Appunti di lavoro

	Nel progettare la serie di incontri internazionali a cui abbiamo dato il titolo — a duplice lettura — La Generazione delle Immagini, siamo partiti dalla constatazione che la ricchezza di proposte espositive, di mostre ed incontri che distingue la programmazione culturale dei maggiori Paesi europei, non ha riscontro, in Italia, anche perché ai pochi spazi pubblici dedicati all’arte contemporanea si associa una diffusa disattenzione dei mass media. (continua)

(Saint Trond, Belgio, 1944); teorico ed estetologo, colabora a numerose riviste internazionali di arte ed estetica. E` l’autore di Nominalisme pictural, Marcel Duchamp, la peinture et la modernité (1984), Au nom de l’art (1989), Cousus de fil d’or - Beuys, Warhol, Klein, Duchamp (1990); uno degli interpreti più sottili del significato dell’arte oggi.

Artista americano (Chicago 1953), ha partecipato a mostre come Post Human, Documenta IX, Biennale di Venezia 1993; in Europa recentemente il suo lavoro è stato esposto in una personale itinerante al Rooseum — Center for Contemporary Art, Malmö (Svezia); all’ICA, Londra (GB); e nelle Kunsthalle svizzere di Zurigo e Berna. E` uno dei protagonisti più interessanti dell’arte contemporanea.

Artista, nato a Santa Monica (California, USA) nel 1951, unisce arti plastiche e letteratura, suoni e immagini in installazioni multimediali di grande efficacia. Una sua importante personale è stata presentata nel 1994 al Museo d’Arte Contemporanea di Lione (F); nel 1995 ha vinto il Premio per la Scultura della Biennale di Venezia (Padiglione Italia).

Il sociologo francese (nato nel 1944) è professore di sociologia alla Sorbona ed è Direttore del Centre de Recherche sur l’Imaginairie e dirige la rivista Sociétés. In Italia sono stati tradotti L’ombra di Dioniso (Garzanti 1990) e Nel vuoto delle apparenze (Garzanti, 1993).

Artista e teorico delle nuove tecnologie applicate all’arte. Organizzatore del festival multimediale Ars Electronica di Linz (Austria), è direttore dell’Institute for New Media di Francoforte (Germania) e della Neue Galerie di Graz (Austria). Da alcuni anni è il geniale responsabile del Padiglione Austria della Biennale di Venezia.

Nato a Ljubljana (Slovenia) nel 1949, Zizek ha coniugato analisi lacaniana e cultura di massa in un’inedita ricerca che rivela la dimensione inconscia della società e delle ideologie che la dominano. Ha pubblicato fra l’altro Looking Awry - Lacan through popular culture (MIT press, 1993), Tarrying with the negative - Kant, Hegel and the problem of ideology (Duck press, 1994) e il recente Metastases of Enjoyment (Verso, 1994). E` ricercatore all’Institute fo Social Sciences di Ljubljana (Slovenia) ed è Ambasciatore delle Scienze di Slovenia.

Critico a 360° è stata per anni curatrice del museo d'arte Contemporanea Le Magasin di Grenoble, centro di sperimentazione tra i più noti al mondo sia per gli artisti che vi hanno esposto con importanti personali, sia per la scuola curatori di cui la von Fürstenberg era responsabile. In occasione del 50° anniversario delle Nazioni Unite, ha curato una grande mostra di arte contemporanea proprio nel palazzo dell'O.N.U. a Ginevra, coinvolgendo artisti da tutto il mondo.

È stato per anni uno dei curatori indipendenti di maggior successo ed importanza, basta ricordare le mostre Il giardino selvaggio, l’arte e il suo doppio, Il cotto e il crudo (svoltasi recentemente al Museo Nazionale Centro Reina Sofia di Madrid), per capire quanto le sue idee e il suo modo di concepire un’esposizione collettiva siano state importanti. Ha da poco assunto l’incarico di senior curator di una delle istituzioni americane più interessanti e propositive: il New Museum di New York.

Probabilmente uno dei più famosi teorici d’arte del mondo, Danto (nato nel 1925) si è occupato del problema della definizione dell’opera d’arte contemporanea in studi classici come The Transfiguration of the Commonplace (1981) e The Disenfranchisement of Art (pubblicato in Italia nel 1993, Tema Celeste ediz.).