Il New York Times definisce Art Basel Miami Beach "un Baccanale" immerso in "una caccia al tesoro erculea (di eventi) stipati in quattro giorni". Leggendo in giro per la rete e grazie a tutte le mostre di cui abbiamo pubblicato informazioni su UnDo.Net, ci siamo fatti un'idea un po' particolare dell'atmosfera intorno a questa giga-fiera internazionale d'arte e alle oltre 20 sue collaterali.
Alfredo Jaar, A Logo for America, 1987-95. Collection Pérez Art Museum Miami, gift of Luis Calzadilla. Reproduced with the permission of the artist
Chen Wei, The Stars in The Night Sky Are Innumerable, 2010, archival inkjet print, Ed. 2/6, 39 1/2 x 51 in. (100 x 130 cm), acquired in 2011, Rubell Family Collection
Yael Bartana for Pérez Art Museum: Production images from Inferno, 2013. Courtesy of the artist; Petzel, New York; Annet Gelink Gallery, Amsterdam; and Sommer Contemporary Art, Tel Aviv
Bryan Drury: Karen Berg, Kabbalah, 2013. Oil on wood 12 x 16 inches
Nicholas Hlobo, Locust Projects
Huang Ran, Blithe Tragedy, 2011, single-channel video (color, sound), Ed. 1/5, duration: 14 min. 56 sec., acquired in 2011, Rubell Family Collection
Tracey Emin, You Loved me like a Distant Star, 2012.(c) the artist
In questo caso il vortice di opening, feste e incontri si sviluppa tra Miami e Miami Beach, tra asfalto e sabbia, tra musei, collezioni, spazi temporanei pubblici e privati, studi d'artista o alberghi protesi sull'oceano.
E quindi, per farvi un idea delle proposte, potete dare un'occhiata a tutti gli eventi negli spazi di Miami e in quelli di Miami Beach.
Se la dodicesima edizione di Art Basel Miami Beach ha aperto mercoledì 4 dicembre, da lunedì a sabato inaugurano una raffica di fiere e mostre più o meno di livello.
Cominciamo dagli "esterni" che si propagano per la durata delle fiere.
Public trasforma Collins Park in uno spazio espositivo all'aperto con grandi sculture, video e performance live. Prodotto in collaborazione con il Bass Museum of Art, questo settore di Art Basel propone opere presentate dalle gallerie internazionali presenti in fiera nella mostra "Social Animals", curata dal direttore del Public Art Fund Nicholas Baume.
Mentre per dare voce alle "città più creative" (secondo il parere dell'organizzazione Creative Time), musicisti e artisti provenienti da Berlino, Glasgow, Città del Messico e Detroit, occupano ogni notte un padiglione sulla spiaggia con dj set e screening.
Gli "animali sociali" che affollano la costa per una settimana vengono da tutto il mondo per lavorare e investire, dando vita ad un ambiente ad alta densità di dollari ed eccentricità. Sembra solo un luogo comune, eppure tutta questa arte contemporanea, design e sperimentazione attecchisce in quello che è parte del "ventre molle dell'America": tra religiosità ossessiva, analfabetismo, bomboniere dal pizzo ingiallito, nudi al neon e ciotole d'oro per la pappa di Puppy.
Ci sono iniziative che il trash del lusso e lo squallore della miseria lo prendono di petto. Ci sono personaggi ed opere che li foraggiano o se ne compiacciono. Ma spesso è difficile distinguere...
Provate a seguirci in questo escursus tra gli eventi.
"Angel Without You" è proprio un titolo alla
Tracey Emin
, per una mostra in cui il diaristico si raffredda e la sua calligrafia è trascritta in neon... ma sempre racconta della perdita dell'innocenza di Tracey nell'ambito di una grande retrospettiva che le dedica il MOCA Museum of Contemporary Art.
Rubell Family Collection Contemporary Arts Foundation inaugura la mostra
28 cinesi
(di cui ha comprato le opere). L'artista più vecchio è nato nel 1954, il più giovane nel 1986, e naturalmente tra loro c'è anche Ai Weiwei. Per l'occasione Jennifer Rubell presenta una sua nuova grande installazione a base di cibo ("piuttosto che avanza crepi tre volte la panza").
Il nuovo
Perez Art Museum
inaugura con ben 17 mostre contemporaneamente che analizzano la costruzione delle identità culturali e politiche, così come l'adattamento di strutture economiche e commodities alla diversificata popolazione di Miami. Sono progetti intesi come istantantanee delle più grandi problematiche che attraversano la storia recente.
Lo spazio
Locust Projects
festeggia 15 anni di no-profit presentando Intethe (locusta in lingua Xhosa) realizzata dallo scultore Nicholas Hlobo in collaborazione con la band haitiana Papaloko e Loray Mistik; si tratta di una grande installazione che esplora la nozione di identità condivisa nella diaspora africana.
"Criminale moda estetica presso il Club del grattacielo", così si intitola la mostra di
Anna Galtarossa e Daniel González
(che abbiamo visto insieme come Chili Moon Town Tour Productions) presso la Diana Lowenstein Fine Arts.
La spiegano così: "In un mondo dove gli ideali sono andati in malora e solo i sogni ci possono salvare, ci tuffiamo in un viaggio fuori e dentro di noi, proprio come in un film dove la colonna sonora riconnette momenti speciali della nostra vita."
I
Supernatural
dipinti da Bryan Drury sono una serie di ritratti iper-realisti di leaders spirituali e teologici in mostra da Dean Project; restano molti dubbi sul suo desiderio di evidenziare la natura divina dell'essere umano...
Nella sua monografica al Bass Museum of Art,
Piotr Uklanski
si è appropriato del termine gergale ESL (inglese come seconda lingua). Trascendendo il suo status di immigrato in America, non si è però concentrato unicamente sul tema dell'identità politica, ma ha trasformato il concetto di ESL in metafora per interpretare la sua pratica artistica iconoclasta.
Practicas Globales
: Latin American Art dalla Collezione Ella Fontanals-Cisneros, propone oltre 80 opere - realizzate dal 1960 ad oggi - da artisti come l'argentino León Ferrari, i cubani Wilfredo Prieto e Ana Medieta, i brasiliani Nelson Leirner o Ernesto Neto, uniti nel cercare di chiarire cosa significhi "essere globale" oggi.
E' una mostra che considera le distinte strategie degli artisti nella comunicazione in contesti locali e internazionali: minando lo status quo, sfidando limiti e rivisitando storie dimenticate. Fino alla fine di febbraio 2014 presso Cisneros Fontanals Art Foundation (CIFO) di Miami.
Forse siamo stati troppo seri (o troppo buoni) nel non voler approfondire progetti artistici pensati per promuovere orologi di lusso e bevande varie a botte di installazioni ambientali, calciobalilla psichedelici e perfino asciugamani da hotel per facoltosi.
Rebirth of Rome: a program of interrelated exhibitions that examine the aesthetics of dictatorship in interwar Italy - The Wolfsonian Florida International University, Miami Beach:
Le fotografie in questa pagina sono state realizzate dall'artista Alice Pedroletti, che a Miami sta portando a termine il suo progetto "Very well than, go ahead", articolato in una mostra e in un incontro pubblico.