Progetto multimediale per Gamelan balinese, piccola orchestra, coro e immagini di Andrea Centazzo. Nella piazza del Duomo della citta' di Udine, in anteprima mondiale, si sviluppera' un'azione spettacolare che inglobera' l'architettura, i colori e le suggestioni del luogo per elevare la citta' a potente elemento espressivo. Udine 'teatro urbano', dunque, per un'opera destinata a lasciare il segno...
Progetto multimediale per Gamelan balinese, piccola orchestra, coro e immagini di
ANDREA CENTAZZO
"ESTATE IN CITTA'"
ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI UDINE
ANTEPRIMA MONDIALE
24-25 LUGLIO 2002 ORE 22:30
Sacred Shadows è una produzione multimediale che segue il percorso di
integrazione dei linguaggi già utilizzato da Andrea Centazzo per opere
teatrali di grande impatto spettacolare e di entusiasta successo di
pubblico e critica quali Tina (dedicata a Tina Modotti), Simultas (opera
conclusiva di Bologna 2000, capitale Europea della cultura, Memento
(opera sul Patriarcato di Aquileia) e Anmin (performance multimediale
portata in tournéè nelle maggiori città degli Stati uniti).
Esperto conoscitore della materia, Centazzo ha concepito il suo nuovo
show totalmente in funzione dello spazio urbano, curando a 360°
l'aspetto architettonico, visivo, musicale e danzante. Nella piazza del
Duomo della città di Udine, in anteprima mondiale, si svilupperÃ
un'azione spettacolare che ingloberà l'architettura, i colori e le
suggestioni del luogo per elevare la città a potente elemento
espressivo. Udine "teatro urbano", dunque, per un'opera destinata a
lasciare il segno...
Dall'ispirazione fulminante nella magica isola di Bali, davanti alle
danze al lume di candela in sperduti villaggi dell'interno, al suono
dolcemente ipnotico dell'orchestra Gamelan balinese CUDAMANI ospite
dello spettacolo, si delinea un percorso compositivo che propone tre
piani alternati o simultanei di fruizione:
La musica.
L'orchestra gamelan di Bali è il cuore pulsante del percorso sonoro di
Sacred Shadows. I Balinesi, insieme ad un organico di 6 musicisti e allo
stesso Centazzo che ritorna alle percussioni proprio con questo
progetto, suonano le composizioni dell'autore, appartenenti alla
tradizione occidentale e che mescolano, con grande sapienza, il loro
sistema pentatonale (scala di 5 note) con il nostro cromatico (scala di
12), il loro sistema metrico fasico e il nostro metrico matematico. Mai
finora musicisti balinesi avevano eseguito la partitura di un
compositore occidentale, scritta in forma che non appartenga al loro
mondo musicale. In questo, lo spettacolo di Centazzo è completamente
sperimentale e innovativo.
L'immagine
Le grandi proiezioni sulle facciate dei palazzi circostanti il Duomo -
46 x 45 metri l'una, 40 x 20 l'altra, con all'interno 2 immagini video di
10 x 8 metri - raccontano i continenti lontani, culture "altre", ma
esprimono anche un'urbanizzazione contemporanea in un continuo gioco di
rimando tra passato e futuro. Nel contesto spettacolare il Duomo diventa
un tempio indù o una piramide egizia, in scala naturale, e la piazza
diventa uno schermo gigante con i suoi palazzi. Le immagini, girate da
Andrea Centazzo nei villaggi di Bali, nelle foreste del Madagascar, nei
Canyon dell'Arizona e nelle caverne del Nevada, si intrecciano con
quelle dell'astrattismo digitale computerizzato. L'affascinante mix
finale tra video e pellicola e' affidato a Paolo Gualdi di
Grandimmagini, gia' collaboratore di Peter Greenaway
Lo spazio e il movimento. Musicisti e danzatore balinese, si collocano
in spazi aperti di grandi dimensioni: la fruizione dell'evento non è
più per lo spettatore, dunque, statica e unidirezionale, ma dinamica e
aperta ad una lettura circolare. Conclude Centazzo: : "Dagli sciamani
indiani alle fattucchiere televisive, si reitera comunque sempre il
bisogno dell'uomo di impadronirsi della sua sorte, di possedere la
premonizione, di armonizzare la psiche con la fisicità . La storia del
concetto di magia in Occidente vale come misura protettiva anche da quel
diverso malanno che è la infedeltà radicale alla polemica antimagica
della nostra civiltà , con la conseguente abdicazione davanti ai
prestigi della magia".
In caso di maltempo lo spettacolo sarà spostato al Teatro Nuovo
"Giovanni da Udine", già cornice del successo di "Memento" nel 2000.
Per maggiori informazioni sull'autore, che recentemente ha ottenuto la
cittadinanza americana per "straordinari meriti artistici", si può
consultare il sito ufficiale.
Ufficio stampa:
Maria Longo - pongmary@iol.it
Elisabetta Castiglioni
Gianmatteo Pellizzari - sandcreek@libero.it
Piazza del Duomo, Udine