Dynamica (Ateneo dinamico) si struttura in una serie d'incontri su argomenti legati a figure che si sono spinte oltre il proprio campo di studio. Queste "conversazioni" daranno adito a performance artistiche e azioni collettive che saranno presentate in un appuntamento finale.
Prove generali per l'ateneo dinamico di Emilio Fantin
L’artista, finalista della seconda edizione del Premio Internazionale di Arte Partecipativa, invita il pubblico a una prima “lezione” di Dynamica, tra formazione e processo artistico.
A Bologna prende forma l'idea di un "ateneo" dove il processo artistico sia conseguenza della formazione, attraverso costanti stimoli immaginativi e speculazioni, uno spazio dove si discutano il ruolo, le modalità, gli obiettivi e la funzione della cultura, come base indispensabile per la costruzione di una possibile visione sociale e politica. A guidarla è la ricerca di un approccio culturale capace di costruire dei ponti tra saperi diversi, dalla scienza, all'arte, alla religione, con attenzione a tradizioni e culture di paesi diversi. Questo è Dynamica (Ateneo dinamico), la proposta con cui Emilio Fantin concorre alla seconda edizione del Premio Internazionale di Arte Partecipativa, curato da
Julia Draganović e Claudia Löffelholz, promosso dalla Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con LaRete Art Projects e La Pillola.
Emilio Fantin, che è finalista del Premio insieme all’americano Jon Rubin e al collettivo argentino degli Etcetera, ha deciso di utilizzare la fase preliminare della selezione – che si concluderà con la scelta del progetto vincitore nel 2013 – per sperimentare sul campo, nella città, la formazione di una comunità di persone che sia interessata alla sua proposta, tra formazione e processo artistico: “Spero che questa proposta possa avvalersi di diversi contributi culturali, grazie alla capacità di mettersi in gioco e di dialogare dei partecipanti. – afferma l’artista – Spero piaccia l'idea di una giornata di laboratorio, per trovare assieme argomenti, analisi e visioni che diano vita a un "crogiolo culturale", in cui siano messi in discussione alcuni paradigmi e certezze che diamo come assodati. Dove sia possibile creare le condizioni perché si possa vivere un momento formativo attraverso l'immaginazione e l'emozione di un processo artistico”.
Così, dopo un primo incontro di presentazione allo spazio Barnum di Bologna, Fantin propone il 15 dicembre, presso il Centro Amilcar Cabral di Bologna (ore 10-13.30 / 15-18. Si consiglia l’iscrizione), un secondo appuntamento in cui il progetto entra nel vivo, dando un esempio pratico di come si potrebbe svolgere una "lezione". Il progetto di Dynamica si struttura in una serie d’incontri su argomenti legati a figure che si sono spinte oltre il proprio campo di studio. Queste "conversazioni" daranno adito a performance artistiche e azioni collettive che saranno presentate al pubblico in un appuntamento finale.
In questo caso, alcuni relatori, riprendendo il tema della coscienza, avvieranno una conversazione a cui tutti sono invitati a partecipare. Tra i “docenti” della giornata interverranno l’entomologo Gianumberto Accinelli, il fisico Giorgio Lulli, lo scrittore Antar Marincola, insieme alla compositrice Serena Teatini, con il contributo dell’artista Franco Vaccari. Sulla base di alcuni dei punti chiave emersi si tenterà di elaborare dei testi che saranno declamati o cantati in forma corale.
Il Premio Internazionale di Arte Partecipativa si rivolge agli artisti che si sono distinti nel panorama internazionale per le loro pratiche partecipative, partendo da un’idea e da una pratica di governo del territorio. È promosso infatti dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna - in collaborazione con LaRete Art Projects e La Pillola - per sperimentare la partecipazione attraverso progetti artistici capaci di creare nuovi spazi di confronto, negoziazione e decisione aperti ai cittadini.
Di durata biennale, ogni edizione prevede tre finalisti, selezionati dalla Giuria del Premio tra una long list presentata da un Comitato di Selezione internazionale.
Nel primo anno i finalisti realizzano un periodo di residenza a Bologna, con l’obiettivo di ideare un nuovo progetto audience specific. In base a queste proposte viene selezionato il progetto vincitore, che viene realizzato nel corso dell’anno successivo.
La prima edizione del Premio è stata vinta da Pablo Helguera, con il progetto Ælia Media, un canale di informazione alternativo sull’arte e la città, che ha coinvolto un gruppo di operatori culturali bolognesi in una scuola di giornalismo e nella realizzazione di una stazione radio mobile, ancora attiva anche dopo il termine del progetto.
I tre finalisti della seconda edizione, annunciati nel corso di Arte Fiera 2012, sono il collettivo argentino Etcetera, l’italiano Emilio Fantin e l’americano Jon Rubin.
Info: www.artepartecipativa.it
Ufficio stampa
Maddalena Bonicelli m. +39 335 6857707, press@artepartecipativa.it, maddalena.bonicelli@gmail.com
Sabato 15 dicembre 10 - 13.30 / 15 - 18
Centro Amilcar Cabral
via San Mamolo 24, Bologna
L’incontro è aperto e gratuito
È consigliata l’iscrizione. Per confermare la partecipazione: fedra.boscaro@gmail.com