Magazzini del Sale
Siena
piazza del Campo, 1 (Palazzo Pubblico)
0577 292226 FAX 0577 292296
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Time passages
dal 17/12/2010 al 15/1/2011

Segnalato da

Alberto Moioli - Ufficio Stampa FIAF




 
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17/12/2010

Time passages

Magazzini del Sale, Siena

In questa mostra Brunivo Buttarelli, Max Marra, Massimo Maselli e Pierantonio Verga si cimentano in riflessioni visive concernenti il tema del tempo. Tutti i nostri artisti sono interessati alla dimensione della cronologia, soprattutto nel senso di supporto per la memoria, singolare o collettiva.


comunicato stampa

a cura di Omar Calabrese

Testi in catalogo: Mario Alcaro, Corrado Bagnoli, Omar Calabrese, Mauro Civai, Daniela Matronola, Carmelo Petronio, Gianni Resti, Enrico Toti
Ente promotore: Comune di Siena, Assessorato alla Cultura

Patrocini: Provincia di Siena, Regione Lombardia, Provincia di Roma, Provincia di Monza e Brianza, Provincia di Cremona, Comune di Desio (MI), Comune di Lissone (MB), Museo Diotti di Casalmaggiore (CR)

Estratto dal testo critico in catalogo di Omar Calabrese:
In questa mostra Brunivo Buttarelli, Max Marra, Massimo Maselli e Pierantonio Verga si cimentano in riflessioni visive concernenti il tema del tempo. Una mostra dal forte contenuto filosofico e scientifico sorretta dai contributi in catalogo, ma anche di vicinanza concreta a ciascuno dei protagonisti, di un filosofo come Mario Alcaro, di un paleontologo come Carmelo Petronio e di due letterati come Daniela Matronola e Corrado Bagnoli. Il curatore della mostra, il semiologo e critico d’arte Omar Calabrese, prova a ricondurre la ricerca dei quattro artisti nell’ambito delle quattro prospettive indicate dall’epistemologo Krzysztof Pomian: cronografia, determinazione dello scorrere del tempo immediato; cronometria, misurazione delle successioni temporali; cronologia, logica delle successioni temporali; cronosofia, le interpretazioni che si danno alle scansioni del tempo. A Calabrese è sembrato di poter ritracciare una concezione cronografica in alcune delle opere di Piarantonio Verga, “soprattutto in quelle che vedono come protagonista la casa, il giorno, la notte e aspetti della quotidianità.

Ma forse anche in quei lavori che hanno come tema la lettera, con i loro “ritratti di scrittura” e l’idea di ritmo, frequenza, misurata ripetizione si possono riscontare accenni al tempo come scansione dell’orologio”. Ad una concezione cronometrica si possono riferire alcuni aspetti del lavoro di Brunivo Buttarelli, laddove lo scultore si richiama “ai tempi lati dell’evoluzione geologica, osservati nella stratificazione dei materiali, soprattutto quelli di origine organica. Il confronto fra il tempo di Gea (mito della natura dotata di una sua logica interna) e l’eternità dell’universo è in questo senso abbastanza stringente”. Per il curatore della mostra quasi tutti i nostri artisti sono interessati alla dimensione della cronologia, soprattutto nel senso di supporto per la memoria, singolare o collettiva. “Massimo Maselli, ad esempio, presenta almeno tre grandi serie nelle quali la citazione della storia come costruzione antropologica delle culture è evidente. I suoi “filosofi” richiamano il sapere filosofico delle origini (occidentali), indicando nei ritratti grecizzanti il riferimento più cogente. I miti appartengono a questa stessa dimensione, anche se, come vedremo, il mito si pone anche fuori o al di sopra del tempo e può dunque appartenere anche a un’altra categoria. E lo stesso si dica delle chiese (esiste un “tempo della chiesa” contrapposto al “tempo del mercante”, stando sempre a Le Goff ) e persino dei gatti, che citano l’iconografia medievale di una qualche chiesa nel Sud dell’Italia.”

Anche in Max Marra è presente la dimensione cronologica del tempo, “con l’analisi delle sue varianti culturali. Tipica in questo senso è la serie che richiama la memoria dell’Oriente, indicazione tanto di una differente concezione del tempo, quanto dell’aspetto mnemonico personale delle esperienze orientali dell’autore. In Marra ritroviamo anche un’idea del tempo storico attraverso i richiami, abbastanza palesi, all’archeologia”. Brunivo Buttarelli partecipa alla riflessione “cronosofica” “con i suoi richiami al tempo ciclico e al Kronos, contrapposto al tempo lineare. Ma anche gli altri autori sono influenzati dalla stessa posizione. Pierantonio Verga, non a caso, ci offre immagini di un tempo dello spirito – ciclico per eccellenza – marcate dalla presenza dell’angelo e del suo passaggio/futuro ritorno. Massimo Maselli, come si è visto, tratta dei miti e della loro dimensione a-temporale o meta-temporale. E infine Max Marra elabora strutture che fanno pensare all’idea di ciclicità di alcune forme soggiacenti alle figure da lui elaborate”.Il tempo è un’esperienza complessa tipica degli esseri umani, e che oscilla perennemente fra adesione ai processi della natura e proiezione del sistema culturale di una società o anche di un individuo. D’altronde, non si può fare a meno di notare che l’esperienza del tempo è anche un fatto psichico individuale. Gli artisti in mostra hanno voluto segnalare che esiste un tempo “a parte”, quello interiore, quello della soggettività che si esprime nell’arte.

Inaugurazione: Sabato 18 Dicembre 2010, dalle ore 18

Magazzini del Sale
piazza del Campo, 1 (Palazzo Pubblico) - Siena
Tutti i giorni 10-17, Natale chiuso; il giorno 01/01/11 aperto dalle 12 alle 16
Ingresso libero

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