Palazzo Piacentini
San Benedetto del Tronto (AP)
via del Consolato

Homeless
dal 26/7/2002 al 12/9/2002

Segnalato da

galmarconi




 
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26/7/2002

Homeless

Palazzo Piacentini, San Benedetto del Tronto (AP)

Homeless presenta al pubblico una selezione di opere dalla collezione Bianchini, ordinate e scelte secondo una prospettiva precisa: mettere a fuoco le contaminazioni linguistiche, culturali, sociali, tecnologiche, politiche, etniche e religiose che alimentano il nostro presente e che hanno dato origine, mescolandosi con esperienze artistiche di un passato recente, a nuovi modelli o “maniere internazionali”. A cura di Gloria Gradassi


comunicato stampa

Modelli e maniere internazionali dalla Collezione Bianchini

A cura di Gloria Gradassi

Artisti

Mario Airò, Francis Alÿs, Angelo Armentano, Betty Bee, Vanessa Beecroft, Bianco-Valente, Jhon Bock, Maurizio Cattelan, Loris Cecchini, Giuseppe Chiari, Mat Collishaw, Carsten Höller, Annika Larsson, Urs Lüthi, Carsten Nicolai, Luigi Ontani, Luca Pancrazzi, Emilio Prini, Sergio Sarra, Mario Schifano, Santiago Sierra, Nedko Solakov, Padrig Timoney, Mike Tyler, Xavier Veilhan, Mark Wallinger, Sisley Xhafa.

Homeless presenta al pubblico una selezione di opere dalla collezione Bianchini, ordinate e scelte secondo una prospettiva precisa: mettere a fuoco le contaminazioni linguistiche, culturali, sociali, tecnologiche, politiche, etniche e religiose che alimentano il nostro presente e che hanno dato origine, mescolandosi con esperienze artistiche di un passato recente, a nuovi modelli o “maniere internazionali”. Gli artisti che hanno operato in questa direzione hanno inventato un linguaggio della contemporaneità, globalizzato e sovranazionale, in grado di declinare al presente molteplici visioni della realtà, riconducibili a problematiche geografiche e culturali, individuali o collettive.

Renato Bianchini, collezionista e personaggio attivo da anni nel mondo dell’arte, ha seguito tali vicende in modo attento e tempestivo, in alcuni casi contribuendo direttamente, con passione ed intelligenza, al loro evolversi, attraverso mostre, amicizie ed incontri. In ambito italiano la collezione Bianchini è uno di quei rari casi all’altezza di un presente internazionale, costituita su scelte calibratissime e ponderate. E’ proprio questa lucida selezione, operata su un materiale ancora caldo e in ebollizione, che rende questa collezione un caso interessante per la sua chiarezza strutturale e perché segnala, in modo coerente e nel momento stesso del loro farsi, l’esistenza di nuovi modelli o “maniere internazionali” che hanno prodotto e producono un linguaggio sradicato, homeless, perfettamente sovrapposto al reale, aperto e destrutturato.

L’arte di queste nuove “maniere internazionali” affronta una realtà in subbuglio, sollecitata quotidianamente da shocks sociali e culturali, eventi che mutano geografie e abitudini, e che immettono in un unico circolo differenti temperature umane e mentali. Su quest’onda, le ricerche degli artisti oscillano tra i poli opposti di un edonistico e a volte tragico individualismo e la necessità di un intervento nel sociale. Registri che a volte sconfinano uno nell’altro alimentando tessiture sempre più complesse della cultura contemporanea e l’idea di un presente che appare nelle forme di disordine, sconfinamento, conflitto, contraddizione, instabilità e movimento.

Homeless vuole essere una definizione per questo stato di cose, un incrocio di linguaggi aperti che continuamente confluiscono ed emergono dal tessuto del reale contaminandosi in esso, linguaggi “senza tetto”, che narrano infinite storie intrecciate sottilmente.

La mostra si snoderà nei sedici ambienti di un edificio che è stato una casa e ne conserva la struttura, con stanze incastrate una nell’altra, come concettualmente lo sono i lavori degli artisti. La mostra “senza tetto” trova in questo percorso labirintico, la sua location ideale, varca la soglia dell’universo privato, invadendolo con la stessa forza e l’intensità con cui l’informazione quotidianamente irrompe nei nostri microcosmi mostrandoci un mondo sempre più piccolo e culturalmente omogeneo. L’individualità qui si misura con prospettive globali. L’allarme è lanciato: Homeless ha trovato casa!

Inaugurazione: sabato 27 luglio 2002 ore 19

Orario 18/24 lunedì chiuso

PALAZZO BICE PIACENTINI
CENTRO ARTE CONTEMPORANEA
via del Consolato
San Benedetto del Tronto (AP)

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