Lo Spirito d'Europa alla prova della 'Scienza Nuova': il simile e il diverso nelle culture nazionali. Si propone con forza l'esigenza fondamentale di verificare ed eventualmente ridefinire quali siano le basi sociali, culturali e spirituali su cui l'Unione Europea si sta costruendo e consolidando e quali siano quindi i punti di riferimento concreti per la formazione di una vera comunità di cittadini europei.
26 Luglio 2002 - Castello di Capalbio (GR), ore 16.30 - 21.30
Lo Spirito d'Europa alla prova della 'Scienza Nuova':
il simile e il diverso nelle culture nazionali
Il definitivo ingresso nell'epoca della moneta unica
- l'Euro - costituisce senz'altro un punto di
svolta del lungo lavoro verso la costruzione della
nuova struttura comunitaria.
Ciò nonostante, si propone con forza l'esigenza
fondamentale di verificare ed eventualmente
ridefinire quali siano le basi sociali, culturali e
spirituali su cui l'Unione Europea si sta
costruendo e consolidando e quali siano quindi i
punti di riferimento concreti per la formazione
di una vera comunità di cittadini europei. Nonostante
l'enfasi di cui ha inevitabilmente goduto la
dimensione economica del processo in corso, non si
può ragionevolmente pensare che
un'integrazione reale e fattiva possa fondarsi solo
su provvedimenti di politica economica e
finanziaria; d'altro canto, anche questi hanno
bisogno - auspicabilmente - di essere via via
verificati alla luce dei valori originari che hanno
ispirato i fondatori del processo di integrazione
europea.
Ecco quindi l'urgenza di riportare l'attenzione sulle
fonti etiche e spirituali della costituzione
europea e sui valori di solidarietà , tolleranza e
pluralismo che hanno inteso accompagnare
questo lungo cammino e che sono stati ribaditi nella
"Carta dei diritti fondamentali dell'Unione
Europea". Rinunciare a questa memoria e a questo tipo
di consolidamento, in un tempo di forte
relativismo culturale e spirituale, significherebbe
avviare l'ulteriore allargamento dell'Europa
senza aver ancora maturato il senso dell'Unione; come
pure risulterebbe minato alle basi il
fondamentale principio di libera circolazione - delle
persone e delle idee prima che dei beni -
che anche sulla definizione di un'identità di europei
si fonda.
Definire l' "europeità ", uno spirito di Europa, è
cruciale, tanto più alla luce della odierna
situazione internazionale in cui gli equilibri
politici e sociali del pianeta richiedono la presenza
di un soggetto nuovo.
Tra gli aspetti sui quali questa maturazione è
divenuta urgente, senza dubbio troviamo quello
generato dal veloce riprodursi e sostituirsi delle
scoperte scientifiche e dalle sorprendenti
frontiere prospettate dalle nuove tecnologie, che
stanno ponendo nuovi interrogativi alle varie
culture europee, in diversi campi, dall'etica alla
politica amministrativa, dalla giurisprudenza alla
morale, dalla sociologia alla psicologia.
Di fronte alla possibilità - solo pochi anni fa al
livello di pura speculazione - di preparare e
perfezionare processi come la clonazione, la
fecondazione assistita o la riproduzione artificiale
di organi umani, non è possibile né auspicabile
affidare le gravi decisioni che ne derivano solo a
dei paradigmi tecnico-scientifici.
L'impatto che tale
prospettiva produce sui singoli - a livello
psicologico, morale e spirituale - e quindi sulla
società comune che si va formando, non può
essere trascurato. Diventa necessario ipotizzare - se
possibile - "momenti di sosta" a tali
processi in sé irreversibili e che troppo spesso
sorvolano la vita di ciascun individuo; tempi di
riflessione in cui verificare con costanza che i
frutti nuovi dell'ingegno umano siano
effettivamente al servizio della crescita armonica
dell'umanità e della pacifica convivenza.
Senza questo genere di cura, lo spirito e l'identitÃ
d'Europa, ancora privi di una convincente
determinazione ed autonomia, piuttosto che divenire
matrice comune di ogni forma di
espressione della nuova comunità europea, rischiano
di essere sacrificati sull'altare della
scienza - come su quello dell'economia - cinicamente
spesso ritenuti ambiti "neutri".
