Attraversare le contingenze allargando le prospettive

10/12/2009
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L'Appello si fa mappa


Dopo la risposta della Presidenza della Repubblica all'Appello firmato da un insieme indipendente di esponenti del mondo dell'arte visiva e della cultura, l'iniziativa procede e si stanno organizzando gruppi di discussione in diverse città italiane, con l'intento di arrivare ad un incontro nazionale nel 2010.

Ogni riunione prenderà avvio dai temi e dagli argomenti emersi durante le conversazioni già avvenute nelle altre città.

Sabato 5 Dicembre a Torino si è tenuto l'incontro Numero Zero, in questa pagina il video con un estratto dell'intero pomeriggio di discussione, un breve resoconto e un cut-up di frasi dei partecipanti. A seguire il programma dei prossimi appuntamenti di dicembre a Bologna, Venezia e Roma.



Un estratto del pomeriggio di discussione per Numero Zero a Torino il 5 dicembre 2009




Agenzia per lo sviluppo locale di S. Salvario, via san Anselmo 20-c, Torino




Un momento dell'incontro a Torino




via Nosadella, 2 - Bologna



Gli spazi di Nosadella.due - Residenza per artisti e curatori





Fondazione Bevilacqua La Masa - Palazzetto Tito‎, Dorsoduro 2826, Venezia



Gli spazi della Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito‎





1:1 projects, Piazza Scipione Ammirato 1/C, Roma



Gli spazi di 1:1 projects




Nota generale
L'iniziativa degli incontri nelle città è realizzata con il lavoro volontario di alcuni dei firmatari dell'Appello. Volendo mantenere il più possibile collettiva e aperta la discussione, è necessario che gli interessati seguano, in modo autonomo, gli sviluppi dell'iniziativa e il calendario degli incontri nelle singole città che saranno pubblicati con qualche giorno d'anticipo sul sito.

Torino: qualche spunto...
"Sulla carta d'identità quanti hanno 'artista' alla voce professione?" si conclude con questo interrogativo il video che documenta alcuni passaggi della discussione sollevata a Torino: una prima esperienza e prova di riflessione che ha dato il via agli incontri tra operatori culturali del contemporaneo. Altri momenti di confronto si terranno, tra dicembre e gennaio, in altre città italiane.
Difficile riassumere tutti gli spunti, le posizioni, gli sguardi e le riflessioni sollevati in poco più di quattro ore di lavoro a Torino. La proposta con la quale nasceva l'incontro che intendeva mettere al centro l'opera per capire di che "oggetto stiamo parlando" è stata quanto mai difficile da mantenere e, come in una sorta di labirinto o domino, la discussione si è sviluppata invece su altri piani e ha preso altri percorsi. E' però certo che si sente una diffusa volontà di agire e prendere parola; certo è anche che si inizia ad avere una chiara percezione di quanto la progettualità culturale nel nostro Paese sia soggetta a un grave processo di implosione e isolamento rispetto ad altri paesi europei. Certa è l'urgenza di ideare spazi indipendenti, certa è anche la necessità di riflettere sugli obiettivi e i risultati in merito all'arte e alla cultura contemporanea quando inserite in processi di marketing o riqualificazione urbana. Certa è anche la necessità da parte degli operatori di confrontarsi in merito a "chi consuma arte e in che contesto si consuma arte"; certa è l'idea che vuole ripensare e ricollocare 'l'arte' e non la sola 'giovane arte', certa è la volontà di attivare una 'forza propulsiva' per ideare metodologie e pratiche evitando una logica localistica - a tratti autistica - che spesso accompagna le politiche culturali italiane e che coinvolge tutti: gli operatori, gli enti finanziatori e, non ultimi, i fruitori. C'è bisogno, e anche questo è certo, di coprire gravi ritardi, provare a pensare una grammatica attenta alle parole e ai progetti e in grado di proporre una piattaforma di riflessione aggiornata e in continuo dialogo con altre esperienze internazionali.
All'incontro hanno partecipato: Franco Ariaudo, Fabrizio Basso, Francesco Bernadelli, Dario Bruna, Donato Canosa, Ludovica Carbotta, Giovanna Cavalli, Manuele Cerutti, Nerina Ciaccia, Juan Carlos Cid Esposito, Silvia Cini, Sara Enrico, Beniamo Foschini, Renato Leotta, Luca Luciano, Domenico Olivero, Lisa Parola, Luisa Perlo, Cristiano Piccinelli, Laura Pugno, Alessandro Quaranta, Simone Sandretti, Andrea Respino, Guido Salvini, Keti Shehu, Elisa Troiano, Cosimo Veneziano, Driant Zeneli, Eleonora_gruppo estraneo permanente.

