Guarda le immagini di
Shit and Die
e di Artissima
Guarda le immagini delle mostre alla
GAM quelle alla Fondazione Re Rebaudengo e di The Others
Guarda le immagini della mostra alla
Fondazione Merz, ancora di The Others e per concludere Colazione a Barriera
Quest'anno
Artissima, Fiera internazionale d'arte contemporanea, ha aggiunto una sezione in più alle sue cinque tradizionali (Main Section, New Entries, Present Future, Back to the Future e Art Editions) si chiama Per4m ed è dedicata alla performance. Andrà ad aggiungersi alle proposte di olre 190 gallerie, ai talks e alle proiezioni che si succederanno fino a domenica 9 novembre.
One Torino è il progetto di Artissima che è sempre uscito dalla fiera diffondendosi in città, ma questa 21 edizione mira a far confluire la città e il suo patrimonio artistico, storico e architettonico in un unico spazio ed evento gestito da un artista in pensione e due giovani curatrici. Si chiama
Shit and Die (merda e morte) come nel titolo usato da Bruce Nauman per una magnifica opera del 1984. Con questo nome Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah e Marta Papini hanno scavato nella storia di Torino, sottolineandone feticci e segreti e creando nella casa del Conte di Cavour un allestimento spettacolare con "strani" oggetti e opere di oltre 60 artisti.
Per quanto riguarda le
fiere d'arte parallele cominciamo con
The Others, ormai di stanza nelle ex Carceri Le Nuove, il tema di questa edizione è "The Wild Side", il lato selvaggio; ad esso si ispirano i progetti degli 80 spazi espositivi che partecipano.
La nuova
Flashback, presso il Pala Alpitour Isozaki, è dedicata all'arte antica e moderna con 32 gallerie e un programma di talk sul tema del labirinto.
Anche
Photissima Art Fair & Festival è una new entry, porta gallerie e ospiti importanti ad affrontare il dibattito culturale attorno alla fotografia in un programma di incontri e mostre.
Infine
Paratissima, che invade il quartiere San Salvario con le mostre ed eventi della sua X edizione, raccogliendo circa 600, tra artisti e creativi, intorno al tema "Not wrong, but creative".
Per quanto riguarda le
gallerie in città e i possibili percorsi notturni di sabato 8 novembre, ecco qui una sintesi significativa.
Gli specchi di Michelangelo Pistoletto sono da
Biasutti & Biasutti, le grandi sculture in vetroresina e gli oggetti in cristallo di Bonalumi da
Mazzoleni,
Galleria Roccatre propone le opere su carta di
Fausto Melotti, il lavoro di Fausta Squatriti è riassunto in dittici, trittici e installazioni da
Weber & Weber.
Nel seminterrato di
Franco Noero c'è "Museo (Cavalli e cavalle, cavalli cavalli)" un'opera collettiva prodotta da Cripta747, nella galleria invece, l'artista brasiliano Tunga usa la "via umida" per trasformare materiali diversi in sculture.
è basata su mutamenti quasi impercettibili l'installazione di Miki Yui da
Blank, mentre le tragiche vicende di uno dei luoghi più complessi al mondo si rintracciano nei lavori della libanese Zena el Khalil da Giorgio Persano.
Cosimo Veneziano, presso la
Galleria Alberto Peola, presenta opere realizzate negli ultimi 4 anni durante differenti progetti di residenza sparsi per il mondo.
In "Men's Talk" Boris Mikhailov racconta una storia di prigione, di emarginazione e di solitudine, una storia tenebrosa (da
Guido Costa con sorpresa l'8 novembre).
Per inaugurare
Quartz Studio, Jonathan Monk e Maurizio Nannucci hanno realizzato due neon in tonalità di blu differenti, facendo riferimento, con parole e segni, a qualcuno "altro" da loro...
Qui trovate una
panoramica ampia e continuamente aggiornata delle mostre in corso e degli opening.
