Disvelare l'ovvio. La sua pittura iperrealista guida lo spettatore alla scoperta dei simboli della realta' quotidiana e in paesaggi urbani dove l'umanita' e' immersa con distacco e disagio. I colori cupi con cui Novelli dipinge evocano i toni della citta'.
L’iperrealismo del Novelli (che per altro l’artista ha abbandonato, come ricerca, già dal 2008), è certamente una delle risposte che stavamo cercando; l’estetica del simbolo e la sua trasfigurazione nel reale ci consente di rivalutare, restituire dignità di paesaggio a cose, oggetti e spazi o non-luoghi, pure consueti, eppure accettati con distacco e talvolta con disagio: paesaggi e realtà urbane dalle quali fuggiremmo volentieri, sentendocene succubi, ma nelle quali siamo immersi, pur senza volerne prendere coscienza, con disappunto e disagio.
I vani delle scale, le cabine telefoniche, i divisori spartitraffico, le cabine del bancomat divengono, nelle opere del Novelli, paesaggi contenitori di un disagio dello spirito che il colore, saggiamente dosato e basato su mezze tinte di grigi con lievissime sfumature di pochi colori diversi, appena accennati, propongono all’occhio che nella vita reale le guarda senza vedere: intanto, mentre il colore rappresenta il grigio della vita urbana, le geometrie e le masse uniformi e semplici delle cose si rivolgono all’anima ricordandoci che quei simboli antichi hanno perduto in quelle raffigurazioni del reale la potenza del mito
La mostra di DANIELE NOVELLI si inquadra nel progetto del XII Premio Massenzio Arte come riconoscimento ai primi tre classificati
Inaugurazione 8 aprile 2010 ore 18.00
Associazione Culturale Massenzio Arte
Via del Commercio 12, Roma
Lun-Sab 17.00-20.00
Ingresso libero