Immagini in movimento sul confine fra arte e documento

12/11/2010



Conventional rules and functional structures...


Conventional rules and functional structures of Relationship in a Panic society
Il trailer ideato e realizzato come contributo artistico da Pierfabrizio Paradiso per lo spettacolo teatrale Paniclandia andato in scena l'1 e il 2 novembre presso Area Pergolesi di Milano.

Ideazione, regia e montaggio di Pierfabrizio Paradiso
Musica composta e suonata da Marco Mattaliano
Durata 5'57''


Paniclandia 2010

Scritto e diretto da
Simone Basani
Tobia Rossi
Valentina Tiziani

Con
Giacomo Ferraù
Francesco Meola
Libero Stelluti
Simon Waldvogel

e con
Simone Basani nel ruolo della guardia forestale

Un bosco coi confini che si ampliano e dilatano, ma anche restringono e collassano
Visitatori occasionali, uomini soprattutto
Non dimenticarti che è tutto un gioco, questo non lo dimenticare

P. Sembro ridicolo se ti faccio una domanda?
Q. Ecco. Sì.
P. Quanto è grande qui?
Q. Tre giri della terra e ritorno
P. Perchè mi prendi in giro?
Q. Dai basta parlare, prendi il cappotto e andiamo. Anche i guanti, è freddo fuori
P. Ti rivedo?
Q. ...
P. Quando?
Q. xxx
P. Hai la lampadina da cambiare? Il neon traballa...

L'unità di misura qui è un morso.
Oppure gli anni che vive un asino, almeno finchè non nevica.

(i registi)

------

sui regimi della finzione

l'amore può intendersi come condizione positiva della realtà?
come possibilità di vivere tante identià nel corso di una vita. (reale o immaginaria?)
o un'impossibile relazione umana al limite tra il desiderio di libertà e il bisogno di legami.
---
È difficile cogliere la scena spontanea da quella costruita.
E' difficile anche essere estremamente umani.
---
si può finire desolati ai margini della società e avere la stravaganza di farsi trasportare in un amore così passionale quanto compassionevole.
forse siamo in una desolata ballata.
---
Ogni volta che penso alle passeggiate nel parco mi ricordo di quando da piccolo andavo a raccogliere le castagne, ma in realtà tutto quello che accadeva era per finta. e non raccoglievo neanche una castagna. in realtà solo io sapevo dove andavo.
ma non esiste una definizione che esponga chiaramente l'appartenenza ad un mondo immaginario.
---
puoi solo immaginare di stare sulla soglia di qualcosa; il dentro e il fuori, il dove sei e il dov'eri non sono definibili in termine di categoria:
sono tanto veri quanto falsi.
---
poi, come in un light box di Jeff Walls:
fuori al freddo un giovane attore, presentandosi alla mia amica tedesca, ha esordito: Piacere, io sono Libero!
Poco dopo, perplessa lei mi ha chiesto: Deiner Meinung nach, warum sagt er "ich bin frei"? ist es noetig, es zu unterstreichen?

Secondo te perchè dice "io sono libero"? è necessario sottolinearlo?

(Pierfabrizio Paradiso)

------

Quando Pierfabrizio mi ha chiesto di ideare una musica per il suo lavoro mi sono subito chiesto quale carattere questa dovesse avere. La lunghissima storia della musica occidentale offre senza dubbio un gran numero di soluzioni a questo genere di problemi; tuttavia era necessario scegliere un modus operandi che da un a parte non fosse "invasivo" e dall'altra valorizzasse l'immagine filmica.
Dunque ho pensato di utilizzare una serie dodecafonica la cui tecnica, per quanto sia trascorso quasi un secolo da quando Arnold Schönberg la inventò, mantiene sempre, per il nostro udito, un carattere impersonale, neutro e in un certo senso straniante.
Inoltre il tema centrale del trailer – i quattro personaggi rappresentati dagli alfieri, simmetrici eppure indipendenti – sembrava offrirsi a qualcosa di più della semplice serie di dodici suoni disposti orizzontalmente: ovvero ad una suddivisione more geometrico di questa, a qualcosa che identificasse e nello stesso tempo annullasse l'io dei "personaggi".
Ad ogni alfiere è associato un distinto gruppo di tre suoni che, pur essendo similare a ciascun altro, diviene matrice timbrica di esso. La sua individualità è manifestata acusticamente pur confondendosi nella distribuzione della texture. Le variazioni sono sempre basate sulla serie originale e non è prevista nessuna delle quarantotto permutazioni possibili i tale tecnica.

(Marco Mattaliano)