Selim Abdullah
Hans Arp
Kengiro Azuma
Abbondio Bagutti
Giovan Battista Bagutti
Attilo Balmelli
Paolo Bellini
Adriana Beretta
Edoardo Berta
Anna Bianchi
Giovanni Bianconi
Filippo Boldini
Giuseppe Bolzani
Carlo Bossoli
Edoardo Bossoli
Serge Brignoni
Miro Carcano
Carlo Innocenzo
Carloni
Carlo Carra'
Francesco Catenazzi
Massimo Cavalli
Pietro Chiesa
Alfredo Chighine
Ugo Cleis
Giovanni B. I. Colomba
Camille J. B. Corot
Jean Corty
Carlo Cotti
Enrico Della Torre
Edmondo Dobrzanski
Edouard E. Doigneau
Max E. Eisenhut
Sergio Emery
Ignaz Epper
Max Ernst
Adolfo Feragutti-Visconti
Renzo Ferrari
Aldo Ferrario
Luisa Figini
Felice Filippini
Giuseppe Foglia
Fiorenzo Fontana
Franco Francese
Filippo Franzoni
Samuele Gabaglio
Gabai
Giovanni Genucchi
Bernardino
Giani
Mario Gilardi
Piero Gilardi
Piero Giunni
Guido Gonzato
George Grosz
Carlo Gulminelli
Walter Helbig
Ferdinand Hodler
Max Huber
Wifredo Lam
Cesare Lucchini
Mino Maccari
Gino Macconi
Giambattista Maderni
Rudolf Maeglin
Leo Maillet
Pompilio Mandelli
Marino Marini
Mario Marioni
Albert Marquet
Arturo Martini
Simonetta Martini
Galliano Mazzon
Paolo Mazzuchelli
Giuseppe Mentessi
Gianni Metalli
Rolf Meyer
Ruth Meyer
Theobald Modespacher
Ubaldo Monico
Luigi Monteverde
Ennio Morlotti
Ernst M. Musfeld
Anita Nespoli
Bruno Nizzola
Giancarlo Ossola
Nicola Palizzi
Gianni Paris
Tancredi Parmeggiani
Bernardino Pasta
Aldo Patocchi
Fritz Pauli
Gino Pedroli
Gregorio Pedroli
Apollonio Pessina
Bottega del Petrini
Gianriccardo Piccoli
Fausto Pirandello
Adriano Pitschen
Domenico Pozzi
Ambrogio Preda
Carlo Quaglia
Mario Radice
Rolando Raggenbass
Imre Reiner
Mario Ribola
Hans Richter
Antonio Rinaldi
Luigi Rossi
Remo Rossi
Pietro Salati
Alberto Salvioni
Augusto Sartori
Johannes R. Schurch
Pierino Selmoni
Telemaco Signorini
Mario Sironi
Anita Spinelli
Daniel Spoerri
Cesare Tallone
Vittorio Tavernari
Francesco Torriani
Francesco Innocenzo Torriani
Giuseppe Antonio Maria Torricelli
Luciano Uboldi
Max Uehlinger
Vincenzo Vela
Lorenzo Viani
Marianne von Werefkin
Max Weiss
Walter Kurt Wiemken
Samuel Wulser
Simone Soldini
180 opere d'arte, che spaziano dal XVI al XXI secolo, illustrano le collezioni del Museo d'arte Mendrisio in una mostra all'interno degli spazi di recente restaurati dello storico Complesso di San Giovanni. Due linee guida emergono dalla raccolta: un filone storico regionale e una visione completa sul Novecento ticinese.
A cura di Simone Soldini
180 opere d’arte, che spaziano dal XVI al XXI secolo, illustrano le collezioni del Museo
d’arte Mendrisio in una mostra all’interno degli spazi di recente restaurati dello storico
Complesso di San Giovanni. Autori importanti nella storia artistica locale, ma anche classici
dell’arte moderna: un patrimonio che si è andato man mano arricchendo e che oggi conta,
grazie al recente arrivo di consistenti depositi, oltre 2’500 opere.
Nei 28 anni trascorsi dalla sua creazione, nel 1982, caduta in concomitanza con la
presentazione della prima e determinante acquisizione – la donazione Grigioni –, il Museo
d’arte Mendrisio è riuscito con perseveranza a costituire una raccolta artistica di assoluto
valore in ambito locale.
Nascita e sviluppo del Museo d’arte Mendrisio si intrecciano con i lavori di restauro del
complesso di San Giovanni, monumento fondamentale nella storia di Mendrisio. Il suo
progressivo recupero ha significato, di pari passo, il progressivo potenziamento dell’istituto
museale mendrisiense. Il completamento, negli ultimi sette anni, del restauro del
complesso ha consentito all’istituto un ampliamento sia dei depositi che degli spazi
espositivi. Oggi il Museo d’arte Mendrisio è una realtà, a livello cantonale, consolidata e
affermata.
Le sue collezioni si sono formate nei decenni grazie alle acquisizioni volute dal Municipio e,
soprattutto, grazie alle donazioni e ai depositi che hanno concluso esposizioni
monografiche o tematiche. La crescita di una collezione dipende principalmente dall’attività
espositiva – mirata – che un Museo persegue nel tempo, e così è stato e vale tuttora per il
Museo di Mendrisio. La presentazione in mostre monografiche di autori moderni e
contemporanei gli ha consentito di annettere fondi spesso significativi della loro opera. Un
impegno premiato con l’arrivo di fondi cospicui come – per citare gli esempi maggiori –
quello dedicato al pittore Pietro Chiesa, figura di riferimento dell’arte ticinese dalla fine
dell’800 alla metà del ‘900, e soprattutto come quello dell’artista-gallerista Gino Macconi,
che con il suo apporto arricchisce il Museo con materiali che danno un ampio affresco sulla
storia artistica locale (in special modo del ‘900), oltre a fornire alcuni interessanti documenti
di artisti – in particolare italiani – dell’arte moderna europea.
