Giornata di Studio. Una riflessione sulla importanza di offrire professionalita' qualificate nella didattica: i problemi e i modi del reclutamento, i percorsi legislativi e formativi, i profili necessari e quelli realmente impiegati costituiscono le tappe di un dibattito che si preannuncia gia' molto atteso non solo tra gli studenti universitari che cercano indicazioni per il loro futuro occupazionale ma anche tra coloro che gia' lavorano nei e per i musei e che sperano di vedere maggiormente riconosciuta la loro professionalita'.
Oltre la formazione verso il riconoscimento
A fronte della ampia versatilità delle proposte museali che oggi
caratterizzano sempre più il panorama culturale italiano è andata
contestualmente crescendo la necessità per le Università , per le
Amministrazioni pubbliche, le diverse agenzie formative private, per i
musei stessi di porsi il problema di quali professionisti impegnare,
formare e ricercare.
A tutt'oggi il tema delle professionalità museali (visto sia nella
definizione a norma di legge di profili e competenze sia nell'offerta
formativa qualificata) presenta numerose incertezze che non consentono
di conciliare le esigenze specifiche emergenti dagli organici dei musei
con la programmazione universitaria e quindi con la attuale politica
occupazionale. Ne consegue che si assiste da una parte ad una crescente
proposta di attività nei musei italiani sempre più orientati
all'utenza (dallo studioso al visitatore turistico o al gruppo
scolastico), dall'altra ad organici limitati nelle risorse umane
specializzate, inducendo in molto casi gli enti gestori al ricorso di
personale che opera a titolo volontario o alla esternalizzazione dei
servizi.
Il tema della formazione e della definizione dei profili professionali
in ambito museale è ultimamente diventato un argomento centrale
nell'agenda dei lavori del Coordinamento Beni Culturali delle Regioni:
nell'ottica della cooperazione, si sono costituiti gruppi di lavoro per
consentire di orientare in modo uniforme a livello nazionale i profili
dei professionisti che sono chiamati a lavorare nei musei, negli
archivi, nelle biblioteche, nella gestione dei servizi per i beni
culturali, nel restauro. E' questo uno dei più importanti impegni che
il decentramento amministrativo richiede alle Regioni quali soggetti
propositivi in una concertazione tra Stato, Università , Enti locali,
Musei.
La Giornata Regionale di Studio sulla Didattica museale nel corso dei
suoi appuntamenti annuali ha dato evidenza ai progetti didattici che i
musei realizzano nell'ambito delle proprie attività e, insieme, alla
programmazione scolastica che trova nei laboratori museali il
completamento ai percorsi formativi. Dopo gli incontri monografici
dedicati a presentare le proposte didattiche nei settori
dell'archeologia, della storia del Novecento, dell'arte visiva e
dell'etnografia, la Giornata Regionale di Studio nell'edizione del nuovo
millennio ha voluto fermarsi a fare una riflessione sulla importanza di
offrire professionalità qualificate nella didattica: i problemi e i
modi del reclutamento, i percorsi legislativi e formativi, i profili
necessari e quelli realmente impiegati costituiscono le tappe di un
dibattito che si preannuncia già molto atteso non solo tra gli
studenti universitari che cercano indicazioni per il loro futuro
occupazionale ma anche tra coloro che già lavorano nei e per i musei e
che sperano di vedere maggiormente riconosciuta la loro
professionalità .
Per informazioni: Direzione Regionale Cultura - Ufficio Musei:
0412792700 - 2792695
Museo del Settecento Veneziano
Ca' Rezzonico, Venezia