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Virus (1994 - 1998) Anno Numero 10 gennaio 97



Incontro con DAVID CRONENBERG

di FAM



Mutation
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Il corpo, la malattia, il sesso, la macchina: Il demone sotto la pelle, Rabid, Scanners, Brood, La mosca, Videodrome, Inseparabili, il regista caanadese David Cronenberg ci ha abituati a domande estreme, a incontri fatali, a contaminazioni tra linguaggi. Dopo l'incontro con Burroughs nel pasto nudo, é ora la volta di Ballard con uno dei suoi racconti più radicali, Crash.. Scritto nel 1973 in Crash vengono anticipate alcune delle più sottili inquietudini contemporanee, dal rapporto carne/metallo alle mutazioni psico-tecno-sessuali. Virus incontra
Cronenberg su alcune delle questioni della mutazione e di un orizzonte, ormai ben delineato, di contaminazione tra linguaggi.

FAM: Dopo Burroughs, Ballard. Come é stato l'incontro con uno dei più estremi racconti di Ballard?

David Cronenberg: Il mio incontro con Crash é stato quasi occasionale, il libro mi é stato spedito da un giornalista. Ho impiegato sei mesi prima di finire di leggere il libro. Non riuscivo a vederne un film, anche se ero attratto dalla mistica dell'incidente che Crash contiene. Probabilmente il film é cresciuto in me senza che me ne rendessi conto.

Le mutazioni del corpo accompagnano da sempre il suo universo cinematografico. Cicatrici, traumi, suture, menomazioni, ancora una volta in Crash , come in altri suoi film, la trasformazione del corpo é nella fusione con elementi
tecnologici. Cosa c'é di diverso in Crash?

In Crash la macchina é un'estensione del corpo, di noi stessi. C'é un legame essenziale tra macchina e sessualità, in Crash l'automobile é lo strumento
attraverso cui reinventare l'esistenza. Fenomeni come i tatuaggi, gli sfregi, il percing, sono tentativi di trasformare il corpo umano, di estensione del corpo
umano. Oggi c'é una nuova sensibilità nei confronti del corpo e una grande indifferenza alla violenza degli scontri automobilistici, e su questo ho voluto fare il film.

Nei suoi film il corpo sembra trasformarsi in modo autonomo o a secondo delle alterazioni della mente.

Il corpo umano non ha nulla di assoluto. Può benissimo essere rimodellato. Si continua a oscillare nell'antica distinzione cartesiana tra mente e corpo mentre entrambi si sono ormai caratterizzati come universi linguistici di
comunicazione. Cicatrici, tatuaggi, tagli, buchi sul naso o sulle orecchie, noi ci reinventiamo continuamente, già il tatuaggio e le cicatrici potrebbero essere il principio di una nuova pelle.

Lei parla spesso nei suoi film di una nuova carne.

Io non ho mai pensato agli uomini come esseri naturali in un paesaggio naturale. Noi creiamo la nostra realtà, l'uomo non ha mai accettato il mondo così com'é, ha sempre cercato di cambiarlo. Cambia la realtà, cambiano i corpi e nasce una nuova carne. Lo sviluppo tecnologico ha determinato un effetto di isolamento, telefono, televisione, automobili e macchine ci isolano, ci distanziano dalle cose, l'idea che noi non siamo responsabili e che tutto é mediato dalle tecnologie finisce per creare un'altra realtà. E' quello che Ballard chiama
'l'effetto di scollamento ' dovuto alla tecnologia, e in Crash é evidente come la macchina é 'parte' del corpo umano.

Tutto ciò modifica dunque anche la sessualità.

Certo, la sessualità é ormai un concetto totalmente sconnesso dalla riproduzione e dunque, come il corpo, una dimensione che ognuno può reinventare a secondo del proprio desiderio. Oltretutto se la sessualità non implica più la riproduzione gli stessi organi sessuali possono essere reinventati. Sto parlando di un nuovo tipo di sesso, un sesso alieno...

Lei pensa che Crash sia stato definito un film pornografico perché pone l'accento su un 'nuovo' tipo di sessualità?

Io credo che Crash non abbia nulla di pornografico, anche perché non é destinato ad 'eccitare' sessualmente il pubblico. Il problema é che ormai l'erotismo é associato a qualcosa di malsano, e quindi non é quasi più possibile
avvicinare l'argomento 'sessualità'. In Crash é la macchina a scatenare nuovi stimoli erotici, e mi sembra, che a parte nel film, il rapporto sessualità/automobile sia evidente. Probabilmente quello che ha fatto pensare a qualcuno che Crash fosse un film pornografico é che sono le scene erotiche a portare avanti la narrazione.

Crash sembra delineare un universo molto eccitato ma senza amore.

Si, c'é un'aria gelida tra i personaggi come se la passione e l'amore si fossero esauriti, come se solo le esperienze estreme potessero ancora far desiderare. Mi interessa molto immaginare rapporti e corpi futuri, in questo senso
il film immagina una relazione possibile tra cinquant'anni...

Anche i colori nel film sono gelidi...

Sono colori acidi, freddi, i colori degli ematomi che i protagonisti si ritrovano sul corpo dopo gli incidenti stradali.

Anche il rapporto con la morte, in questo suo ultimo film, è mutato...

Noi siamo gli unici esseri viventi a essere consapevoli della nostra precarietà, e questo é un pensiero insopportabile, tutti gli sforzi che facciamo, nell'arte, nella religione, nella tecnologia, sono in fondo tentativi per evitare la morte. Dopo lo scollamento tra la sessualità e la riproduzione, anche il sesso ha perso la sua opposizione alla morte. Non ci resta che "il metodo James Dean ", l'ultimo sistema per diventare immortali!

Qual'é il suo metodo di lavoro?

Smontare, scomporre, sezionare. Smontare un'automobile é come guardare sia nel cervello delle persone che l'hanno progettata, sia nella struttura sociale che l'ha prodotta. Scomporre qualcosa in pezzi, per me, diventa subito un'operazione filosofica.

Quale pensa sia il senso dell'arte oggi?

Esplorare le esperienze limite, estreme. Io cerco di inseguire i miei fantasmi d'artista, che possono essere scomodi per molti, ma credo che l'arte sia proprio dove si turbano le coscienze. Indago i corpi che non ci sono, lavoro su progetti di esseri futuri.