L'edicola digitale delle riviste italiane di arte e cultura contemporanea

::   stampa  

Be|Different (2009) Anno 2 Numero 4 marzo-maggio 2009



La città che sale

Francesco Perrone



MAGAZINE D' ARTE CONTEMPORANEA


La città che sale
Francesco Perrone

Indice Artisti:

Bagini, Guido
Bongiorni, Francesco
Brancati, Michele
Costa, Giacomo
della Porta, Patrizia
Falsaci, Massimo
Lucciola, Simone
Moneyless
Paco
Pastori, Giuliano
Pignatelli, Francesco
Trecchi, Walter
Tringali, Sergio
Venturini, Stefano
Zuliani, Riccardo
ARTICOLI DAGLI ALTRI NUMERI

New Ecology
Francesco Perrone
n. 6 settembre-novembre 2009

Mutazioni
Francesco Perrone
n. 5 giugno - agosto 2009


Giacomo Costa
Consistenza n. 5 , 2008
c-print

Francesco Pignatelli
Barcelona Tours Barcelona, 2003
stampa lambda su carta kodak montata con plexiglas e dband

Stefano Venturini
still II, 2008
olio su tela

L’eredità. È questo probabilmente il tema centrale su cui si può basare qualsiasi pensiero e qualsiasi discussione intorno al futurismo, a ciò che è stato, che ci ha voluto dire. L’eredità che a 100 anni di distanza diventa storia e tradizione. Strano ma vero, una tradizione che arriva direttamente da chi della tradizione voleva liberarsi (Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie).
Ora dopo 100 anni, cosa è rimasto? Questa è forse l’unica domanda da porsi.
E tra mille risposte che si possono trovare, abbiamo deciso di darvi la nostra visione: questo è quello che è rimasto nel sottosuolo di città che sono salite, sì. Ma verso dove né Marinetti, né Balla, né i loro compagni futuristi si aspettavano.
Allora mi rivolgo direttamente a te, caro Marinetti, che hai voluto far dell’Italia, per un poco, la culla di una cultura rivoluzionaria, ribelle, moderna, veloce. Cosa ne pensi, caro Marinetti, di ciò che accompagna e rappresenta l’arte contemporanea, oggi?
Di questo variopinto valzer di mosche intorno alla spazzatura di finanziamenti pubblici, poltrone, amministrazioni, assessori, critici stantii; tutti sempre facilmente ripiegati su se stessi? E cosa ne pensi delle poche api laboriose, che tentano coi propri mezzi, con una passione sana, di essere fedeli solo e unicamente alla loro ape regina Arte, e che vengono regolarmente schiacciati dal fantastico esercito di burocrati, camuffati da maglioncini, sciarpette e scarpette varie?
E cosa ne dici, Marinetti, di tutto quello che esiste adesso, e del nuovo mondo che abbiamo conquistato? Hai visto la velocità cosa ci ha portato? Per dipingere oggi si usa anche il computer, non ci si sporca neppure le mani. O sennò c’è anche chi (delinquenti dicono), le mani se le sporca pure e dipinge di notte, sui muri delle nostre città, dominate ormai dalla fretta, più che dalla velocità . Loro secondo me ti starebbero simpatici… ricordo quella poesia, L’esecrabile sonno si chiamava, che iniziava così “Quando non posso volar via/col mio monoplano, io percorro la città/ a notte alta,/ con orde pazze di studenti,/ rompendo tutti i vetri dei pianterreni”.
E poi, hai visto la magia di Internet? E dei vari forum, blog, fanzine, pdf magazine,flickr, siti, portali.
E anche dei myspace, youtube, facebook, eccetera...
Oggi gli uomini comunicano così. Strano vero? Affascinante sicuramente.
Le città sono salite, ora i grattacieli sono in mezzo alle nuvole. E con loro siamo saliti noi, la nostra cultura e la nostra civiltà.
Probabilmente il tuo manifesto oggi si perderebbe nella rete della nostra ultrainfor­mazione, del nostro “esiste tutto”.
Forse in questo tutto non c’è proprio niente, ma fammelo dire: ancora dopo 100 anni i musei, le biblioteche, le accademie di ogni specie non sono ancora state distrutte.
Ci stiamo lavorando.