Costanza Pellegrini e Antonio Della Volpe
Sabato 25 settembre il Museo Madre rischia di chiudere
Ieri, in data 20 settembre 2010, il Museo Madre ha ricevuto da Enel
Energia, tramite raccomandata, un preavviso di distacco della fornitura
elettrica, che concede al museo 5 giorni di tempo per provvedere al
pagamento delle utenze arretrate. Passati questi, si arriverà
all'inevitabile chiusura del museo. Ma la Fondazione Donnaregina, com’è
noto, non ha più la possibilità di far fronte ad alcun pagamento, tant’è
che i suoi stessi impiegati sono senza stipendio dal mese d’agosto.
Tale situazione è il triste epilogo della mancata liquidazione dei fondi
spettanti al museo da parte della Regione Campania, da tre mesi
informata anche del rischio di sospensione della fornitura elettrica,
paventato dal gestore del museo Scabec. Esattamente dal 22 giugno 2010,
quando con una lettera indirizzata al Presidente Caldoro, al
Vice-Presidente e assessore ai Beni Culturali Giuseppe De Mita, e
all'assessore all'istruzione con delega alla Promozione Culturale Musei
e Biblioteche, Caterina Miraglia, il direttore del Madre Eduardo Cicelyn
sollecitava un rapido intervento al fine di evitare il peggio,
ricordando che la sospensione della fornitura di energia elettrica,
oltre all'evidente impossibilità di garantire l'apertura delle sale al
pubblico, avrebbe determinato l’interruzione della videosorveglianza e
un deficit di climatizzazione estremamente pericoloso e non consentito
dagli standard museali internazionali, con il rischio di provocare danni
irreparabili a quadri, sculture e installazioni di significativo valore
non solo culturale, ma anche economico peraltro provenienti in gran
parte da collezioni pubbliche e private europee e americane. Nelle sale
del museo Madre al momento sono esposte opere d’arte del valore
assicurativo pari a 65.358.083 euro.
Cercheremo ogni via d’uscita alternativa. Abbiamo tra l’altro già
contattato il San Paolo-Banco Napoli per verificare se sia possibile
l’erogazione di un ulteriore affidamento bancario a favore della
Fondazione che, com’è noto, dispone di crediti già documentati per circa
8 milioni di Euro. Ma se questo non accadrà e se l’Enel non ci concederà
l’ennesima proroga, sabato prossimo le luci di via Settembrini si
spegneranno non solo simbolicamente, molti giovani e qualificati
dipendenti perderanno l’impiego e non ci sarà più né vita né arte a via
Settembrini nel palazzo Donnaregina. Ci si domanda quindi: che cosa farà
ora la Regione Campania per il "suo" museo d’arte contemporanea? Ormai
noi tutti, dirigenti, funzionari, staff, assistenti di sala, vigilanti,
manutentori, pulitori e gli altri lavoratori del Madre non abbiamo più
gli strumenti per andare avanti. Chi ha la possibilità e la
responsabilità faccia i passi necessari per affrontare e risolvere una
crisi artificiosamente creata, ma ormai drammaticamente reale.
Si allega la comunicazione Enel ricevuta dal museo.
Ufficio Stampa MADRE
Costanza Pellegrini, Antonio Della Volpe: +39 081 19978024/15 – fax: +39
081 19978026 e-mail: pellegrini@museomadre.it; dellavolpe@museomadre.it
MADRE - Museo d'Arte Donna Regina
via Settembrini, 79 (Palazzo Donnaregina) Napoli