Museo Civico e Pinacoteca P.F. Crociani
Montepulciano (SI)
via Ricci, 10 (Palazzo Neri Orselli)
0578 717300
WEB
Macchiaioli a Montepulciano
dal 23/4/2010 al 25/9/2010
mart-ven 10-20; sab e dom 10-22
0578 757341
WEB
Segnalato da

Agenzia Freelance per Fondazione Musei Senesi




 
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23/4/2010

Macchiaioli a Montepulciano

Museo Civico e Pinacoteca P.F. Crociani, Montepulciano (SI)

L'allestimento porta il visitatore a scoprire la Pinacoteca Crociani e le suggestive Logge della Mercanzia proponendo una collezione privata ricca di capolavori e di opere inedite, appartenute alle raccolte macchiaiole del primo '900, a fianco delle famose opere della collezione del museo. Sei sezioni scandiscono in ordine cronologico lo sviluppo della rivoluzione introdotta dalla pittura di macchia. A cura di Silvestra Bietoletti e Roberto Longi.


comunicato stampa

a cura di Silvestra Bietoletti e Roberto Longi

Settanta opere celebrano uno dei movimenti artistici che più seppe innovare il linguaggio figurativo tra Ottocento e Novecento. Accade nella patria del Vino Nobile, dove il 24 aprile apre al pubblico "Macchiaioli a Montepulciano. Capolavori e inediti privati", la grande mostra curata da Silvestra Bietoletti e Roberto Longi che resterà aperta fino al 26 settembre.

L'esposizione nasce sotto gli auspici della Provincia di Siena ed è frutto della proficua collaborazione tra Fondazione Musei Senesi, Comune di Montepulciano e Vernice Progetti Culturali grazie al sostegno di Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
L’esposizione è promossa da Rotary Club Chianciano-Chiusi-Montepulciano con il sostegno di: APT Chianciano Terme – Val di Chiana, Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e Strada del Vino Nobile di Montepulciano, Pro Loco di Montepulciano.

L'allestimento, progettato dall'architetto Andrea Milani, porterà il visitatore a scoprire la Pinacoteca Crociani e le suggestive Logge della Mercanzia proponendo una collezione privata ricca di noti capolavori e di straordinarie opere inedite, già appartenute alle più prestigiose raccolte macchiaiole del primo ‘900 - fra cui quelle di Luigi Sambalino, di Mario Galli, di Enrico Checcucci, di Vincenzo Giustiniani – a fianco delle famose opere della collezione del museo.

Una raccolta che è stata composta dal suo artefice con particolare attenzione alla qualità estetica e all’importanza storica dei dipinti che la compongono così come al loro specifico significato per l’evoluzione dell’arte toscana dalle premesse della pittura macchiaiola all’affermazione dei nuovi linguaggi figurativi del Novecento.

Una peculiarità che permetterà al visitatore di approfondire la conoscenza di una stagione artistica quanto mai ricca di idee e di sperimentazioni, come quella che ebbe come protagonisti Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Odoardo Borrani e infine i loro allievi, primo fra tutti Plinio Nomellini.

Sei le sezioni che scandiscono in ordine cronologico lo sviluppo della "rivoluzione" introdotta dalla pittura di macchia:

- Sperimentazione della macchia
Attraverso le opere di De Tivoli, di Gelati, di Signorini, di Cabianca, D’Ancona, Borrani e del giovanissimo Sernesi, la sezione illustra la situazione artistica fiorentina della seconda metà degli anni Cinquanta dell’Ottocento, fervida di tentativi di rinnovamento, dalle sperimentazioni all’aria aperta fino alla definizione di un nuovo linguaggio pittorico basato sui valori della forma: la “macchia”.

- Affermazione del linguaggio macchiaiolo
Col prosieguo del settimo decennio del secolo, lo stile dei macchiaioli attenua il suo iniziale rigore formale, acquisendo toni più pacati e inclini al sentimento in un ritrovato interesse per il soggetto e i suoi valori narrativi; sono gli anni di Piagentina e di Castiglioncello, rappresentati in mostra da opere di Signorini, di Lega, di Fattori, ma anche di artisti più giovani quali Eugenio Cecconi, autore di due straordinarie vedute del litorale livornese: i Bagni della famiglia Gamba a Antignano, e Scogliere del Boccale.