Gli
spazi pubblici di Torino offrono un ventaglio di proposte, spesso concentrate, come ad esempio la
Galleria d'Arte Moderna, dove una grande mostra presenta il tratto inquieto nella pittura e nelle forme erotiche di
Cecily Brown.
Di contralto, sempre alla GAM, il ciclo espositivo Wunderkammer vede protagonista il 900 di
Felice Casorati con le sue morbide volumetrie create a carboncino, mentre il progetto Vitrine propone un'installazione sul tema della memoria di
Felipe Aguila.
Per Surprise, rassegna dedicata agli anni '60 e '70, si tratta la performance attraverso l'allestimento di
Gianni Colosimo
Infine nella videoteca le opere di
Giovanni Anselmo e
Gilberto Zorio che presero parte a Identifications, la storica raccolta di video ideata da Gerry Schum nel 1970.
E poi
pittura per tutti i gusti.
Presso la
Fondazione 107 con
De Generation of painting, dove un nutrito gruppo di eclettici artisti nati fra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 propongono una serie di manufatti al confine tra il dipinto e lo scolpito.
Alla
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Beware wet paint, dove espongono giovani autori internazionali che considerano la pittura come parte integrante di una pratica multidisciplinare. Qui, ad affiancare l'esposizione ci sono due monografiche: quella di David Ostrowski che sperimenta attraverso velocità e imperfezioni, e Isa Genzken, che presenta un ciclo di lavori pittorici della fine degli anni '80.
Ma c'è anche l'
Avanguardia russa a
Palazzo Chiablese in un'esposizione enciclopedica che va da Malevic a Rodcenko. Circa 300 opere tra cui dipinti, guaches, acquarelli, documenti e disegni sull'architettura costruttivista della collezione Costakis.
Alla
Fondazione Merz i
Masbedo ripercorrono gli ultimi 10 anni del loro lavoro parlando di incomunicabilità in un'unica installazione immersiva con 9 video, tra inediti e opere storiche.
Al
MEF - Museo Ettore Fico, tra pittura e scultura, le opere del duo torinese Alis/Filliol sono allestite in scenografici spazi e in dialogo con quelle di Ettore Fico, nelle sale di B-ARS ci sono invece i documenti fotografici delle azioni realizzate da Alessandro Bulgini.
E poi c'è un'iniziativa molto importante in cui confluiscono diversi concerti, spettacoli, mostre, enogastronomia, cinema... si chiama
Torino incontra Berlino.
Le due città, con le dovute proporzioni, sono associate perchè per entrambe (dicono i torinesi) la riqualificazione urbana è stata accompagnata e guidata da una rigenerazione culturale del territorio. Domenica 9 novembre 2014 saranno passati esattamente 25 anni della caduta del muro e ci saranno diverse iniziative, si comuncia con "Il suono dei muri che cadono"
Un mix fra cultura ed entertainment è anche lo storico festival
Club To Club a cui quest'anno si associano Absolut Symposium e A Great Symphony For Torin. Concerti, proiezioni, talk, eventi urbani dedicati alla musica elettronica attraverseranno tutta la città.
La XVII edizione di
Luci d'artista illuminerà le vie e le piazze di Torino da adesso per tutte le feste natalizie con 19 gigantesche opere di luce. C'è anche il tram storico 2759 che partirà ogni mezz'ora dal capolinea della linea 7 in piazza Castello (dalle 21 alle 24) per un tour al buio sotto alle istallazioni luminose.
E al
Castello di Rivoli?
Sophie Calle propone un progetto site-specific composto da opere incentrate sul tema dell'affetto, sulla morte, sull'analogia madre-mare. "Intenzione manifesta. Il disegno in tutte le sue forme" è ivece una grande mostra che si concentra sul disegno nelle sue diverse declinazioni esponendo lavori di Pablo Picasso, Giulio Paolini e moltissimi altri.