Auditorium Castellamare
Pescara
viale Bovio 446
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Otto
dal 18/9/2002 al 19/9/2002
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18/9/2002

Otto

Auditorium Castellamare, Pescara

#5 - quinto studio.Progetto e produzione di: Kinkaleri. E' il quinto appuntamento del nuovo progetto produttivo 2002/2003. Otto e' un vuoto: l'unico posto dove stare. Aspettare. Guardare. Alzare la testa. Vedere gli aerei, indicarli col dito. Esplodere in mondovisione.


comunicato stampa

( #5 - quinto studio - )

19 settembre 2002 h. 21.30 - Auditorium Castellamare, viale Bovio 446 - Pescara

progetto e produzione di: K I N K A L E R I
in collaborazione con: Teatro Metastasio Stabile della Toscana - Teatro Studio di Scandicci - Xing
con il sostegno di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dipartimento dello spettacolo - Comune di Firenze - Regione Toscana

OTTO>(#5 -quinto studio- ) è il quinto appuntamento del nuovo progetto produttivo 2002/2003.

è stato presentato alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna nell'ambito del Festival Non Io (OTTO>#1 -primo studio- ), al Teatro Fabbricone di Prato (OTTO>#2 -evento unico- ), al Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari (OTTO>#3 -terzo studio- ) e al Festival Internazionale di Polverigi (OTTO>#4 -quarto studio- ).

Prossime preview: Fondazione Rebaudengo di Torino (OTTO >#6 -sesto studio-) 22 novembre 2002, Batofar, Parigi (OTTO>#7 -settimo studio- ) installazione video - 11 dicembre 2002.

debutterà a gennaio 2003 (dal 20 al 26) al Teatro Studio di Scandicci, Firenze sarà al Teatro dell'Arte CRT, Milano dal 30 gennaio al 2 febbraio 2003.

sarà al Festival internazionale di Santarcangelo nel luglio 2003.

< OTTO > è un vuoto: l'unico posto dove stare.
Aspettare. Guardare. Alzare la testa. Vedere gli aerei, indicarli col dito. Esplodere in mondovisione.
Questo non è un soggetto. Non avere nessuna parola, evitare lo sguardo smarrito del mio gatto.
< OTTO > è un vuoto, ora, una sospensione del mondo, evitare di guardare, conosco già tutto, siamo al massimo valore della rappresentazione crudele del mondo che si offre alla rappresentazione indecente di sé.
E' soltanto un numero: otto; è anche una parola che significa un numero.
Non possiamo fare a meno di pensare la fine: il fine.

- Va bene la compro.
- Tutta o un terzo?
- Metà.
- Metà di un terzo o metà di tutta?
- Allora se la metti cosi decidi da solo vado a prendere un caffè.
- Aspetta.
- Muore il vento, muori tu, moriamo tutti.
- Sarebbe?
- Novanta.
- Novanta per un terzo.
- Va bene, solo perché sei te.
- Solo perché sono io.

< OTTO >
scena morta
La presenza, mettersi in; l'oscenità di tale atto, la pornografia dello sguardo di chi lo abita, i percorsi tracciati, le componenti del risultato, innescano quei piccoli miracoli impronunciabili dovuti a coincidenze fortuite. Solo nella spietata visione di un'idea si nascondono verità di una poesia miracolosa. La creazione di per sé suggerisce l'idea del crimine, sono i criminali con i loro atti senza progetto i veri artisti e, sulla scena vuota, nel galleggiare dei reperti che svelano le tracce di atti improbabili, si costruisce un concetto. Vedere un corpo che agisce se stesso è la risultanza di tale sforzo e noi crediamo che se tale gesto fosse invertito a spietata essenza sarebbe la meraviglia.

INTERVISTATRICE: Quindici anni dopo Lo Schizofrenico e le Lingue, che cosa l'ha spinta a scrivere un secondo libro?
LOUIS WOLFSON: La ragione principale è l'insieme delle note lasciate da mia madre: volevo che fossero incorporate in un libro. Ho aggiunto il racconto di certe cose vissute in quell'epoca, oltre alle mie idee su come porre fine alla vita sul pianeta Terra. Il titolo di questo libro mette in evidenza la straordinaria possibilità d'allitterazione sulle circostanze della sua morte. In base ai miei calcoli, questa allitterazione aveva una sola possibilità su molti milioni di verificarsi, come si ha una sola probabilità di vincere alla lotteria. Come se si trattasse di un qualcosa di divino: infatti mia madre, che era musicista, è morta - tutte queste parole cominciano per m - a Manhattan - ancora m - a metà maggio, a mezzanotte, fra martedì e mercoledì, e si diceva che avesse un mesotelioma, e si muore di cancro per le metastasi - mesotelioma metastatizzante - per di più all'ospedale Memorial a New York. Infine, ed è il colmo, è morta il 138° giorno dell'anno e noi abitavamo nella 138ª strada.
Un'altra coincidenza. Prima di allora avevo rimaneggiato il mio primo libro, al quale avevo dato il nuovo titolo di Point final à une planète infernale, dove proponevo che si fabbricasse un numero sufficiente di bombe nucleari per porre fine alla vita sul pianeta Terra. In questa seconda versione parlavo dell'apocalisse in modo forte, il che non emergeva abbastanza nella versione pubblicata da Gallimard.

: Kinkaleri, riconosciuto a livello internazionale come uno dei gruppi più innovativi italiani, con prosegue un percorso artistico fondato sull'articolazione di progetti di produzione, formazione, eventi ed esperimenti

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d a t e


OTTO> ( #6 -sesto studio- ) 22 novembre 2002 - Fondazione Rebaudengo [Torino]
OTTO> ( #7 -settimo studio- ) - installazione video - 11 dicembre 2002 - Batofar [Parigi]
( -prima nazionale- ) 20 - 26 gennaio 2003 - Teatro Studio Scandicci [Firenze]
30 gennaio - 2 febbraio 2003 - Teatro dell'Arte CRT [Milano]
luglio 2003 - Festival internazionale di Santarcangelo [Santarcangelo].

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K I N K A L E R I - raggruppamento di formati e mezzi in bilico nel tentativo
Sede Operativa: Via S. Chiara 38/2 - 59100 Prato - Italia
Tel./Fax: +39 0574.448212

Auditorium Castellamare, viale Bovio 446 - Pescara

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