GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Bergamo
via San Tomaso, 53
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WEB
Incontro tra Tino Sehgal e Gert Mattenklott
dal 25/10/2006 al 25/10/2006
ore 21.00

Segnalato da

Silvia Dondossola




 
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25/10/2006

Incontro tra Tino Sehgal e Gert Mattenklott

GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, Bergamo

L'inversione del canone del bello nella postmodernita'. L'iniziativa si concentra sul problema della metamorfosi del bello a partire dalle avanguardie storiche per arrivare al momento attuale, nel tentativo di tirare le fila di un discorso parallelo tra letterature europee e arti figurative.


comunicato stampa

L'inversione del canone del bello nella postmodernita'

Dal 25 al 27 ottobre si tiene all’Universita' di Bergamo un convegno dedicato alla metamorfosi del concetto del bello e giovedi' 26 alla GAMeC l’artista Tino Sehgal e Gert Mattenklott si confrontano sul tema

Dal 25 al 27 ottobre 2006 le aule dell’Universita' degli Studi di Bergamo ospitano il convegno “Il tradimento del bello: le trans-figurazioni fra avanguardia e postmodernita'" e giovedi' 26 ottobre, nell’ambito del convegno la GAMeC di Bergamo ospita alle ore 21.00 l’incontro tra Gert Mattenklott e Tino Sehgal sul tema "L'inversione del canone del bello nella postmodernita'".

L'iniziativa, organizzata dell'Universita' degli Studi di Bergamo in collaborazione con il Goethe-Institut Mailand e con la GAMeC - Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, si concentra sul problema della metamorfosi del bello a partire dalle avanguardie storiche per arrivare al momento attuale, nel tentativo di tirare le fila di un discorso parallelo tra letterature europee e arti figurative.

Le avanguardie, con cui ci confronta in particolare, sono l'Espressionismo, il Fauvismo, il Futurismo, il Blauer Reiter, il Dadaismo, il Surrealismo, la pittura informale e la Pop Art. Particolare attenzione e' rivolta alla questione della sostenibilita' di un discorso sulla postmodernita' nel presente, e alle sue declinazioni in campo artistico e letterario nel passato.Mentre si puo' registrare uno spostamento dall'interesse nei confronti dell'opera d'arte a quello nei confronti del "comportamento artistico" alla fine degli anni '50 (si pensi qui al Wiener Aktionismus) e mentre nel periodo compreso tra la fine degli anni '50 e la fine degli anni '70 compare l'esperimento con l'elemento virtuale, si osserva al contrario tra la fine degli anni '80 fino ad oggi un ritorno dell'attenzione per la sensorialita' e un rapporto piu' stretto con la pittura e con la musica.

La virtualita' in arte fa spazio nei tempi recenti all'interazione con lo strumento mass-mediologico.Uno degli interrogativi centrali del convegno riguarda, pertanto, la verifica della proiezione dei sensi sull'oggetto, che vale anche in campo letterario e produce generi nuovi: essi coinvolgono il discorso sulla corporeita' e la misura in base alla quale ci siamo allontanati dall'ideale del bello, che fatica a essere restituito alle arti tradizionali.

Certamente si puo' parlare di sincretismo, ovvero di un apporto delle culture meticcie (post - coloniali) alla nuova arte e alla nuova letteratura. Esso si offre come un "nuovo rinascimento" in riti collettivi che cercano di stabilire un contatto elastico con lo scenario culturale internazionale, in continua trasformazione. La crisi del canone del bello negli anni '20 e '30 del Novecento ha spostato il baricentro del discorso estetico sul terreno del sociale, ha inventato nuovi modelli comunicativi, ma ha dovuto allo stesso tempo combattere contro la callocrazia del modello consumistico e delle mode.

Presentazione: giovedi' 26 ottobre ore 21.00

GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Via San Tomaso, 53 - Bergamo

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