L'utopia che nasce dal passato. Convegno, letture in versi, proiezioni e traduzioni inedite
L'utopia che nasce dal passato. Tra letture in versi, proiezioni e traduzioni inedite, omaggio a due colossi della letteratura, per alcuni versi ritenuti tra loro inconciliabili. Sia Pasolini che Pound incarnano, in modo diversi, "una forza che viene dal passato" (per parafrasare il verso pasoliniano del "Pianto di una scavatrice"). Riusano e rileggono il passato in funzione di una critica radicale del presente e di una visione utopica del futuro. Anche stilisticamente riprendono metri e versi della tradizione (appena deformandoli) per esprimere una sensibilita' moderna, inquieta. Entrambi amano la civilta' rurale e contadina, odiano la borghesia e il capitalismo, sono attratti dal mito. La giornata di studio, introdotta dal direttore di Villa d'Este Marina Cogotti e dall'Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Tivoli Riccardo Luciani, prevede interventi di Massimo Bacigalupo, docente di letteratura americana alla Facolta' di Lingue dell'Universita' di Genova e di Filippo La Porta, scrittore e critico letterario. Durante i loro interventi, preceduti dalla proiezione di un estratto dell'intervista realizzata da Pier Paolo Pasolini a Ezra Pound nel 1967, sara' anche presentata in anteprima la nuova traduzione del Canto dell'Usura, di Pound, a cura di Massimo Bacigalupo. Il dibattito, arricchito dalla lettura di alcune opere in versi dei due autori, sara' moderato dal giornalista Federico Brusadelli. Al termine, la storica dell'arte Emanuela Gregori illustrera' il progetto per una mostra dedicata a Pasolini e Pound legato ad un concorso dedicato alle scuole.