'Dal margine al centro' oltre i confini del disagio'. Il programma di questa edizione si pone come obiettivo il tema del margine e del superamento dei limiti del disagio, occupandosi di riqualificazione delle periferie, di integrazione dell'handicap e di opportunita' di tradurre condizioni marginali in nuova centralita' a partire dal recupero di un mercato coperto (di recente realizzazione) attualmente dimesso.
'Dal margine al centro' oltre i confini del disagio'
La manifestazione SCARTI, curata dal Laboratorio Progetto Cultura, nella sua prima edizione, ha messo in risalto un nuovo modo di focalizzare l'attenzione sei temi più importanti che investono le nostre città ed il nostro territorio. A partire dall'originalità di mettere in evidenza l'abbandono di alcuni luoghi che pure sono appartenuti alla vita della città , la manifestazione, attraverso una serie di eventi che investono in maniera sensibile il mondo dell'arte della cultura e dello spettacolo, pone alla discussione della città e dell'intero territorio di appartenenza temi di indiscutibile valore.
Per l'edizione del 2001 l'attenzione è stata posta ai materiali residuali ed al tema del riciclo; artisti, compagnie di spettacolo teatrale, musicisti e performer di ogni genere hanno animato le giornate degli SCARTI recuperando il vecchio mattatoio di Apricena dimesso da alcuni anni.
Il programma ha riscontrato un successo al di là delle attese degli organizzatori e soprattutto della stessa Amministrazione che ne ha patrocinato la realizzazione, tanto da essere inserito come uno degli eventi nazionali per la Settimana Nazionale della Cultura (curata dal Ministero per i Beni e per le Attività Culturali) il cui catalogo è stato presentato dal Ministero in occasione del Salone del Libro di Torino lo scorso maggio.
Quest'anno il programma si pone come obbiettivo il tema del margine e del superamento dei limiti del disagio, occupandosi di riqualificazione delle periferie, di integrazione dell'handicap e di opportunità di tradurre condizioni marginali in nuova centralità a partire dal recupero di un mercato coperto (di recente realizzazione) attualmente dimesso.
Il margine, per definizione, è qualcosa che si colloca al limite, lontano dal centro, talvolta però, proprio per sua intrinseca forza, finisce per diventare luogo di nuove centralità . Ne sono significativa testimonianza alcune parti di città che, nella crescita delle nuove espansioni, si sono trasformate da originarie periferie, quali erano, in poli di nuova attrazione.
Così come accade sul finire di un epoca, quando la conclusione di un periodo storico apre lo spazio alle prospettive di un nuovo ciclo, è il momento di passaggio a segnare contemporaneamente la fine ed il principio, quella morte che, in quanto tale, offre il suo trascorso alla nascita di una nuova vita.
Così come il luogo di 'frontiera' è quello più denso di ricchezza e di culture molteplici, all'interno del quale convivono appartenenze plurali, identità multiple di popoli che altrove esprimono una centralità altra e, talvolta conflittuale.
Così come la marginalità , nella quale troppo spesso la società contemporanea confina le espressioni non omologate, conquista progressivamente le ragioni del proprio riscatto con la forza di quella stessa identità nella quale con arrogante superficialità è stata reclusa.
Così come, infine, sono i confini del disagio a generare la ricchezza di nuove forme di adattamento che, nella povertà delle proprie limitazioni, manifesta la straordinaria forza di un valore aggiunto.
La crisi dei valori della contemporaneità può, in questo senso, può essere letta come perdita di punti di riferimento, all'interno dei quali non distinguiamo più il margine dal centro, il dentro dal fuori, il luogo dal territorio, il locale dal globale, il punto dalla superficie, in una sovrapposizione ormai generalizzata di senso e di ruoli per i quali ogni volta siamo costretti a ri-scrivere il significato di tutte le cose.
Per l'edizione 2002, promossa dalla Amministrazione comunale di Apricena e dalla Provincia di Foggia, con il patrocinio del Parco Nazionale del Gargano e dell'Orine degli Architetti della provincia di Foggia), sono stati invitati ad allestire gli spazi artisti ed architetti provenienti da varie regioni: Francesco GRANITO (Coordinatore generale Bari), con la collaborazione di Osvaldo Cardella, Lucio ROSATO (Pescara), Ermano FLACCO (Pescara), Nando GRANITO (Apricena FG) Matteo ACCARINO (Foggia), Vito CAPONE (Foggia), Nicola LIBERATORE (Foggia), Michele CARMELLINO (Foggia), Claudio VINO (Bari), Maurizio DE FEO (Gioia del Colle BA), Sergio IMPERIO (Foggia), Fabrizio MARTINELLI (Lecco), Domenico CARDELLA (Vicenza), Calogero BARBA (Caltanissetta), Paolo DE SANTOLI (Terlizzi BA), Antonio STOICO (Apricena FG), Anna DE CATA (Roma), Milena L'ANNUNZIATA (Matera), Nicola STOICO (Apricena FG), Giuseppe DI LULLO (Apricena FG), Francesco GENGHI (Bari).
per informazioni:
Labiratorio progetto cultura
via F. Cavallotti, 19 - Apricena FG - tel. 0882644143
E-mail: labprogetto@tiscalinet.it