Granular Synthesis
Mario Merz
David Moss
Shen Wei
Frederic Flamand
Ai Weiwei
Cesar Brie
Santasangre
Gruppo Nanou
Letizia Renzini
Marina Giovannini
Cristina Rizzo
Fabrice Lambert
Alessandro Carboni
Young-Ho Nam
Nacera Belaza
Luisa Cortesi
Massimo Barzagli
Jan Fabre
La XVII edizione del festival 'Europa - Mediterraneo - Oriente', indaga percorsi, nessi, suggestioni, ma anche differenze, tra Occidente e Oriente, privilegiando in particolare il lavoro di coreografi, registi, musicisti, artisti e studiosi sensibili al rapporto arte e scienza, artefici di nuovi paradigmi estetici, oltre il concetto classico di discipline artistiche. Tra gli artisti scelti per questa edizione Granular Synthesis, Mario Merz, David Moss, Shen Wei, Frederic Flamand, Ai Weiwei, Cesar Brie, Santasangre...
La XVII edizione del festival Fabbrica Europa, “Europa<->Mediterraneo<->Oriente”, indaga percorsi, nessi, suggestioni, ma anche differenze, tra Occidente e Oriente, privilegiando in particolare il lavoro di coreografi, registi, musicisti, artisti e studiosi sensibili al rapporto arte e scienza, artefici di nuovi paradigmi estetici, oltre il concetto classico di discipline artistiche.
Le modulabili frontiere della ricerca tra arte e scienza permettono ai suggestivi spazi della Stazione Leopolda di accogliere La spirale appare, un’opera totale di Mario Merz, figura di spicco del movimento Arte povera, creata con ferro, fascine di legno, vetro, neon e giornali e incentrata sulla relazione tra arte, matematica e cosmologia (6-25/5); Areal, una performance/installazione multisensoriale dei Granular Synthesis che, con la loro arte multimediale, invitano a una riflessione sul fenomeno naturale della luce e del suono attraverso elettronica e nuove tecnologie (6/5); la spazializzazione del suono è alla base anche di The Table of Earth, il nuovo progetto in prima assoluta di e con David Moss, esponente tra i più innovativi della scena musicale contemporanea: un tavolo sonoro e interattivo, una sorta di tappeto volante musicale, realizzato attraverso la ricerca della struttura Tempo Reale (13,14/5).
Lo sguardo che attraversa Oriente e Occidente trova corpo nel percorso artistico e umano di quattro maestri: il cinese Shen Wei, coreografo, danzatore, regista, pittore e designer, presenta il trittico Re–(I, II, III) interpretando le suggestioni di tre impenetrabili, misteriose e affascinanti società, Tibet, Cambogia e Cina (15/5); della Shen Wei Dance Arts è inoltre la cura di un progetto formativo, il primo in Europa sotto la supervisione del maestro cinese, articolato in una serie di masterclass con 20 danzatori e finalizzato alla creazione di Mycelial Sketches, in scena a Firenze (6,7,8/5) e poi a Milano; il coreografo belga Frédéric Flamand, con il Ballet National de Marseille e la collaborazione del cinese Ai Weiwei (artista, architetto, critico, considerato l’icona di una Cina ribelle), propone in prima nazionale e in collaborazione con il 73° Maggio Musicale Fiorentino, La verité 25 x par seconde, una riflessione sulla mutazione della percezione, sull’ambiguità del rapporto verità/menzogna e sullo stato del corpo in rapporto alle evoluzioni tecnologiche (20-22/5); il belga Jan Fabre porta in scena Another Sleepy Dusty Delta Day, uno studio sulla morte e sull’amore.
Una installazione con trenini sul pavimento e uccelli in gabbia appesi al soffitto fa da sfondo alla protagonista che sembra asservirsi a una logica meccanica che sfigura il corpo in oggetto di trasporto, per poi esplodere in una follia d’amore e in un terrore del vuoto che porta alla distruzione (12,13/5); César Brie presenta in prima assoluta Albero senza ombra, uno spettacolo fra tradizione e ricerca che si rifà al drammatico episodio della strage di campesinos perpetrata nel 2008 in Bolivia dagli squadroni della morte (11-15/5).
C’è anche spazio per le nuove generazioni, con una selezione di gruppi tra i più interessanti del momento nel panorama italiano, come, tra gli altri, i recenti vincitori del Premio Ubu Santasangre, l’apprezzato Gruppo Nanou, ma anche la coppia Letizia Renzini/Marina Giovannini, la stimata Cristina Rizzo e, nel panorama internazionale, Fabrice Lambert, Alessandro Carboni, la coreana Young-Ho Nam e la franco-algerina Nacera Belaza, premiata in Francia come “rivelazione coreografica 2008”.
Varie anche le proposte musicali che, indagando le sonorità tra Cina, Mongolia, India e Giappone oltre a quelle dell'Asia Centrale e del Caucaso, guardano alla tradizione ma anche all'elettronica e alle nuove tecnologie.
Non mancano infine incontri, dibattiti e tavole rotonde sui principali temi e linee guida del festival, espressi dagli artisti presenti e dagli ospiti invitati per l’occasione.
Il programma completo è online all'indirizzo http://www.ffeac.org
Ufficio Stampa
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Assistenti: Giedre Bagdziunaite e Chiara Fontanella
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Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee
Borgo degli Albizi 15, 50122 Firenze – Italia. Tel +39 055 2480515 / 2638480 Fax +39 055 2479757
Inaugurazione 6 maggio 2010, ore 17
c/o Stazione Leopolda, con Luisa Cortesi / Massimo Barzagli
Stazione Leopolda e altri luoghi, Firenze
Biglietti da 10 a 25 €
Per gli spettacoli di danza e di teatro si consiglia la prenotazione