La riunione si è conclusa con l'idea di lanciare via mail alcune riflessioni che proponiamo, in forma parzialmente redatta, a seguire:

"E' frustrante vedere qual'è il ruolo che ci si aspetta dai critici nella nostra cultura. E' come lavorare come pianista in un bordello: non hai il minimo controllo su ciò che accade al piano di sopra." - Robert Hughes, critico d'arte.
Keti Shehu e Nerina Ciaccia

Cari tutti,
(...) La mia proposta è di carattere meramente pratico e percorribile, per il fatto che rivoluzionario io non mi sento, tantomeno per un ambiente, quale quello dell'arte con-temporanea, che, né per quantità né per consenso generale, gode di potenzialità di questo tipo. Un male della situazione italiana affrontabile è la questione dell'ingerenza della politica nel giudizio e nella scelta della classe dirigente della cultura. Se un assessore comunale può nominare un direttore di un'istituzione relativa o un Ministro può nominare il/i curatore/i del padiglione nazionale alla Biennale di Venezia, è evidente che il problema non solo risiede nel manico, ma nella sovrastruttura del manico stesso. La proposta può essere quella di spingere un'iniziativa di legge parlamentare - supportata, attraverso il dialogo, da un referente politico di materia (Giovanna Melandri?) - che disinneschi tale malcostume. Dunque porre per legge la necessità di concorsi - aperti o chiusi non importa - attraverso i quali si possano confrontare i diversi programmi e le diverse tattiche di ogni partecipante, istituendo commissioni scientifiche apposite, formate da personalità dell'ambiente accademico (università), di quello istituzionale (musei) e di quello freelance (cosiddetti indipendenti), che esprimano un giudizio di valore. So che l'istituzione di commissioni è problematica, ma è anche un primo passo per separare il potere politico da quello culturale.
Saluti
Beniamino Foschini

:::Mobilità di lavoro condivisa:::
Cosimo Veneziano

Relazione diretta, scambio e condivisione.
Guido Salvini

Sono architetto, ho partecipato al gruppo di discussione con molto interesse e un punto di vista collaterale. Sono emerse, tra le tante, due riflessioni che io reputo rilevanti e che riguardano la cultura e la società, il mio ambito lavorativo compreso. La prima è la disponibilità di tutti a far nascere riconoscimento e attenzione da parte delle istituzioni, a partire da un'azione personale di autoresponsabilizzazione riguardo ai contenuti del proprio lavoro. La seconda è la presa di coscienza della necessità di uno scambio continuo, dai contenuti forti e selezionati, tra gli operatori del settore che condividono la necessità di un cambiamento.
Giovanna Cavalli

... riteniamo giusto avere una fase di riflessione e di critica da cui però deve attivarsi una risposta propositiva e reale per dare sostengo alle urgenze espresse dall'Appello. Collettivo Ubique di Torino
(franco ariaudo, eliana d. langiu, domenico olivero)

Gentili tutti
sono uno studente di architettura del Politecnico di Torino e sto lavorando al mio progetto di tesi su un recupero di un edificio sito in Piazza della Repubblica attualmente abbandonato. L'idea è la reallizzazione di un polo culturale per Torino, destinato a giovani artisti italiani e stranieri un luogo finalizzato allo scambio e alla produzione con diversi aspetti di gestione: residenza-archivio-salaconferenze-biblioteca-spazi espositivi e laboratori..etc. Mi piacerebbe incontrarvi per presentare a voi tutti il mio progetto...
Un saluto
Walter Cercaci

