La Compagnia si rimette in cammino. Oggi il primo appuntamento per il mese di gennaio. Verra' presentato il volume strenna 'Il baule delle storie perdute. Lampi di vita e di memoria'. Di cosa si tratta? Di un libro davvero singolare, ricco di ben 272 pagine, con fotografie in bianco e nero, che esplora il sommerso della memoria contadina, facendo affiorare voci in dissolvenza.
Gennaio: riparte da Montà d'Alba il viaggio della "Compagnia del
libro che cammina".
Grazie alle prime trecento adesioni per il 2002, quella che ormai è
conosciuta come Compagnia del libro che cammina si rimette in cammino.
Il primo appuntamento per il mese di gennaio è in calendario a MontÃ
d'Alba mercoledì 16 gennaio presso la sala incontri della Biblioteca
Comunale. Per iniziativa della locale Unitre, coordinata da Beppe
Orsello, anche lui socio arvangia, verrà presentato il volume strenna
edito dalla casa editrice Araba Fenice di Boves con il titolo "Il baule
delle storie perdute. Lampi di vita e di memoria".
Di cosa si tratta?
Di un libro davvero singolare, ricco di ben 272 pagine, con fotografie
in bianco e nero, che esplora il sommerso della memoria contadina,
facendo affiorare voci in dissolvenza. Voci di Langa d'antan come
quella di Emma Montanaro che scrive di Cerretto Langhe e
dell'infanzia. Voci di sfida come quella di Elda Fracchia che racconta
l'emancipazione al femminile con punto di partenza a Niella Belbo. Voci
fuori del coro come nel caso di Amedeo Castagnotti, valoroso archivista
della Curia albese, che ritorna ai giorni di guerra vissuti a Lequio
Berria. Voci esplorative come quella di Pier Giorgio Mignone, in volo
sulle colline di Castiglione Tinella. Voci di paziente incedere come
quelle dell'avvocato Eraldo Bigi che torna alle radici del suo parentado
ramificato a Cossano Belbo, Mango, Trezzo Tinella, di Giancarlo Libert
che ritrova la storia dei Gerbi al di qua e al di là dell'Oceano, di
Damian Mellano, curioso a sfogliare brogliacci provenienti dalla Pretura
di Cortemilia
La stessa immagine di copertina, che ritrae insegnanti ed alunni di una
scuola materna oggi impensabile a Niella Belbo, diventa chiave di
lettura davvero sorprendente. Del resto la memoria è stata uno degli
strumenti essenziali per rinnovare la scrittura e favorire l'avvio della
letteratura moderna. La memoria che, riportando in vita episodi, pur in
sé insignificanti, ha saputo ricaricarli di mistero, allargando la
nostra visione del mondo.
In questo libro i lampi di memoria sono molteplici, talvolta
inquietanti.
Ci sono memorie in forma di racconto, più lievi, da Carignano ( Sergio Gorzegno), a Torino ( Rino Viotto e Vetta dei Sogni) a Biella (
Pier Luigi Saturnini) a Canale (Corrado Quadro) a Sinio (Oscar Barile)
che viaggiano silenziose per l'isola dell'identità ritrovata dove
incontrano vicende cariche di mistero come quella dell'amore a
pagamento ( Giuseppe Bianco), della genesi di una strega ( Margherita
Domenighini), di una solitudine affollata di volti (Alma Borgini), di un
amarcord campagnolo (Pierino Pini) che porta a percorrere antiche strade
(Carla Brivio Parisi) e a rivivere atmosfere d'altri tempi ( Linda
Marighella e Silvana Perotti). Con l'articolo di Silvano Ferro il libro
diventa strumento per chi non disdegna di compiere un itinerario alla
scoperta delle proprie origini, come ha fatto l'attore regista Oscar
Barile con la commedia "Catlinin" che rievoca la figura davvero
incantevole di una "sposa bambina" diventata "anello forte" nella storia
di famiglia.
Per tutto il mese di gennaio l'Associazione Arvangia è impegnata a far
camminare incontro ai potenziali lettori il suo Baule delle storie
perdute.
A quella di Montà , seguiranno altre due presentazione:
venerdì 25 gennaio a Castiglione Tinella, presso la sala conferenze
della Torre, per rendere omaggio, a partire dalle ore 21, a due
scrittori debuttanti che vivono nel paese, Pier Giorgio Mignone e Bruno
Penna, autore del volume di poesie "Terra d'aprile", edito da Pieraldo
editore di Roma;
domenica 27 gennaio a Lequio Berria, nell'ambito della giornata della
memoria, per festeggiare due scrittori quasi ottuagenari Emma Montanaro
e Amedeo Castagnotti.
Poi a febbraio inizieranno le serate a tema volute per promuovere
l'altro straordinario volume della strenna editoriale arvangia, "Mai
dire masche", edito da Priuli & Verlucca, ma questo sarà argomento di
altre news.
Intanto se qualcuno vuole saperne di più a proposito della Compagnia
del libro che cammina può inviare un'e-mail
Sala incontri della Biblioteca Comunale
Montà d'Alba (CN)