Già martedì 24 maggio, a Bolzano si è festeggiato il terzo compleanno della nuova
sede di MUSEION. Proprio lì, dove la censura ha già fatto molto discutere,
nell'occasione la facciata che guarda alla città è stata usata dal duo artistico
"ARTbrothers kraxentrouga", composto da Armin Mutschlechner e Luis Seiwald, per
ricordare Ai Weiwei - l'artista cinese imprigionato in Cina il 3 aprile scorso per
la sua militanza politica.
Con il motto "Remember Ai Wewei - difendi la libertà
dell'arte" gli ARTbrothers kraxentrouga hanno realizzato una gigantesca proiezione.
Pare che i server su cui si trovava l'appello internazionale in favore di Ai Weiwei,
partito dal Guggenheim Museum, siano stati attaccati dai cinesi e resi non
utilizzabili per alcune ore tra il 19 e il 20 aprile scorso. Sarà vero? Chissà.
Nel frattempo la petizione è stata rilanciata ovunque e questa di S.a.L.E. ci
invita a firmare per la liberazione dell'artista cinese ma anche per la fine della
persecuzione del collettivo russo Voina.
Qui la petizione
e qui molte cose su
chi è Ai Weiwei
VENERDI' A TRENTO E A ROVERETO:
Rimanendo in Trentino Alto Adige venerdì 27 maggio prende il via la
duplice mostra
di Rosa Barba nata dalla collaborazione fra
MART e Fondazione Galleria Civica.
"Stage Archive" si sviluppa intorno al ruolo
dell'archivio nel museo contemporaneo e presenta in forma di "scultura-teatro
astratta" varie opere futuriste, tra cui sceneggiature e trattamenti cinematografici
mai realizzati di Fortunato Depero.
L'archivio re-interpretato da Rosa Barba
confonde passato, presente e futuro, per attivare nuove narrazioni.
Al
MART di
Rovereto l'artista mette in relazione l'area degli archivi al piano seminterrato e
le sale espositive ai livelli superiori attraverso tre interventi in una successione
di livelli che richiama una stratificazione temporale.
Alla
Fondazione Galleria
Civica di Trento Rosa Barba trasforma lo spazio al pianterreno in un percorso tra
varie opere, un film e un'installazione scultorea.
In entrambe le sedi i singoli lavori sono "coreografati" l'uno con l'altro fino a
combinarsi in un'unica composizione filmica e sonora.
Contemporaneamente a Trento
il
progetto di Clemens von Wedemeyer propone al piano seminterrato della Fondazione
una vera e propria retrospettiva presentata però sotto forma di festival
cinematografico; "The Repetition Festival Show" alterna nel periodo della mostra la
presentazione di 4 tra le più importanti film-installazioni dell'artista.
SABATO A BOLZANO:
Sabato 28 maggio si torna a Bolzano perché a
MUSEION inaugurano due mostre.
"Frontera" di Teresa Margolles
è una riflessione sui drammatici riflessi del
crimine organizzato nella società messicana e in particolare sugli assassinii e
sulle sparizioni avvenuti a Juarez, la città di frontiera sul confine con gli Stati
Uniti che da' il nome alla mostra.
Ci si trova davanti ad opere di grande impatto. A prima vista minimalisti, i suoi
lavori rivelano però una scioccante tragicità appena si chiarisce di cosa sono
composti e il loro legame con le atrocità della cronaca. Al di là del contesto
specifico in cui sono nate, queste opere estendono il proprio senso ai meccanismi di
rimozione e ai tabù nei confronti della morte e della violenza.
La relazione col passato come passaggio di definizione del presente e del futuro; lo
studio dell'inclusione e dell'esclusione; le nozioni di transitorietà,
invisibilità e obsolescenza sono alcuni dei cardini attorno a cui ruota la
collettiva
"Image to be projected until it vanishes", curata da Minhea Mircan.
Partecipano Matthew Buckingham, Mircea Cantor, Pavel Buchler, Hilario Isola e Matteo
Norzi, Navid Nuur, Gotran Trbuljak e molti altri che provengono per la maggior parte
dalla Romania.