- Il “Gazzettino”, sprone a nuove vie espressive
Il “Gazzettino delle Arti del Disegno”, la rivista fondata nel 1867 da Diego Martelli cui Signorini contribuì fattivamente, rappresentò uno strumento decisivo per l’evoluzione del pensiero estetico a Firenze,
inducendo gli artisti a confrontarsi con i movimenti dell’arte europea, in particolare francese. Contemporaneamente, i primi sentori di una situazione di crisi dovuta alla caduta di fede nei valori del Positivismo e alle disillusioni seguite all’Unità della Nazione, comportarono sentimenti di trepidazione espressi in maniera eloquente in dipinti di Fattori quali le Gramignaie o il cosiddetto Ritratto della figlia di Adriano Cecioni.

- Il Naturalismo
Con gli anni Settanta dell’Ottocento, i macchiaioli e i loro giovani seguaci si volsero con sempre maggior interesse alle espressioni intessute di sentimento in linea con le tendenze del Naturalismo europeo, prendendo soprattutto a modello la pittura dei campi francese, in particolare di artisti come Jules Breton e Jules Bastien-Lepage che per il tono eletto delle loro scene di vita contadina erano molto apprezzati dai toscani. Ne sono esempi eccellenti la Contadina fra i pioppi di Fattori, il Ritratto di contadinella di Francesco Gioli, Sulle sponde dell’Elsa di Niccolò Cannicci.

- La vita moderna: fuga e coinvolgimento
Accanto alle vedute urbane di Signorini, sono i temi campestri di Fattori, di Adolfo Tommasi, il paesaggio di Seravezza, intessuto di sentimenti affabili per la natura e per l’uomo, di Filadelfo Simi a suggerire lo stato d’animo degli artisti, dibattuti fra il fascinoso ritmo incalzante della società moderna e il desiderio di rifuggire la città per godere dei tempi blandi della campagna.

- Verso il Novecento
La mostra si conclude con una serie di opere esemplificative del rinnovamento artistico avvenuto in Toscana alle soglie del XX secolo, quando l’esempio dei maestri macchiaioli divenne modello ineludibile per l’elaborazione di nuovi linguaggi figurativi da parte dei giovani toscani, primi fra tutti Plinio Nomellini presente con ben cinque quadri tra cui L’Orda accolta con entusiasmo alla Biennale veneziana del 1905.

Allestita presso la Pinacoteca Crociani, unico museo della Fondazione Musei Senesi che nasce da una collezione privata, la mostra intende inaugurare una serie di esposizioni temporanee che permettano di valorizzare l’attività collezionistica d’eccellenza in ambito sia pubblico che privato.

Il catalogo è edito da Silvana Editoriale.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente al Museo Civico Pinacoteca Crociani (Via Ricci, 10 - tel. 0578 717300), oppure telefonare allo 0578 757341 (Pro Loco Montepulciano)
È possibile l'apertura su prenotazione per gruppi di almeno 10 persone

Immagine: Giovanni Fattori - Contadina fra i pioppi - olio su tavola – 1875

Per contatti stampa
Antonella Tognazzi, Fondazione Musei Senesi, 0577 530164
Diego Mancuso, Comune di Montepulciano, 340 7268935

Agenzia Freelance per Fondazione Musei Senesi
Sonia Corsi 335 1979765
Eleonora Sassetti 335 1979742
Natascia Maesi 335 1979414
sienanews@iol.it

Inaugurazione 24 Aprile 2010

Museo Civico e Pinacoteca P.F. Crociani
via Ricci, 10 (Palazzo Neri Orselli) - Montepulciano (SI)
orario di visita: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 20 con orario continuato
il sabato e la domenica dalle ore 10 alle ore 22 sempre con orario continuato. Chiuso il lunedì.
Biglietto: intero € 7; ridotto € 5

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