#5 - quinto studio.Progetto e produzione di: Kinkaleri. E' il quinto appuntamento del nuovo progetto produttivo 2002/2003. Otto e' un vuoto: l'unico posto dove stare. Aspettare. Guardare. Alzare la testa. Vedere gli aerei, indicarli col dito. Esplodere in mondovisione.
( #5 - quinto studio - )
19 settembre 2002 h. 21.30 - Auditorium Castellamare, viale Bovio 446 - Pescara
progetto e produzione di: K I N K A L E R I
in collaborazione con: Teatro Metastasio Stabile della Toscana - Teatro Studio
di Scandicci - Xing
con il sostegno di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dipartimento
dello spettacolo - Comune di Firenze - Regione Toscana
OTTO>(#5 -quinto studio- ) è il quinto appuntamento del nuovo progetto
produttivo 2002/2003.
Prossime preview: Fondazione Rebaudengo di Torino (OTTO >#6 -sesto studio-) 22
novembre 2002, Batofar, Parigi (OTTO>#7 -settimo studio- ) installazione video -
11 dicembre 2002.
< OTTO > è un vuoto: l'unico posto dove stare.
Aspettare. Guardare. Alzare la testa. Vedere gli aerei, indicarli col dito.
Esplodere in mondovisione.
Questo non è un soggetto. Non avere nessuna parola, evitare lo sguardo smarrito
del mio gatto.
< OTTO > è un vuoto, ora, una sospensione del mondo, evitare di guardare,
conosco già tutto, siamo al massimo valore della rappresentazione crudele del
mondo che si offre alla rappresentazione indecente di sé.
E' soltanto un numero: otto; è anche una parola che significa un numero.
Non possiamo fare a meno di pensare la fine: il fine.
- Va bene la compro.
- Tutta o un terzo?
- Metà .
- Metà di un terzo o metà di tutta?
- Allora se la metti cosi decidi da solo vado a prendere un caffè.
- Aspetta.
- Muore il vento, muori tu, moriamo tutti.
- Sarebbe?
- Novanta.
- Novanta per un terzo.
- Va bene, solo perché sei te.
- Solo perché sono io.
< OTTO >
scena morta
La presenza, mettersi in; l'oscenità di tale atto, la pornografia dello sguardo
di chi lo abita, i percorsi tracciati, le componenti del risultato, innescano
quei piccoli miracoli impronunciabili dovuti a coincidenze fortuite. Solo nella
spietata visione di un'idea si nascondono verità di una poesia miracolosa. La
creazione di per sé suggerisce l'idea del crimine, sono i criminali con i loro
atti senza progetto i veri artisti e, sulla scena vuota, nel galleggiare dei
reperti che svelano le tracce di atti improbabili, si costruisce un concetto.
Vedere un corpo che agisce se stesso è la risultanza di tale sforzo e noi
crediamo che se tale gesto fosse invertito a spietata essenza sarebbe la
meraviglia.
INTERVISTATRICE: Quindici anni dopo Lo Schizofrenico e le Lingue, che cosa
l'ha spinta a scrivere un secondo libro?
LOUIS WOLFSON: La ragione principale è l'insieme delle note lasciate da mia
madre: volevo che fossero incorporate in un libro. Ho aggiunto il racconto di
certe cose vissute in quell'epoca, oltre alle mie idee su come porre fine alla
vita sul pianeta Terra. Il titolo di questo libro mette in evidenza la
straordinaria possibilità d'allitterazione sulle circostanze della sua morte. In
base ai miei calcoli, questa allitterazione aveva una sola possibilità su molti
milioni di verificarsi, come si ha una sola probabilità di vincere alla
lotteria. Come se si trattasse di un qualcosa di divino: infatti mia madre, che
era musicista, è morta - tutte queste parole cominciano per m - a Manhattan -
ancora m - a metà maggio, a mezzanotte, fra martedì e mercoledì, e si diceva che
avesse un mesotelioma, e si muore di cancro per le metastasi - mesotelioma
metastatizzante - per di più all'ospedale Memorial a New York. Infine, ed è il
colmo, è morta il 138° giorno dell'anno e noi abitavamo nella 138ª strada.
Un'altra coincidenza. Prima di allora avevo rimaneggiato il mio primo libro, al
quale avevo dato il nuovo titolo di Point final à une planète infernale, dove
proponevo che si fabbricasse un numero sufficiente di bombe nucleari per porre
fine alla vita sul pianeta Terra. In questa seconda versione parlavo
dell'apocalisse in modo forte, il che non emergeva abbastanza nella versione
pubblicata da Gallimard.
: Kinkaleri, riconosciuto a livello internazionale come uno dei gruppi più
innovativi italiani, con
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d a t e
OTTO> ( #6 -sesto studio- ) 22 novembre 2002 - Fondazione Rebaudengo [Torino]
OTTO> ( #7 -settimo studio- ) - installazione video - 11 dicembre 2002 - Batofar
[Parigi]
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K I N K A L E R I - raggruppamento di formati e mezzi in bilico nel tentativo
Sede Operativa: Via S. Chiara 38/2 - 59100 Prato - Italia
Tel./Fax: +39 0574.448212
Auditorium Castellamare, viale Bovio 446 - Pescara