Attraversare le contingenze allargando le prospettive

19/02/2010
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Art Hub per Twister


Cosa vuol dire 'site related'? In questo caso una catena di relazioni, messe a fuoco da molteplici prospettive, sdoppiate dall'essere visitatori e autori in successione, complicate da una condivisione d'intenti poco pacificante. Perchè ci sono stati 11 visiting artist, cioè 11 giovani autori che hanno discusso opere di artisti saldamente posizionati all'interno di un circuito museale e hanno voluto relazionarsi con il loro lavoro per riflettere sul proprio.
Suoni, immagini fotografiche e video sono il risultato del laboratorio Art Hub sviluppato per il progetto Twister - Rete Musei Lombardia per l'Arte Contemporanea. Capogiri, furti, incursioni, duelli, soliloqui, ascolti, residenze sono gli esiti di una sfida creativa in cui l'importante era partecipare...
Il progetto Art Hub nasce infatti per valorizzare gli artisti che operano nella video e sound art, promuovendone online le opere e attraverso sinergie e collaborazioni con enti ed istituzioni.








































































Twister Visiting Artists
Laboratorio ART HUB sviluppato per il progetto TWISTER - Rete Musei Lombardia per l'Arte Contemporanea, ideato e organizzato dal Dipartimento Educativo della GAM di Gallarate (Francesca Marianna Consonni, Alessandro Castiglioni, Lorena Giuranna) e dall'associazione freeUnDo, con il coordinamento di Francesca Di Nardo.

Temi
museo - contemporaneità - relazione - esperienza reale - display - conservazione - produzione - acquisizione - creatività - identità dell'artista - museo diffuso - processo - complessità - rete - meccanismo - premio - concorso - scomparsa - temporalità - temporaneità - non luogo - punto generativo - psicogeografia - viaggio - racconto individuale - visione collettiva - narrazione - voce personale - esperienza visiva - potenzialità - videoinstallazione - azione minima - scenario - città - formalizzazione - proprietà - integrità - manomissione - nulla

Sopralluoghi
• 13 novembre 2009: Gallarate (GAM - Civica Galleria d'Arte Moderna: 'Un paesaggio da lontano' di Massimo Bartolini) > Gallarate (Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate: 'Welcome' di Mik e Dirk Lobbert)
• 14 novembre 2009: Milano (Civici Musei di Milano - Museo del Novecento: 'Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia' di Marzia Migliora) > Milano (Fondazione Stelline: 'Loto' di Mario Airò) > Varese (FAI – Villa e Collezione Panza: 'Dietro di se' di Chiara Dynys) > Gemonio (Museo Civico Floriano Bodini: 'Per grazia ricevuta' di Mme Duplok) > Lissone (Museo d'arte contemporanea: 'Forse possiamo anche fare una mappa per perdersi' di Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini)
• 15 novembre 2009: Bergamo (GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea: 'Monumento Momentaneo' di Lara Favaretto)
• 22 novembre 2009: Suzzara (Galleria del Premio Suzzara: 'Untitled' di Loris Cecchini) > Gazoldo degli Ippoliti (MAM Museo d’Arte Moderna e Contemporanea: 'Codice Spaziale' di Carlo Bernardini)

Artisti partecipanti
Jonathan Altieri, Manuel Ceci, Derek Maria Francesco Di Fabio, Andrea Ferri, Donato Fusco, Gjoke Gojani, Giovanni Oberti, Pierfabrizio Paradiso, Antonio Patrizio, Sergio Racanati e Marco Strappato.
Gli artisti sono stati selezionati tra quelli partecipanti ad ART HUB, archivio e osservatorio sulla giovane scena creativa contemporanea promosso dall'associazione freeUnDo. Il progetto ART HUB, realizzato con la collaborazione di Eccom e con il contributo di Fondazione Cariplo, intende infatti valorizzare gli artisti che operano nella video e sound art, promuovendone le capacità creative anche grazie a sinergie e collaborazioni con enti ed istituzioni museali attraverso progetti didattici e workshop di alto livello.

