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Next Exit Anno 10 Numero 93 febbraio 2012



Indicinema

Renilde Mattioni

Una piattaforma per lanciare, promuovere e distribuire le opere indipendenti realizzate in Italia



Creatività e lavoro


SOMMARIO N. 93

Design: Braun Prize 100mila dollari

Combat 10mila euro in palio

300mila euro per biblioteca a Helsinki

Google Gran Prize 50.000 dollari

Europa Creativa per tutti

Indicinema
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Nel 2009 quando a Venezia si parlò per la prima volta di Indicinema sembrò solo una “follia”, oggi invece diventa un’alternativa e una possibilità concreta per giovani autori.

Grazie al lavoro e alla collaborazione di autori e esperti del settore, la Regione Lazio e il MiBac decidono di investire nel progetto. “Soldi che - precisa il Stefano Pierpaoli coordinatore alla prima conferenza stampa dell’anno 2012 - andranno interamente al cinema indipendente, a tutti quei film che altrimenti non troverebbero visibilità”. Ma cos’è realmente? Si tratta di una piattaforma che si preoccupa di lanciare, promuovere e distribuire le opere indipendenti di questo Paese, sfruttando tutte le risorse possibili sia di visibilità che di diffusione. La possibilità di proporre il proprio film continua con scadenze precise, verrà svolta una selezione dei migliori che faranno parte del listino a disposizione degli esercenti. Così è iniziata la selezione di quello che sarà il catalogo da presentare a Cannes, frutto del lavoro equo e attento degli addetti ai lavori, che si riuniranno per assistere e discutere in appuntamenti aperti al pubblico. Sono in lista già 52 sale. Ma come nasce Indicinema? E come può un giovane autore presentare la propria opera? Ne parliamo con Emanuele Cerquiglini Cerman attore e regista interno all'organizzazione di Indicinema.

Come nasce Indicinema?
Indicinema è nato come risposta all’esigenza impellente che vedeva coinvolti, autori, registi, filmmaker e attori del cinema indipendente. Nel 2010 dopo l’invasione del red carpet al festival di Roma, e dopo la sensazione comune che le richieste espresse nella protesta continuassero solo a privilegiare i soliti noti e il mantenimento dello status quo, si sono generate realtà associative importanti e nuove, a partire proprio da “Artisti indipendenti 2010” (l’associazione composta prevalentemente da giovani cineasti e attori che attualmente presiedo), e con la quale dopo un lavoro politico di confronto e scontro con altre associazioni o con i singoli professionisti si è arrivati a una normale selezione nei rapporti.

L’obiettivo comune su cosa si è basato, dunque?
Nel cercare un cambiamento attraverso la proposta di nuovi modelli basati sulla trasparenza, l’etica e il rapporto orizzontale e non più verticistico. Con Artisti indipendenti 2010, è stato semplice trovare comunione di intenti con un’associazione storica come l’Anac dove sono e sono stati i più grandi autori del cinema italiano: quelli che hanno portato il cinema italiano nel mondo. Ancora più importante è che questa unione rappresenta, ed è esempio, di un patto intergenerazionale fondamentale che se fosse allargato in tutti i settori rappresenterebbe la possibilità di una nuova coesione sociale capace di unire le grandi esperienze degli adulti all’innovazione naturale dei giovani. Con l’Anac si sono aggiunte Consequenze Network, da anni impegnata costantemente nel sociale (accessibilità in sala per i disabili, partecipazione e organizzazione ad iniziative legate all’antimafia e denuncia sociale) e la F.I.D.A.C. che rappresenta tutte le categorie dei lavoratori del mondo cinematografico. Queste quattro Associazioni sposando l’idea un progetto culturale comune hanno dato vita a indicinema: un’ organismo a servizio del cinema indipendente.

Quali sono i criteri adoperati per scegliere un film piuttosto che un altro?
Indicinema sta lavorando ad un catalogo, ma non è uno strumento di valutazione, bensì solo un organismo a servizio del cinema indipendente. Attualmente verranno selezionate delle opere girate tra il 2009 e il 2011 e non ancora distribuite che saranno messe in mostra in proiezioni aperte al pubblico presso le sedi di Indicinema. Un film ha un valore oggettivo, che supera il semplice giudizio soggettivo: ci sono film che hanno partecipato con successo a molti festival nazionali ed internazionali e che non sono stati distribuiti perché il mercato distributivo è corrotto da un sistema che non si cura dell’opera e del pubblico, ma che impone su patti già precostituiti senza dare importanza e libertà di scelta allo spettatore.

Un giovane alle prime armi come può sottoporre alla vostra attenzione il proprio progetto?
È nostra intenzione creare sia una sezione redazionale che una di servizi che si occuperà della raccolta dei progetti, ma anche qui bisogna evidenziare un concetto fondamentale: Indicinema non sceglie le opere, ma le sostiene mettendosi a servizio. Quando un giovane autore verrà a portare il suo progetto il compito di Indicinema è quello di aiutarlo a selezionare i produttori da contattare e gli stessi giovani produttori saranno seguiti nei percorsi intricati del product placement, del tax credit o del crowd founding.

La diffusione delle opere proposte da IndiCinema, si muove principalmente su piattaforme web e tv, quali?
È nostra intenzione diffondere le opere con ogni mezzo disponibile e stiamo lavorando per questo. Per quanto riguarda le sale già abbiamo trovato accordi con la Fice e la Cgs e con gli esercenti singoli che hanno voluto sposare il nostro progetto. Lavoreremo per raggiungere un elevato numero di sale su tutto il territorio nazionale e per portare il cinema indipendente anche ne comuni più piccoli oltre che nelle grandi città.

Pensi che sia possibile che da un momento di crisi come questo, l’industria del cinema possa trovare nuova forza per organizzarsi?
Rispondo, citando e riassumendo un pensiero di Albert Einstein: “È nella crisi che nascano l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza, è la pigrizia nel trovare soluzioni”. Concludo dicendo che la forza per organizzarsi è già in atto e che non è più possibile produrre film che abbiano un costo sopra la linea cinque o più volte maggiore del costo interamente sostenuto per realizzarlo, e avvertendo che siamo consapevoli del fatto che noi di Indicinema non andiamo contro nessuno,ma se qualcuno vorrà mettersi contro di noi, quel qualcuno non ama il cinema italiano, non sogna che risorga dalle sue ceneri e sicuramente antepone barbaramente il proprio interesse personale al bene comune.