffi
a cura di Kunstverein (Milano) e Valerio Del Baglivo.
La galleria Evolution de l'art non rilascia nessun tipo di certificazione o
documentazione delle opere vendute, alcuni progetti sono di lunga durata, altri
consistono in performance che si potevano "acquistare" solo il 13 aprile.
In questo video abbiamo chiesto ai curatori di raccontarci il progetto e guidarci
tra le opere proposte, abbiamo seguito le performance, raccolto la voce di Ives
Klein e il dialogo a distanza con Cesare Pietroiusti.
Nati nel 1899 come fabbrica di ghiaccio, i Frigoriferi Milanesi hanno poi conservato
le derrate alimentari, custodito le pellicce, i tappeti e i preziosi. Oggi sono
anche sede di diverse realtà che operano nell'arte e nella cultura.
Una di queste, l'associazione Fare, ospita Kunstverein (Milano), una piattaforma di
ricerca che fa parte di una rete internazionale di "Kunstvereins in franchise" con
sede ad Amsterdam e New York. E' uno spazio mobile che da tempo porta avanti
progetti material-semiotici organizzando mostre ed azioni sperimentali. Le sue
curatrici, su proposta di Valerio Del Baglivo, hanno scelto di "aprire" in Italia la
prima sede di Evolution de l'art, la galleria delle opere d'arte immateriali.
Questa galleria ha già sede ad Amsterdam, Bratislava e Bruxelles ed è nata nel
2007 da una collaborazione tra l'artista Cesare Pietroiusti e Space (un'altra
piattaforma mobile che presenta arte contemporanea in spazi pubblici non-standard).
Il progetto prende spunto dalla conferenza "L'Evolution de l'art vers l'immateriel"
che Ives Klein tenne a Parigi nel 1959.
Maggiori informazioni sull'evento
l'Evolution de l'art
Videoproduzione UnDo.Net, aprile 2012. Riprese e regia Domenico Palma, fotografie di Andrea Rossetti