La conferenza stampa del 5 maggio scorso in cui Sgarbi ha presentato il “suo” Padiglione Italia
(il
video è tutt'ora online)
mi ha inquinato il cervello per circa due ore, guardandolo mi sono sentita mortificata.
Così ho scritto a un bel po' di persone dicendo: "penso che tutti quelli che hanno dedicato o stanno dedicando tanto se non tutto il loro tempo, fatica e sentimenti a un lavoro responsabile nell'arte, potrebbero riflettere almeno un po' e non cavarsela con una risatina superiore o un commento di 30 battute." Molti hanno reagito in tanti modi, ho scelto alcune loro risposte per avviare questo particolare percorso tra le proposte e le situazioni della 54ma Biennale d'arte di Venezia:
Pierfabrizio Paradiso - Milano
Stefano Questioli - Chicago
Francesco Lucifora - Modica (Ragusa)
Stefano Romano - Bergamo/Tirana
Amerigo Nutolo - Venezia
Dalle temperature pre inaugurazione e dai molti successivi incontri con artisti e curatori (tutti autonomi ma tutti dipendenti perchè è impossibile prescindere da legami comunitari), sono emersi svariati progetti e intenzioni, interessi diversi ma connessi. Allora abbiamo pensato di far emergere una sorta di circuito che disegna gli
spostamenti di giovani studiosi e artisti italiani mentre sgusciano tra i monumentali investimenti d'immagine e l'ufficialità dell'opening veneziano. Gente a cui interessa poco la fiera della vanità e gli inciuci perchè cerca di cogliere l'occasione per vedere, ascoltare, sviluppare idee e metterci del proprio.
Luciana Andreani, con la sua telecamera, seguirà le situazioni, i percorsi (e le derive) di questa rete di persone, che nel frattempo la sosterrà. I
brevi video che ne risulteranno, organizzati e documentati, saranno online nei prossimi giorni (speriamo...)
Il battaglione Annalisa Cattani, Elisa Adami, Massimo Marchetti, Elisa Tosoni ed Eva Frapiccini, incalzeranno curatori e artisti
stranieri chiedendogli cosa pensano della presenza italiana a Venezia. La loro "inchiesta" non sarà facile visto che hanno già cominciato anche Maddalena Fragnito ed Emanuele Braga rendendosi conto che anche i più "vicini" sanno pochissimo persino del famigerato Padiglione Italia.
In ogni caso il materiale umano non mancherà...
Dall'1 al 6 giugno in una serie di locations e in diverse ore del giorno si potranno incontrare Maddalena Fragnito ed Emanuele Braga mentre realizzano il loro
Ritratto d'artista.
"Vuoi essere una star del sistema, ami ritirarti nella solitudine dell'ispirazione, condividi rischi ed investimenti all'interno di un gruppo, sei impegnato in qualche forma di organizzazione o di lotta, credi ancora nella solidità delle istituzioni e delle accademie?
Ti vengono corrisposti contributi previdenziali e rimborsi spese?
Ci siamo chiesti quali potessero essere i punti cardinali che fanno da riferimento nella costruzione di un percorso artistico ai giorni d'oggi.
Ritratto d'artista è un diagramma in cui gli artisti sono invitati ad evidenziare le frasi che più li rappresentano."
Via via che prenderanno forma le visualizzazioni che corrisponderanno a diversi posizionamenti degli artisti nel "sistema dell'arte", Maddalena ed Emanuele faranno domande e fotografie, registreranno suoni e opinioni, tenendoci aggiornati sui loro spostamenti e sulle
tipologie di comunità che partecipano al gran via vai di questi giorni.
Attraccata all'Isola di San Servolo c'è una struttura architettonica fluttuante, è uno spazio che prende vita attraverso una serie di eventi. Qui artisti, musicisti e poeti si esibiranno al fianco di ricercatori, politici, storici dell'arte...
Una serie di inviti a catena (o se preferite a matryoshka) che ci portano a
Collecting identities: i stay therefore we are. 12 hours live, a mimesis of a film production in 12 acts
Una voce sintetica legge:
"Ciao sono Fresco Célebrant Sono stato invitato a partecipare alla programmazione di
Osloo
, parte del Padiglione danese della Biennale di Venezia di quest'anno e opera dell'artista FOS. Ho pensato che per l'occasione fosse più opportuno non fare un intervento come singolo ma sfruttare l'occasione per coinvolgere altri artisti e intellettuali per dare visibilità ad una scena viva, presente a Milano e in Italia."
eccetera eccetera
Si parte da un'escursione etnografica aperta a tutti che avrà luogo il
7 giugno, poi l'
8 giugno fino alle 22 Giulia twitterà in continuazione cosa succede sulla zattera, fotografando gli interventi e mandando frasi e immagini direttamente a UnDo.
Cosa rimane di un padiglione?
La stanchezza che le rappresentazioni nazionali alla Biennale di Venezia si portano dietro, con il peso della loro origine tra il politico e il mercantile, sembra sparire quando l'occasione espositiva si fa tangente al momento storico del Paese in questione.
Nel 2011 l'Italia dell'arte a Venezia sembra doversi fare da parte per far spazio alla perfetta congiuntura tra il suo governo populista e le relative idee di cultura che da questo emergono. Matteo Lucchetti analizzerà questo aspetto ed avremo presto modo di leggere la sua visione "storiografica".
Comunque...
Oltre ai Padiglioni nazionali qui trovate una
panoramica
delle mostre e degli eventi che inaugurano in questi giorni. Molte saranno visitabili per tutta l'estate, non c'è fretta...
Ho scritto qui un "bigino" che è arrotondato per difetto, c'è infatti l'intenzione (di UnDo, di tutte le persone citate e molte di più) di procedere in ulteriori sviluppi e di accogliere molti
altri contributi.
Anna Stuart Tovini