Padiglione d'Arte Contemporanea - PAC
Milano
via Palestro, 14
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Utopie Quotidiane
dal 21/10/2002 al 19/1/2003
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PAC




 
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21/10/2002

Utopie Quotidiane

Padiglione d'Arte Contemporanea - PAC, Milano

L'uomo e i suoi sogni nell'arte dal 1960 ad oggi. 47 artisti italiani e stranieri, attraverso le circa 100 opere esposte, testimoniano l'uomo e la sua storia individuale e sociale. La mostra si snoda attraverso un percorso dove i singoli artisti sono presenti con opere realizzate con le tecniche più svariate: dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia all'arazzo.


comunicato stampa

L'uomo e i suoi sogni nell'arte dal 1960 adoggi

Gli anni Sessanta-Settanta ad oggi attraverso le opere di artisti contemporanei italiani e stranieri (da Agnetti a Boltanski, da Claudio Costa ad Hamish Fulton, da Gilbert and George a Shirin Neshat, da Anne e Patrick Poirier a Daniel Spoerri, etc.)

A cura di Vittorio Fagone e Angela Madesani

Il Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano conclude la programmazione del 2002 con la mostra "Utopie Quotidiane. L'uomo e i suoi sogni nell'arte dal 1960 ad oggi", curata da Vittorio Fagone e Angela Madesani e aperta al pubblico dal 23 ottobre 2002 al 19 gennaio 2003.

47 artisti italiani e stranieri, attraverso le circa 100 opere esposte, testimoniano l'uomo e la sua storia individuale e sociale.
La mostra si snoda attraverso un percorso dove i singoli artisti sono presenti con opere realizzate con le tecniche più svariate: dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia all'arazzo.
Il fil-rouge che lega gli autori non è una corrente d'appartenenza, né una scelta stilistica o una particolare epoca, tantomeno una specifica tecnica di realizzazione. I lavori si collocano tra gli anni Sessanta e oggi e permettono di registrare similitudini e mutamenti che in quasi quarant'anni di storia l'aspirazione umana al mito e all'utopia hanno creato.

Gli artisti, attraverso una ricerca personale, utilizzano l'opera d'arte quale strumento per creare utopie quotidiane a partire da se stessi con ricadute sul mondo circostante. Negli anni Novanta, in particolar modo in Europa, si nota un'inversione di tendenza che, pur movendo dalle stesse motivazioni di riflessione e talvolta di disagio, torna il più delle volte a una dimensione intima. Al centro rimane, comunque, un tema di grande interesse: esplorare l'uomo e i suoi sogni.

Molti sono gli esponenti di spicco della scena internazionale: l'iraniana Shirin Neshat, segnata dalla sua esperienza di donna esiliata da un paese dominato da una dittatura teocratica, per aprire uno squarcio sulla condizione femminile; Sophie Calle, Thomas Demand, Beat Streuli, le cui riflessioni sono rivolte al sonno, alla morte, agli spazi di vita e di lavoro; il coreano Do-Ho Suh, che ripropone la realtà attraverso oggetti di plastica gonfiabili oppure inventari dell'umanità costituiti da migliaia di statuette e di fotografie di piccolissime dimensioni; Becher, Kudo, Fahlström, con un'attenzione più rivolta al sociale; Fabio Mauri, che ricostruisce appositamente per la mostra una stanza della sua casa all'interno di una riflessione sulla manipolazione culturale.
Dalle mitizzazioni antropologiche di Claudio Costa e Michele Zaza al riavvicinamento alla natura di Hamish Fulton, la mostra prosegue con le analisi delle utopie di Cioni Carpi, i video, i film e gli oggetti in un'ottica dalla matrice dichiaratamente politica di Gianfranco Baruchello e l'indagine su un vissuto iraniano a Berlino di Emilio Fantin. Sono presenti anche artisti come: Michael Badura, che ricostruisce storie di cronaca alla maniera di Rashomon, gli inglesi Gilbert & George con i grandi lavori interplanetari; il concettuale Vincenzo Agnetti, le cui vetrate simboleggiano la natura, il tempo, l'utopia cosmica e spirituale. E ancora, il russo Alexandr Brodsky, vincitore del Premio Milano Europa nel 2001, sulla scia delle grandi ricostruzioni mito-archeologiche dei due decenni precedenti, come quelle di Anne e Patrick Poirier.

Durante la mostra, dal 28 ottobre al 12 dicembre, il PAC organizza "7 settimane per l'arte contemporanea", un programma di visite guidate alla mostra, ad atelier di artisti e gallerie private milanesi, attività didattiche per le scuole e incontri con artisti e critici. Inoltre verrà ospitata, sempre al PAC, una rassegna teatrale, organizzata da OUTIS - Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea, con spettacoli selezionati secondo una correlazione con le tematiche della mostra.

Inaugurazione: 22 ottobre h. 18.30

Conferenza stampa: 22 ottobre h. 11.30

Elenco degli artisti in mostra:
Vincenzo Agnetti, Michael Badura, Marina Ballo Charmet, Matthew Barney, Gianfranco Baruchello, Bernd e Hilla Becher, Christian Boltanski, Anna Valeria Borsari, Alexander Brodsky, Sophie Calle, Cioni Carpi, Claudio Costa, Thomas Demand, Erik Dietman, Do Ho Suh, Öywind Fahlström, Emilio Fantin, Eugenio Ferretti, Hamish Fulton, Maria Cristina Galli, Mauro Ghiglione, Gilbert & George, Roni Horn, Tetsumi Kudo, Ugo La Pietra, Jean Le Gac, Claudia Losi, Fabio Mauri, Gérald Minkoff, Shirin Neshat, Muriel Olesen, Antonio Paradiso, Luca Maria Patella, Tom Phillips, Anne e Patrick Poirier, Thomas Ruff, Daniel Spoerri, Beat Streuli, Aldo Tagliaferro, Enzo Umbaca, Franco Vaccari, Franco Vimercati, Richard Wentworth, Rainer Wittenborn, Silvio Wolf, Alberto Zanazzo, Michele Zaza.

Immagine: Shirin Neshat, Untitled 1996

PAC
Via Palestro 14 - Milano

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