Istituto Statale d'Arte
Catania
via dei Crociferi, 17

Shaala Aalam Ensemble
dal 6/9/2002 al 29/9/2002

Segnalato da

Zo centro culture contemporanee




 
calendario eventi  :: 




6/9/2002

Shaala Aalam Ensemble

Istituto Statale d'Arte, Catania

Associazione Musicale Etnea. Attivita' concertistica 2002 Ventottesima dalla fondazione. Sabato 7 settembre ore 21.15, Shaala Aalam Ensemble. Le ballate mistiche del popolo curdo.


comunicato stampa

Sabato 7 settembre ore 21.15
Chiostro dell'Istituto Statale d'Arte via dei Crociferi, 17 Catania
SHAALA AALAM ENSEMBLE
Le ballate mistiche del popolo curdo

Shaala Alam, canto, daf
Alex Adnan, saz
Javid Yahyazadeh, ney
Jalil Ghasemi, tombak, daf
Charles Galam, danza

«Shaala Aalam è la 'pasionaria' della musica kurda. Un carattere impetuoso che comincia dalla bellezza dei lineamenti del volto (ha recitato con Ylmaz Guney e in Mondo di Tony Gatlif) e termina nelle profondità del canto. Sensuale se c'è da cantare un amore che sboccia, tragica mentre piange il suo amante caduto in battaglia, trasparente, quasi gassosa mentre affronta un canto mistico, Shaala diventa improvvisamente fiera e rabbiosa se c'è da difendere ed esaltare le antiche origini, l'identità negata del suo popolo. Diviso tra Iran, Iraq, ex Urss e Turchia (senza contare le folte comunità sparse nel mondo), imprigionato in lingue e nazioni che non gli appartengono, oggetto di persecuzioni e autentici tentativi di sterminio. Originaria della Turchia, Shaala vive da anni in esilio a Parigi.» (Marco Boccitto)

Sabato 14 settembre ore 21.15
Chiostro dell'Istituto Statale d'Arte via dei Crociferi, 17 Catania
FRATELLI MANCUSO
Mare nostrum
Intrecci ed avvicendamenti culturali in Sicilia

Enzo Mancuso, voce, chitarra, violino, viella, ghironda, saz balama
Lorenzo Mancuso, voce, chitarra, harmonium, percussioni

Enzo e Lorenzo Mancuso sono nati a Sutera: un paese antico arroccato sul colle di San Paolino, immobile, assediato da terre aride e dalla miseria. Emigrati dalla Sicilia verso la seconda metà degli anni 70, hanno iniziato la loro attività musicale a Londra, all'interno degli ambienti internazionali dell'emigrazione, lavorando per anni soprattutto all'estero. Cantastorie del passato in continua ricerca di nuovi strumenti e melodie, i Mancuso elaborano una personale poetica melodica, che dalle radici tradizionali del canto siciliano (lamentazioni, canti monodici e a cappella) sviluppa un percorso compositivo originale e di rilettura, supportato dall'incontro con la musica celtica e con altre influenze stilistiche: greca, araba, turca e sudafricana. Alle proprie spontanee doti vocali hanno unito la scelta di un polistrumentismo etnico in cui il particolare timbro dei singoli strumenti riesce a comunicare l'esperienza delle loro evocazioni, delle loro storie, del loro vissuto.

Mercoledì 18 settembre ore 21.15
Chiostro dell'Istituto Statale d'Arte via dei Crociferi, 17 Catania
Ancora na notti di ventu
Poesia e musica di Sicilia

Gebbia, Cusa, Giannetto, Palma
Gianni Gebbia, sassofoni
Francesco Cusa, batteria
Lelio Giannetto, contrabbasso
Miriam Palma, voce

Sebastiano Burgaretta, Biagio Guerrera
poeti

Aldo Palazzolo
immagini

Una serata dedicata all'incontro tra quattro diverse esperienze della nuova poesia dialettale siciliana con quattro eclettici solisti, siciliani anch'essi, già protagonisti di progetti di confine tra improvvisazione e letteratura. La musicalità delle diverse voci poetiche porta inflessioni e sonorità diverse come le diverse anime dell'isola che da oriente a occidente si incrociano con quelle degli strumenti e del canto. Due poeti sono presenti in 'viva voce' altri due sono evocati dalle immagini di un grande fotografo e ritrattista che ha saputo interpretare i luoghi narrati da Nino De Vita o provocare i versi fulminanti di Salvo Basso.

Venerdi 27 settembre ore 21,15
Zo Centro Culture Contemporanee Piazzale Asia, 6 Catania
Dalle due sponde del mare bianco
Melodie, armonie e ritmi del Mediterraneo per Moncef Ghachem
DOUNIA
Faisar Taher, voce
Vincenzo Gangi, chitarra voce
Giovanni Arena, contrabasso, voce
Riccardo Gerbino, percussioni, voce

Moncef Ghachem
poeta

la mer toute couverte de portes de maison
il mare tutto coperto di porte di case
j'ai quitté la nôtre
ho lasciato la nostra
avec deux pains d'orge et une fiasque d'huile d'olive
con due pani d'orzo e un fiasci d'olio d'oliva
le cormoran a pris au bec mon attente
il cormorano ha preso nel becco la mia attesa
et nous avon déjeuné tous les quatre
e abbiamo fatto colazione tutti e quattro
aux quatre points cardinaux de la mer blanche
ai quattro punti cardinali del mare bianco

Da diverso tempo i Dounia veleggiano sul Mediterraneo alla ricerca di sonorità antiche da rielaborare, da reinventare, nella costruzione del loro mondo particolare. Nasce così naturale l'incontro con Moncef Ghachem, il poeta pescatore di Mahdia, cantore delle antiche tradizioni del mare bianco tradizioni marinare che da sempre legano la Tunisia alla Sicilia.

Domenica 29 settembre ore 21,15
Zo Centro Culture Contemporanee Piazzale Asia, 6 Catania

Nella pietra e nel vento
Musiche per i versi del poeta Adonis

Francesco D'Errico Trio
Francesco D'Errico, Pianoforte
Daniele Esposito, Contrabbasso
Mario De Paola, Batteria

Adonis
poeta

Interverrà Francesca Corrao

Lungo questo giorno,
ero occupato a parlare con questa rosa:
come convincerla
a che prenda il suo turno nel parlare con me.

Un omaggio sonoro ideato da Francesco D'Errico dedicato ad uno dei massimi poeti arabi contemporanei: Adonis (Ali Ahmad Said Esber). Il progetto musicale prende lo spunto dall'immagine di un uomo che parla con un fiore, una rosa; raccogliendo così l'esortazione alla comunicazione che nel caso di questo concerto avviene tra musica e poesia,tra la lingua araba e quella italiana, tra oriente ed occidente, tra il pensiero musicale e quello poetico. Le composizioni di Francesco D'Errico, nel solco del jazz europeo contemporaneo, recuperano la tradizione melodica italiana e mediterranea nel moderno uso dell'improvvisazione .

'Il progetto di Adonis a cui oggi lavora mira a stabilire un ponte di dialogo tra gli intellettuali delle due sponde del mediterraneo convinto che solo una fitta rete di rapporti umani può fugare la maledizione di una guerra prossima che oppone la miseria alla tecnologia'
Francesca Corrao

Chiostro dell'Istituto Statale d'Arte via dei Crociferi, 17 Catania
Zo Centro Culture Contemporanee Piazzale Asia, 6 Catania

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