Ciao a tutte/i, mi pongo domande come: l'arte ha forse bisogno di una ridefinizione di criteri e di pensieri? O di un maggior margine, se vogliamo, di errore, di rischio?
Auspichiamo in un investimento reale - e non solo promozionale per 'imbellettare' istituzioni o enti vari - nella ricerca degli artisti!
Buona serata,
Sara Enrico

All'indomani della comparsa di un vasto dibattito attorno all'idea di Creative class, riconosciuta e assodata l'importanza di una creatività sempre più diffusa e di modelli "creativi" non solo flessibili, quanto sempre più volatili e precari all'interno di categorie di soggetti per tradizione già definiti tali (artisti, designers, architetti quali creatori per antonomasia), il nuovo modus operandi imprenditoriale del neo-capitalismo attuale ha saputo adottare e riadattare l'approccio al lavoro a nuove condizioni oggettive di tempo e spazio.
Franz Bernardelli

breve rimando/riferimento: "Nessun singolo può esibire il Comune in quanto tale, dato che quest'ultimo comprende, come suo tratto essenziale, la comunicabilità e la condivisibilità, ossia la relazione tra molti singoli. Ogni lavoratore cognitivo aggiunge qualcosa al general intellect, ma non ne rappresenta per intero la potenza, quella potenza che invece si dà a vedere nell'agire di concerto di una moltitudine." P. Virno da: published in Lessico Postfordista (Feltrinelli: 2001)

 

 

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Numero Uno - Bologna

Sabato 12 Dicembre, dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Nosadella.due, via Nosadella 2

Un pomeriggio di lavoro e di confronto aperto a partire dalle domande: la gestione pubblica giova o nuoce allo sviluppo della cultura contemporanea?
E' possibile ricostruire un dialogo proficuo tra amministratori ed esperti? Come?
Per interrogarsi su quale sia il cambiamento necessario nel nostro Paese per far si' che la cultura sia rispettata, pensata, sviluppata e prodotta con responsabilità.

Info:
Associazione Artepubblica
infoartepubblica@gmail.com
tel. +39 392 4227678 / +39 329 0048391



Numero Due - Venezia

Mercoledì 16 dicembre, alle ore 18.00
Fondazione Bevilacqua La Masa, a Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826

Ai partecipanti si chiede di intervenire portando le proprie riflessioni sullo stato attuale dell'arte contemporanea nelle sue varie articolazioni, istituzionali ed extra-istituzionali, legate anche al contesto specifico di Venezia, con lo scopo di individuare posizioni comuni da riassumere in un documento che possa essere condiviso con i partecipanti di altre città. La proposta iniziale con cui cominciare il dibattito sarà quella di un impegno condiviso sul tema della trasparenza intesa tanto come linea teorica quanto come pratica.

Info:
Michele Graglia
info@michelegraglia.net
+39 333 7960980

Daria Carmi
dariacarmi@gmail.com
+39 349 1785601

Bevilacqua La Masa
+39 041 5207797 / +39 041 5208879



Numero Tre - Roma

Lunedì 21 dicembre, dalle 18,30 in poi
1:1projects, piazza Scipone Ammirato 1/C

Sarà un incontro aperto che invita i partecipanti a pensare e proporre ipotesi stimolanti e concrete che sia possibile prendere in esame.
Ogni riunione prenderà avvio dai temi e dagli argomenti emersi durante le conversazioni già avvenute nelle altre città.

Info:
1:1projects
+39 0645472265
info@1to1projects.org

 

 

L'APPELLO

 

Il testo dell'appello al Presidente Napolitano e l'ambito in cui è nato...

La risposta della Presidenza della Repubblica all'appello

Qui, in ordine alfabetico, tutte le firme ad oggi ricevute:


Se siete interessati a seguire lo sviluppo di questa iniziativa firmate l'appello e iscrivetevi alla newsletter di UnDo.Net - network di cultura contemporanea

Come firmare:
inviate una email a: appelloalPresidente@undo.net con il soggetto: "sottoscrivo"
indicando il vostro nome e cognome, ruolo o carica, eventuale ente di riferimento, città dove vivete.