Mattia Barbieri
Samuele Belloni
Matteo Cremonesi
Francesco Fossati
Francesco Locatelli
Silvia Negrini
Eleonora Sanvito
Marco Paganini
Marco Pagliardi
Danilo Vuolo
Federica Boragina
Mattia Barbieri
I dieci artisti in mostra sono stati invitati a presentare una serie di opere composta da cinque lavori, come una catena di cinque anelli; ma il filo che lega ogni anello e' stato tagliato... Da un'idea di Francesco Fossati e Mattia Barbieri.
Studio Apeiron è lieto di presentare Edition of 5, un progetto espositivo ideato da Francesco Fossati e Mattia Barbieri.
Cinque serie di opere, cinque opere in serie.
Il fulcro concettuale è l’idea di serie: in latino sèries indica una catena di oggetti, l’uno attaccato all’altro. Le opere in serie sono, infatti, una collezione, in numero variabile, di lavori artistici accomunati da elementi tecnici, estetici e/o semantici. Gli artisti coinvolti, Mattia Barbieri, Samuele Belloni, Matteo Cremonesi, Francesco Fossati, Francesco Locatelli, Silvia Negrini, Eleonora Sanvito, Marco Paganini, Marco Pagliardi e Danilo Vuolo sono stati invitati a presentare una serie di opere composta da cinque lavori, come una catena di cinque anelli; ma il filo che lega ogni anello è stato tagliato.
Proprio come suggerisce il significato del verbo sèrere, derivante da sèries, questi fili sono stati intrecciati, legati, generando una nuova catena. Il risultato è cinque serie di opere.
In questo modo si sfidano le regole della logica seriale e si incoraggia un dialogo fra le opere e le ricerche dei singoli artisti.
Inoltre questo tentativo agisce superando i confini fisici di ogni opera, la quale, nell’incontro con le altre, assume una nuova forma, diviene un assemblage.
Osservando i cinque assemblages, essi hanno caratteristiche similari: si tratta di una nuova serie? Forse, ma non è poi così importante definire il risultato finale; quel che conta è l’intreccio, l’incontro, lo scambio fra il simile e il diverso.
L’eco ludico riecheggia, come in quei giochi estivi in cui si cercano le differenze.
Federica Boràgina
Dieci sono gli artisti, cinquanta sono i lavori, quattro le pareti di una stanza; cinque le pareti della nostra galleria. i dieci artisti hanno prodotto serialmente 5 opere da disporre su quattro pareti. La quinta è puramente virtuale, artificiale.
Lo sfondamento, l’apertura e la moltiplicazione sono i protagonisti di questo allestimento che prevede una serialità concatenata. Si propone la prima parete e le altre quattro in replica. Cinque sono le opere e le pareti. Le cinque nazioni del rugby hanno come protagonisti energumeni che sfondano. Sfondare una parete, da quattro ricavarne cinque. Miracoloso, ma mai quanto Gesù. Verità e finzione, capire qual è stata la prima delle cinque oppure l’ultima delle tre. Non dev’essere difficile individuare il suggerimento di una parete inventata, ma qual è la vera?
L’apertura e il primato di nascita, è questo l’interrogativo che si pone tra uno stipite e una cornice, un angolo e il rettangolo. Rettangolo è la parete, rettangolo è il quadro, in ogni caso qualunque sia la parte, il ruolo richiede partecipazione alla finzione. Il Trompe l’oeil crea un muro, ma rientra nei limiti dei quadri, espandendosi gioca e dichiara il suo essere artificio. La differenza che passa tra seriamente e serialmente è di una sola lettera; come quella che passa tra le quattro e le cinque pareti è di un solo numero.
Mattia Barbieri
Inaugurazione: Giovedì 24 Giugno 2010 ore 18.30
Studio Apeiron
via Roma, 47 - Macherio (MB)
orari: tutti i giorni su appuntamento