Galleria del Carbone
Ferrara
via del Carbone, 18/A
0532 761642 FAX 0532 761642
WEB
Carlo Tassi
dal 19/12/2010 al 7/1/2011
tutti i giorni 17-20, sab e dom 11-12.30, martedi chiuso

Segnalato da

Comune di Cento




 
calendario eventi  :: 




19/12/2010

Carlo Tassi

Galleria del Carbone, Ferrara

Il cammino dell'arte. La sua pittura racconta emotivamente paesaggi e persone del mondo rurale; uomini di una terra paludosa, soggetta ai capricci del Po che nei dipinti diventano personali schemi di transito di passioni e sentimenti, nella cui espressione giocano un ruolo dominante colore e materia.


comunicato stampa

a cura di Gianni Cerioli e Paolo Volta

Un cammino attraverso ciò che la studiosa centese Maria Censi ha definito come la propensione ad un preciso filo conduttore che unisce elemento naturalistico ed elemento umano della terra che lo ha visto nascere e crescere e alla quale Tassi si sente indissolubilmente legato.

È difficile incasellare Tassi in una precisa corrente artistica, soprattutto per la sua propensione a vivere da un punto di vista psicologico i suoi racconti pittorici. La sua arte presenta una grammatica del tutto personale, che racconta emotivamente paesaggi e uomini del mondo rurale; i dipinti diventano personali schemi di transito di passioni e sentimenti altrettanto personali, nella cui espressione giocano un ruolo dominante colore e materia.

Nell’arte di Tassi, soggetti preponderanti sono, innanzitutto, i paesaggi.

I paesaggi di Tassi trasudano l’amore filiale per la sua terra (l’artista è nato e tuttora risiede e lavora a Bondeno ‐ Fe ‐ ) anche se offuscata da trasparenti vapori estivi e da dense nebbie autunnali, terra rustica di alberi e di arbusti, dal lirismo contenuto.

Il tema del paesaggio si ripete costante, con interpretazioni diverse: c’è nei dipinti la verità dei paesaggi padani, già rigogliosi di vegetazione e accesi da bervi macchie rosse e rugose di papaveri, ora avvolti nel mistero della nebbia, immersi in un malinconico silenzio entro il quale non sembra scorrere linfa vitale, e il tempo immobile non segna più il volgere delle stagioni con i loro rassicuranti cicli; paesaggi che sembrano piuttosto dettati dalla consapevolezza che resteranno sempre uguali, mutando appena per un pallido rosa, un grigio‐azzurro, un giallo‐verde, da cui emergono alberi scheletriti dall’autunno.

Poi, le persone.

Le figure di Tassi non sono mai ritratti: sono elementi di una situazione umana, sociale, ambientale, raccolti in una loro silente umanità, chiusi in spazi riconoscibili solo per rari e poveri oggetti d’arredo, dov’è la materia, ancora prima del colore, a farsi interprete di situazioni di vita che si ripetono costanti: nei bevitori, nei giocatori di carte, negli scioperanti.

Il buio ambientale costituisce un clima di intimità assorta e silenziosa, di raccolta solitudine. Non c’è mai colloquio tra quelle figure.

Tra le figure predilette di Tassi, soggiogato dal mistero della nebbia e frequentatore del silenzio di paesaggi deserti, non si possono non annoverare gli uomini della sua terra.

Ecco quindi le scene di vita degli umili dimenticati dal progresso, che si rapportano a realtà già descritte in molte pagine di letteratura post‐unitaria, dedicate ai temi della povertà, dell’umiltà, della rassegnazione, della sofferenza.

Colpiscono i volti impietosi di uomini dai cappelli calcati sulla fronte, dalle mani rudi e forti, protagoniste anch’esse di vicende senza via d’uscita, che emergono da spazi malinconici spesso angosciosi, a volte perfino drammatici.

Uomini di una terra paludosa, soggetta ai capricci del Po, e dalle strade sbarrate alla tecnologia agricola diventano interpreti di una cronaca ferrarese non troppo lontana, vissuta da mondi contrapposti: da una parte il mondo cittadino con la sua cultura, dall’altra quella del bracciantato con la sua miseria.

Da qui le lotte di classe, gli scioperi, e poi la solitudine e l’emarginazione che Tassi, solidale con questa umanità, con i vecchi soprattutto, tanto bene sa trasferire anche nei numerosi disegni tracciati con scioltezza, con padronanza del mestiere, ed eloquenti d’inquietudine nelle ombre nere, nei segni forti, nei contorni marcati.

In contemporanea alla Galleria del Carbone, la personale “Il cammino dell’arte di Carlo Tassi” è anche presso:
Galleria d’Arte Moderna, Cento, inaugurazione Venerdì 17 dicembre 2010, fino al 23 gennaio 2011;
Pinacoteca Civica di Bondeno (Fe), inaugurazione Domenica 19 Dicembre 2010, fino al 27 Febbraio 2011.

Inaugurazione Lunedì 20 dicembre 2010, ore 17.00

Galleria del Carbone
via del Carbone, 18a Ferrara
Orari:
tutti i giorni: 17.00 - 20.00
sabato e domenica: 11.00 - 12.30
martedì chiuso
Ingresso gratuito.

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