Il Progetto
di Francesca Marianna Consonni, Alessandro Castiglioni, Lorena Giuranna (estratto dal testo in catalogo Twister)

Twister Visiting Artists nasce dall'idea di creare una piattaforma di formazione e confronto di elevato valore culturale, all'interno del circuito di TWISTER. La relazione tra importanti istituzioni del territorio e arte contemporanea, resa concreta dalla progettazione di interventi site specific, ha costituito l'occasione ideale per progettare un articolato sistema che permettesse di valorizzare il portato educativo, culturale e sociale del progetto. E' nata così una proposta rivolta ai giovani artisti, capace di supportare la rete regionale attraverso un programma di incontri, dibattiti e laboratori.

Il laboratorio Twister Visiting Artists si è articolato in tre differenti fasi:

• La prima, di tipo seminariale, relativa all'approfondimento teorico dei temi promossi da Twister (12, 13 e 30 novembre 2009). Questa parte ha avuto l'obiettivo di introdurre e sviluppare le tematiche e le metodologie che sono sottese ai lavori di arte pubblica quali il coinvolgimento di visitatori occasionali, la ricezione individuale, non meditata, dell'opera artistica e la dimensione sociale e collettiva.

• La seconda fase (14, 15 e 22 novembre 2009) si è caratterizzata come un articolato percorso di visite guidate presso i dieci musei coinvolti nel progetto. Il gruppo di lavoro ha avuto modo di conoscere non solo alcuni tra i direttori di musei che personalmente hanno accolto gli studenti, ma anche di iniziare un'analisi delle differenti condizioni culturali, sociali e territoriali legate a ciascuna istituzione museale e dunque ciascun intervento di Twister.

• La terza fase (30 novembre 2009 - 31 gennaio 2010) è stata infine di natura pratica. I giovani artisti hanno infatti proposto linee di ricerca autonome, concentrandosi nei propri progetti attorno ai temi della mostra, relazionandosi in particolare con la questione dello spazio, inteso in tutte le declinazioni, da quelle più formali (spazio fisico e reale) a quelle più identitarie (spazio sociale, spazio relazionale e collettivo) a quelle più metaforiche (lo spazio della memoria, il tempo).

Gli esiti di questo lavoro sono di natura digitale: elementi sonori, immagini fotografiche e video vanno a costituire il risultato complessivo di tutto il progetto. Questo materiale ma anche gli studi, le inchieste e gli interventi derivati sono ora pubblicati nel blog ufficiale di Twister e sul sito di Arthub.

Un momento del laboratorio presso la Gam di Gallarate


Backstage del laboratorio: i partecipanti e le visite ai musei



Le modalità del fare
di Francesca Di Nardo

Attivare dinamiche di riflessione e di condivisione di idee, analizzare processi creativi e modalità di ricerca, sviluppare pensieri critici e progettualità artistiche, sono solo alcuni degli aspetti caratterizzanti di un processo laboratoriale.
Se queste dinamiche sono poi affrontate collegialmente da un eterogeneo gruppo di artisti emergenti, il loro dispiegarsi durante il tempo del laboratorio e le loro sfumature, possono assumere il ruolo di 'oggetto' di una riflessione, che tocchi temi quali quello della definizione del ruolo e dello status dell'artista, della commissione pubblica e dei processi creativi e produttivi.

Gli 11 'visiting artists' del laboratorio sono stati invitati a confrontarsi direttamente con questi argomenti, affrontandoli e discutendoli in gruppo, ponendo così in luce il valore effettivo delle possibilità offerte dal confronto e dalla condivisione di idee e visioni.
Affrontati da posizioni sia teoriche che pratiche, i temi loro proposti hanno fornito lo spunto per avvicinarsi alla poetica veicolata da un progetto ampio e articolato, com'è Twister, e alle specifiche ricerche degli artisti che hanno realizzato le opere per i singoli musei del circuito lombardo.
Posti davanti alle immagini delle opere commissionate dai musei di Twister i partecipanti al laboratorio ne hanno dibattuto i presupposti estetici e culturali, seguendo le coordinate di un approccio didattico avanzato, che ha fatto emergere problematiche generali comuni, che ognuno ha potuto porre in luce in base al proprio vissuto e alla propria visione. Questioni cardine per chiunque affronti lo sviluppo di un'idea e la sua realizzazione, a partire dalla prima e imprescindibile riflessione su cosa significhi essere un'artista e in quanto tale rapportarsi ad un contesto espositivo: che sia lo spazio pubblico di una piazza antistante un museo, quello privato del giardino di una villa o quello condiviso di una intera cittadina di provincia.
Si tratta di un confronto con il contesto che si allarga al rapporto con il visitatore, consapevole o inconsapevole fruitore di un'opera che, nel caso specifico di Twister, rispondeva alla commissione di un determinato museo.