Spiccano all’interno della collezione alcune linee guida. Ne indichiamo due in particolare:
da un canto un filone storico regionale; dall’altro, una visione completa sul Novecento
ticinese. Una raccolta di opere antiche permette quindi di costruire, partendo da lontane
origini, una microstoria artistica del territorio che lungo i secoli ci conduce dalla bottega
secentesca dei Torriani, attraverso la produzione dei petrineschi, di Giovan Battista
Bagutti, di Bernardino Pasta, di Antonio Rinaldi, di Pietro Chiesa, fino nel cuore del 900
grazie ai fondi di due protagonisti della storia regionale come Guido Gonzato e Giuseppe
Bolzani. Ma, come detto, baricentro della collezione rimane il ‘900 ticinese (o meglio, in
Ticino), documentato in tutte le sue figure maggiori; figure che innescano a loro volta filoni
tematici, seguendo i quali si possono leggere e variamente interpretare l’arte e la storia del
territorio ticinesi: il carattere specifico di una provincia influenzata sì dalla cultura di origine,
ma anche fortemente da una componente proveniente dal nord.
A un criterio cronologico si accompagna, soprattutto in sede di catalogo, un criterio
settoriale per filoni tematici e linguistici. Il catalogo che accompagna la mostra si divide
quindi in nove sezioni storico-tematiche, ognuna delle quali viene introdotta da una
sintetica lettura critica, e riunisce le immagini di 180 opere, tra le quali quelle di 128 autori.
Artisti in catalogo e in mostra:
Selim Abdullah, Hans Arp, Kengiro Azuma, Abbondio Bagutti, Giovan Battista Bagutti, Attilo Balmelli,
Paolo Bellini, Adriana Beretta, Edoardo Berta, Anna Bianchi, Giovanni Bianconi, Filippo Boldini,
Giuseppe Bolzani, Carlo Bossoli, Edoardo Bossoli, Serge Brignoni, Miro Carcano, Carlo Innocenzo
Carloni, Carlo Carrà, Francesco Catenazzi, Massimo Cavalli, Pietro Chiesa, Alfredo Chighine, Ugo Cleis,
Giovanni B. I. Colomba, Camille J. B. Corot, Jean Corty, Carlo Cotti, Enrico Della Torre, Edmondo
Dobrzanski, Edouard E. Doigneau, Max E. Eisenhut, Sergio Emery, Ignaz Epper, Max Ernst, Adolfo
Feragutti-Visconti, Renzo Ferrari , Aldo Ferrario, Luisa Figini, Felice Filippini, Giuseppe Foglia, Fiorenzo
Fontana, Franco Francese, Filippo Franzoni, Samuele Gabaglio (Gabai), Giovanni Genucchi, Bernardino
Giani, Mario Gilardi, Piero Gilardi, Piero Giunni, Guido Gonzato, George Grosz, Carlo Gulminelli, Walter
Helbig, Ferdinand Hodler, Max Huber, Wifredo Lam, Cesare Lucchini, Mino Maccari, Gino Macconi,
Giambattista Maderni, Rudolf Maeglin, Leo Maillet, Pompilio Mandelli, Marino Marini, Mario Marioni, Albert
Marquet, Arturo Martini, Simonetta Martini, Galliano Mazzon, Paolo Mazzuchelli (PAM), Giuseppe
Mentessi, Gianni Metalli, Rolf Meyer, Ruth Meyer, Theobald Modespacher, Ubaldo Monico, Luigi
Monteverde, Ennio Morlotti, Ernst M. Musfeld, Anita Nespoli, Bruno Nizzola, Giancarlo Ossola, Nicola
Palizzi, Gianni Paris, Tancredi Parmeggiani, Bernardino Pasta, Aldo Patocchi, Fritz Pauli, Gino Pedroli,
Gregorio Pedroli, Apollonio Pessina, Bottega del Petrini, Gianriccardo Piccoli, Fausto Pirandello, Adriano
Pitschen, Domenico Pozzi, Ambrogio Preda, Carlo Quaglia, Mario Radice, Rolando Raggenbass, Imre
Reiner, Mario Ribola, Hans Richter, Antonio Rinaldi, Luigi Rossi, Remo Rossi, Pietro Salati, Alberto
Salvioni, Augusto Sartori, Johannes R. Schürch, Pierino Selmoni, Telemaco Signorini, Mario Sironi, Anita
Spinelli, Daniel Spoerri, Cesare Tallone, Vittorio Tavernari, Francesco Torriani, Francesco Innocenzo
Torriani, Giuseppe Antonio Maria Torricelli, Luciano Uboldi, Max Uehlinger, Vincenzo Vela, Lorenzo Viani,
Marianne von Werefkin, Max Weiss, Walter Kurt Wiemken, Samuel Wülser
Conferenza stampa: giovedì 16 settembre ore 11.00
Vernice: venerdì 17 settembre ore 18.00
Museo d’arte Mendrisio
Orario: mart-ven 10-12, 14-17 / sab-dom 10-18
lunedì chiuso (escluso i festivi)
Ingresso: Fr. 8 / € 6
Ridotto e gruppi (da 10 pers.) Fr. 5 / € 3.50
Audioguida: Fr. 5 / € 3.50 cad