Roaming, riposizionamenti. Fabbrica rosa, ex Archivio Szeemann, Canton Ticino, Svizzera, febbraio 2014
Pier Paolo Coro e Rita Canarezza, Ermanno Cristini, Hanna Hildebrand, Francesca Mangion, Giovanni Morbin, Andrea Nacciarriti, Giancarlo Norese, Una Szeemann, Margaretha Zelle
A cura di:
Alessandro Castiglioni. Video:
Jacopo Rinaldi
Questo video di Jacopo Rinaldi è un progetto di ricerca sviluppato con l'aiuto di Giulia Polenta e in collaborazione con l’Accademia di Architettura di Mendrisio. Rilievo laser-scanner di Lidor Gilad e Francesco Pusterla.
Riposizionamenti è la ventiduesima tappa del progetto
Roaming ed è l'ultima azione che avviene all'interno della “Fabbrica rosa” di Harald Szeemann a Maggia, Canton Ticino, Svizzera.
Dieci artisti esercitano per un'ora una presenza transitoria in uno spazio dal fortissimo valore simbolico.
Il video di Jacopo Rinaldi costituisce la documentazione di questa esperienza e con il suo racconto ne restituisce lo spirito evocando, mescolati all’indugiare del pubblico, il raggio di Pier Paolo Coro e Rita Cannarezza, il respiro di Ermanno Cristini, la mappatura sonora di Hanna Hildebrand, il testo visivo di Francesca Mangion, l’aspirapolvere di Giovanni Morbin, l’archivizione per interposta persona di Andrea Nacciarriti realizzata da Alessandro Castiglioni, il trolley di Giancarlo Norese, la passeggiata in esilio di Una Szeemann, l’assenza di Margaretha Zelle.
Come le ombre, le polveri di scaffali, mobili e documenti, le performance e questo video sono la traccia di un semplice passaggio; una presenza fantasmatica in un tempo sottile. E, indirettamente, sono un contributo al dibattito avviato da Ermanno Cristini su UnDo.Net a proposito dell’attualità dell’
attitudine e della sua
forma.
Maggiori informazioni sull'evento
Roaming. Riposizionamenti
VOGLIA DI 68?
Su UnDo.Net Ermanno Cristini ha avviato “un dibattito” a cui stanno partecipando artisti e autori:
Ermanno Cristini,
L'Attitudine di Nanà
Chiara Pergola,
Azione e reazione
Alessandro Castiglioni e Jacopo Rinaldi,
Etant donnés
Francesca Mangion:
1968 o 2068? Atemporalità etica