I 'visiting artists' che hanno partecipato al laboratorio hanno attraversato il territorio seguendo un percorso che li ha portati alla conoscenza diretta delle opere e dei musei, verificandoli di persona con la doppia prospettiva dello spettatore consapevole e dell'artista, a sua volta coinvolto nella ridefinizione critica delle opere in funzione della creazione di un proprio lavoro.
Nel far ciò è stato necessario un processo di analisi e di conoscenza, che rendesse possibile affrontare in astratto le questioni essenziali poste dal laboratorio e sintetizzate nelle prime parole di questo breve testo introduttivo.
Più che quindi considerare il laboratorio come luogo di produzione, vorrei porre l'accento sul laboratorio come luogo della sperimentazione teorica e linguistica, sulla sua valenza come ambiente di osmosi concettuale e critica, come veicolo di consapevolezza e messa in questione, innanzi tutto dei propri presupposti.
Solo nel confronto diretto e aperto con l'altro è possibile individuare e valutare la consistenza e la caparbietà della propria visione, solo sottoponendola allo stress della presentazione ad estranei e alla verbalizzazione delle proprie intenzione è possibile intraprendere un processo di creazione e problematicizzazione della propria ricerca. Vorrei porre l'accento sulle modalità del fare e di affrontare questo fare.

Gli undici artisti hanno percorso concretamente nella loro completezza le traiettorie geografiche disegnate dalla rete di Twister, esperendo il territorio fisico e mentale della contrattazione tra artista, museo, opera e pubblico, al centro di un progetto di network artistico e culturale. Capogiri, furti, incursioni, duelli, soliloqui, ascolti, residenze ...
Accettando l'invito a partecipare al laboratorio gli undici hanno aderito ad una sfida creativa dagli esiti non predeterminabili, che in alcuni casi si è rivolta all'indagine sulle dinamiche vorticose della rete, in altri ha guardato alle suggestioni formali e strutturali di specifiche installazioni, oppure ha rivolto la vista verso se stessi e alla propria definizione dell'essere artisti oggi.



I visiting artists descrivono i lavori che vogliono realizzare


Manuel Ceci nel suo video "Tuner Museum", gioca sui piani del tempo tra passato, presente e futuro, mentre Derek Maria Francesco Di Fabio, con il progetto "Residenziale", gioca letteralmente col cibo.
L'opera audio di Andrea Ferri "Rubiamo", è una ironica riflessione sull'appropriazione 'debita' di ciò che, in quanto pubblico, ci appartiene già.
Frenetici e vorticosi sono i video ideati da Gjoke Gojani "Giro e rigiro" e da Giovanni Oberti "Twisted", mettendo in movimento idealmente la rete di Twister.
Pierfabrizio Paradiso con "(Muse)um" decontestualizza il museo cercando di avvicinarlo al grande pubblico in un luogo topico della società contemporanea, il centro commerciale.
Infine tre riflessioni personali in opere video: Antonio Patrizio " Frame", sulla difficoltà della scelta; Sergio Racanati "Liquid Musae" sul valore del nulla, e Marco Strappato "Epoche" l'essenziale visivo in rapporto al tempo infinito.

La galleria dei lavori realizzati



Maggiori informazioni su TWISTER - Rete Musei Lombardia per l'Arte Contemporanea (3.10.2009 - 31.01.2010):

Si alza Twister, intervista a Emma Zanella, direttrice della Fondazione Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea "Silvio Zanella" della Citta' di Gallarate


ART HUB > video e suono > giovane arte > territorio > è un osservatorio permanente sulle ricerche dei giovani e giovanissimi video e sound artisti, costituito da un Archivio e dalla webTv collegata. Se sei un giovane autore inserisci le tue opere nell'archivio per far conoscere il tuo lavoro e partecipare a workshop, residenze all'estero e laboratori.