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Monticchiello (SI)
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Teatro Povero
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19/7/2002

Teatro Povero

Piazza, Monticchiello (SI)

Tepopotratos Museum. Autodramma scritto e realizzato dalla gente del paese. Torna puntuale il 20 luglio nella piazzetta del teatro il nuovo autodramma della comunita' monticchiellese.


comunicato stampa

COMPAGNIA DEL TEATRO POVERO DI MONTICCHIELLO

'TEPOPOTRATOS MUSEUM'
36° autodramma scritto e realizzato dalla gente del paese

Con il sostegno di Monte dei Paschi di Siena - Provincia di Siena

Torna puntuale il 20 luglio nella piazzetta del teatro il nuovo autodramma della comunità monticchiellese.
Potremmo definire lo spettacolo 2002 come uno spettacolo ''in tempo reale''; dopo 35 anni di teatro, la scomparsa di Rino Grappi e l'imminenza dell'apertura del Museo del teatro delle tradizioni popolari, Monticchiello si concede una riflessione sulla propria identità.

E' un destino dei centri abitati, grandi o piccoli che siano, identificarsi con edifici simbolo: mura, torri, palazzi pubblici, chiese, residenze del signore di turno, secondo l'alternarsi di paci e guerre, splendore o decadenza dei luoghi. A Monticchiello, tra gli edifici 'storici' ha occupato un posto non trascurabile il GRANAIO DELLA FATTORIA; vasto, con le sue belle architetture, acciambellato all'ombra della chiesa prepositurale, raccoglieva annualmente la parte padronale del raccolto di grano che si accumulava attraverso il rito suggestivo dell'arrivo dei carri e dello scarico dei sacchi. Andato in decadenza con la fine della mezzadria il complesso è stato acquistato dalla Compagnia del Teatro che ne ha fatto sede delle sue attività. Presto una parte dell'edificio ospiterà stabilmente il Museo del Teatro Popolare Tradizionale Toscano, voluto e propiziato dalla cooperativa del teatro e inserito nel circuito dei musei senesi.

Lo spettacolo prende spunto da questo evento, sentito dalla comunità come un segno di contraddizione, occasione di compiacimento ma anche di inquietudine e persino di rigetto. Il museo per quel tanto di 'mortuario' che comporta è avvertito come l'immagine speculare del presente della comunità che si interroga sul proprio futuro, sulla propria identità, sulla stessa possibilità di sopravvivenza via via che si fanno più labili e remoti i legami col passato e sempre più precari i rapporti con la modernità.
La civiltà contadina è finita, tanto che si è deciso di racchiuderla in un museo.
E allora sarà proprio il museo a divenire la pietra tombale di quel teatro, che proprio nella radice contadina ha trovato finora il motivo portante e originante' Se non è l'identità contadina quella che muove la comunità di Monticchiello ad avere voglia di autorappresentarsi dentro una piazza, può essere qualcos'altro, e cosa'
L'identità di questa comunità, in questo momento, si misura attraverso l'esperienza del teatro, che ancora non si sa quanto e per quanto riuscirà a contenere la chiave della propria radice.
Teatro e vita comunitaria si trovano ancora una volta strettamente connessi nel presagio di un impoverimento inarrestabile, fino all'estinzione non solo del tessuto sociale ma anche della vocazione alla creatività e alla spontaneità del teatro.

Ma tuttavia la sofferta risposta finale non lascia dubbi: il 'rito' vivo del teatro una volta innescato non può essere interrotto, bisogna continuamente riannodare il filo dell'espressione del sentire comune.
Lo spettacolo torna, quindi, ancora una volta, a proporsi in forma compiuta e attuale, per quanto problematica e sofferta come 'autodramma' della comunità.

TEATRO POVERO DI MONTICCHIELLO
info 0578 755118

MONTICCHIELLO (PIENZA) - PIAZZA DEL TEATRO

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