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Take it easy MAGAZINE (2006-2009) Anno 3 Numero 11 giugno-agosto 2007



Tommy Retrò

Carolina Romani

Intervista





03 redazionale + "la citazione"

04 index a cura di Gianluca Maria Sorace

05/06 intervista con Evi Crotti | i disegni dell'inconscio

07 palestra per cervelli

08/09 NicoZ

10 Photo-Graf | Tommy Retrò|

11 approfondimenti | intervista a Tommy Retrò

12/13 Block notes a cura di Arte Giovane

14 Brain di Clio Crescente

15 Brain di Giuseppe Polegri

16/17 video Arte | Brain Storming, intervista a...

19 Hai fegato?

19 BRIAN ZERO | Toys

20 parola di Geco | testa di cavolo

21/22 Maison Dumitru: sogni retrò | Ma cosa mi dice il cervello!

23 vesti l'intellettuale

24/25 CERVELLO

26 Retro Game | Breakout

27 recensioni Cinema |

28 Do it Yourself!

29 il quizzone del labirinto di Tommy

30/31 R'N'R Pills | recensioni musica a cura di DNA music

32 recensioni Musica |

33 Amori impossibili | Festival Musica W

34/36 recensioni libri | Macchie di Inchiostro

37/41 Spagna | 4 cabezas en viaje

42/43 intervista a... | Livorno città del cinema

44/45 Zodiaco

46 What's up | news dal web

47 con ricevuta di ritorno | porto sepolto
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Tommy Retrò, pseudonimo di un giovane artista torinese, scopre la fotografia grazie al ritrovamento di una vecchia Rolleiflex del ’75. Nel corso degli anni il suo modo di fotografare si avvicina sempre di più al mondo del cinema. Inquadrature studiate a tavolino, preparate con calma cercando di seguire un filo logico, con tagli prettamente ispirati alle ambientazioni dei film noir anni ’50. Iniziano cosi le prime foto sugli omicidi, “una serie confusa, grottesca, molto sporca che però ottiene pareri positivi.” Scopre così il divertimento delle foto su commissione, dove può interpretare un tema. Una narrazione forte con corpi spogliati e scene di abbandono, assolutamente noir, con inquadrature cinematografiche e un’attenta ricerca del particolare che fanno dei suoi scatti in bianco e nero delle opere che raccontano, come in un rotocalco, emozioni e trame.Partecipa a vari concorsi fotografici facendosi apprezzare per il suo stile. Espone a mostre collettive tra Roma, Cagliari, Firenze e Milano e pubblica i suoi lavori su riviste specializzate come FotoCult. Ha già alle spalle tre mostre personali, tra cui una nella galleria PHO-TO35 (via Barbaroux 35) a Torino dove è possibile trovare le sue opere. Nel marzo 2007 ha presentato una sua personale al 16mm Film Festival di Firenze.

Contatti:
Tommy.retro@hotmail.com-
http://www.tommy-retro.com
http://www.myspace.com/tommy_retro

Raccontaci di te e della tua passione per la fotografia?
Mi chiamo Matteo e vado lentamente verso i 28 anni anche se me ne sento almeno 10 in più.La passione per la fotografia probabilmente l’ho sempre avuta, son sempre stato attratto dalle foto e ancora adesso conservo tutte le foto che riguardano la mia vita a partire da quelle del parto.Il passaggio dall’altra parte dell’obbiettivo, invece, è molto più recente.
Nel novembre del 2003 trovai una vecchia macchina fotografica che da allora non abbandonerò più, la settimana dopo mi comprai un ingranditore usato, sentivo di aver bisogno di un hobby che mi occupasse il tempo e la testa.

Cosa fai nella vita di tutti i giorni? ... e cosa vorresti fare?
Il mio lavoro principale è da parecchi anni su internet, siti, grafica, marketing, statistiche, ecc.. new economy. Un lavoro inizialmente divertente ma a lungo andare è ripetitivo e poco creativo.Ovviamente mi piacerebbe fare il fotografo a tempo pieno, soprattutto mi piacerebbe lavorare per gli editoriali di moda. Penso che sia molto divertente e stimolante e poi è l’unica attività commerciale legata alla fotografia che credo possa avvicinarsi al mio modo di fotografare.

E’ facile per te far coincidere la tua passione con il lavoro?
Premetto che scatto pochissime fotografie, solo quando sono convinto di quello che ho in mente e quindi mi basta poco tempo per lo scatto. Il tempo maggiore lo dedico alla ricerca del materiale o nella ricerca di spunti e idee per le prossime foto. Il lavoro mi serve per riempire il frigo, pagare l’affitto e comprare i rullini.

Tommy Retrò sembra uno scrittore più che un fotografo” è una recensione al tuo lavoro, che cosa ne pensi?
Scrittore non è l’aggettivo che più mi si addice, odio scrivere e faccio anche “fatica” a leggere. Probabilmente il fatto che le mie foto siano sempre piene di oggetti e fintamente costruite come un Set porta spesso la gente ad accostarle al cinema che in effetti è la mia grande passione e la mia prima fonte di ispirazione.

Parlaci degli scatti che hai studiato per questo numero, come nasce l’idea?
Il Cervello come tema è assolutamente stimolante e di enorme portata, io ho deciso di usare la similitudine con quel famoso e potente apparecchio chiamato TV. E’ una piccola provocazione verso la “nuova generazione”, sempre più incline a staccare il cervello e usare la TV al suo posto.Una Tv che ci dice quando ridere e quando piangere… che decide quando dobbiamo indignarci. Sono, ovviamente, generalizzazioni, ma in linea generale trovo che sia uno strumento ormai troppo penetrante per non essere pericoloso.

Come è stata scelta la location e la modella per queste foto e se c’è un perché?
In questo specifico caso la location non è stata un problema. Solitamente preferisco scegliere con cura gli ambienti dove inserire i miei soggetti ma per le idee che avevo in testa andava benissimo una stanza bianca totalmente asettica. Erano mesi che ero in contatto con Oriana (la modella) e aspettavo solo il progetto giusto per collaborare con lei, per queste foto era perfetta mi serviva un corpo esile e soprattutto una professionista paziente ed esperta. Per il resto la scelta delle modelle non è particolarmente importante nelle mie foto adoro fondere la modella con il resto dell’immagine cercando quasi di far perdere importanza al soggetto femminile anche per questo motivo in molte mie foto i visi delle modelle non son visibili, non voglio che si prendano troppo spazio nella mia foto.

Ovviamente per concludere, qual è il futuro di Tommy Retrò?
Non penso troppo spesso al futuro anche perché son di natura un sognatore e facilmente comincio a volare con la fantasia. Razionalmente parlando spero nei prossimi mesi di riuscire ad avvicinarmi al mondo editoriale di moda per il resto basta che continuino a produrre pellicole e carte fotografiche, e potrò continuare a divertirmi come ho fatto fino ad adesso.