Il dibattito (con inizio alle ore 16.30), introdotto
e coordinato da Lidia Tarantini (psicanalista,
didatta AIPA), vedrà la partecipazione di:
Curzio Maltese (giornalista - "La Repubblica"),
L'anima europea: radicifondamenti, specificità e,
prospettive verso uno spirito comune.
Giovanna Curatola (ordinario di Chimica Biologica
dell'Università di Ancona), I traguardi, le
prospettive, gli interrogativi portati dalla Scienza
del nuovo secolo, le prospettive, gli.
interrogativi portati dalla 'Nuova Scienza'
Brigitte Allain-Duprè (psicanalista, membro IAAF,
esperta di problemi dell'infanzia e
dell'adolescenza), Procreazione assistita e
rappresentazione della "genitorialità ": una mitologia
priva d'immagini.
Giacomo Marramao (ordinario di Filosofia Politica
presso l'Università di Roma 3, direttore
scientifico della Fondazione Lelio e Lisli Basso),;
L'identità culturale europea e la sfida della
tecnica globale.
Intervento conclusivo di Giuseppe Florio, teologo
biblista e fondatore di Progetto Continenti.
Al termine dei lavori, il ristorante "Da Maria" e i
produttori della Strada dei Vini "Colli di
Maremma", offriranno gentilmente agli intervenuti un
buffet di assaggi di specialitÃ
gastronomiche locali e una degustazione di vini
biologici.
Alle ore 21.30, in Piazza dei Pini, verrà proiettato
il film "Urla del silenzio", sul dramma
cambogiano, introdotto da Giuseppe Florio.
L'incasso della serata sarà devoluto al progetto per
bambini di strada di Angkor (Cambogia).
È un'iniziativa di
PROGETTO CONTINENTI Associazione di Cooperazione e
Solidarietà Internazionale
in collaborazione con Comune di Capalbio,
Associazione culturale "Arteacapalbio", Fondazione
Internazionale "Lelio e Lisli Basso".
Progetto Continenti Area Educazione allo Sviluppo Via
Baldelli, 41 00146 Roma Tel.
0659600319 - fax 0659600533
Programma h. 16:30
Introduce e coordina Lidia Tarantini (psicanalista,
didatta AIPA).
Interventi di:
Curzio Maltese (giornalista "La Repubblica") L'anima
europea: fondamenti, specificità e
prospettive verso uno spirito comune.
Giovanna Curatola (ordinario di Chimica Biologica
presso l'università di Ancona) I traguardi, le
prospettive, gli interrogativi portati dalla scienza
del nuovo secolo.
Brigitte Allain-Duprè (psicoanalista, membro IAAF,
esperta di problemi dell'infanzia e
dell'adolescenza) Procreazione assistita e
rappresentazione della genitorialità : una mitologia
priva di immagini.
Giacomo Marramao (ordinario di Filosofia Politica
presso l'università di RomaTre, direttore
scientifico della Fondazione Lelio e Lisli Basso)
L'identità culturale europea e la sfida della
tecnica globale.
Conclude i lavori Giuseppe Florio, teologo biblista,
fondatore di Progetto Continenti.
Al termine dei lavori, il ristorante "Da Maria" e i
produttori della Strada dei Vini "Colli di
Maremma" offriranno gentilmente agli intervenuti un
buffet di assaggi di specialitÃ
gastronomiche locali e una degustazione di vini
biologici.
h. 21:30
In Piazza dei Pini, proiezione del film sul dramma
cambogiano "Urla del silenzio", introdotto da
Giuseppe Florio.
L'incasso della serata verrà devoluto ad un progetto
per i bambini di strada di Angkor
(Cambogia).
In collaborazione con
·Comune di Capalbio
·Associazione Culturale "Arteacapalbio"
·Fondazione Internazionale "Lelio e Lisli Basso"
Come arrivare a Capalbio
Percorrendo la strada statale Aurelia, uscita per
Capalbio.
Comune di Capalbio
Tel. 0564-897726
Per informazioni
Progetto Continenti V.le Ferdinando Baldelli 41,
00146 Roma Tel. +39 0659600319 - 065405004 Fax +39 0659600533
http://www.unimondo.org/continenti
Castello di Capalbio (GR)
Tel: 0659600319
Fax: 0659600533