Intorno a mezzanotte, tempo permettendo, festa all'aperto.
Per chi se ne andasse prima (in auto) ci sarebbe anche la possibilità di spostarsi
in provincia di
Treviso, a Nervesa della Battaglia, per partecipare al terzo
appuntamento del progetto "Front of art - Esperienze di arte pubblica" dal titolo
"home_nature"
In questo luogo "caro alla patria" tra fiumi e vigneti, si trova la Cantina Serafini&Vidotto dove Il 28 maggio è proposta una rassegna video che analizza come gli artisti rappresentano il nostro quotidiano rapporto con la natura. Le 16 opere proiettate sono state selezionate da
ART HUB, l'archivio online dedicato a video e sound artisti creato da UnDo.Net.
DA VENERDI' A DOMENICA A TORINO:
Cambiando regione e passando alla montagna in senso lato, parliamo ora del grande
weekend piemontese.
A Torino la seconda edizione di "Giorno per giorno" quest'anno è stata dedicata ad
Alighiero Boetti (1940-1994). Dal 20 maggio si sta svolgendo un articolato programma
di iniziative condivise da molte istituzioni intorno alla figura del celebre
artista.
Un calendario multiforme con mostre, videoproiezioni, incontri e
conferenze, tra cui l'iniziativa "Ouverture 2011": tutte le gallerie
dell'associazione
TAG Torino Art Galleries (una ventina) inaugurano o sono
visitabili venerdì 27 maggio fino alle 23, poi festa.
Ecco il
programma .
Tutto culmina sabato 28 maggio dalle 12 alle 24 con
"Alighiero e Boetti Day"
, un evento non stop all'
Auditorium Rai di
Torino. Un evento al confine tra il convegno, l'intervento artistico, la performance
e la narrazione biografica: 12 ore aperte alla partecipazione del pubblico in cui si
susseguono interventi singoli, tavole rotonde, proiezioni di filmati e interviste,
presentazioni di materiali inediti, reading e gesti teatrali.
Al centro dell'evento - curato da Luca Cerizza, Massimiliano Gioni e Francesco
Manacorda - non si trovano opere ma relazioni, storie, racconti e testimonianze,
condotti da una impressionante lista di invitati: Achille Bonito Oliva, Maurizio
Cattelan, Germano Celant, Corrado Levi, Massimo Minini, Jonathan Monk, Hans Ulrich
Obrist, Luigi Ontani, Michelangelo Pistoletto, Tommaso Trini, Adelina von
Fuerstenberg, Lawrence Weiner...
Per rimanere in tema, domenica 29 maggio si può fare una "gita" ad Asti dove si
trova la
Fondazione Giov-Anna Piras ed è in corso la mostra
"Imaginae"
che propone la "Storia di una collezione torinese fra immaginazione e realtà attraverso l'obiettivo fotografico di Paolo
Mussat Sartor".
Installazioni, sculture e dipinti di 28 grandi artisti nazionali e
internazionali si coniugano alle testimonianze fotografiche di Paolo Mussat Sartor
in un percorso ideato per restituire al pubblico sfumature e passaggi che si sono
realizzati nella Torino negli anni tra il 1960 e il 1990.
Per concludere la giornata visita al
Palazzo Re Rebaudengo di Guarene (Cuneo), dove
in serata inaugura
"Vedere un oggetto, vedere la luce"
(dalle 17 alle 19 Servizio Navetta Gratuito
dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino).
Si tratta della mostra conclusiva del progetto "Residenza per Giovani Curatori" e
presenta le opere di un gruppo intergenerazionale di artisti e pensatori italiani,
fra cui 14 artisti contemporanei e alcune figure chiave del passato: ad esempio
Galileo Galilei, Alessandro Volta, Carol Rama e Alighiero Boetti.
I curatori di
questa edizione - Ginny Kollak, Padraic E. Moore e Pavel S. Pyś - hanno immaginato
il lavoro della mente di un ipotetico e un po' eccentrico collezionista d'arte che
ha raccolto una selezione di opere d'arte contemporanee e del passato,
organizzandole accanto ad oggetti provenienti dal mondo della scienza e della
natura.